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Iliad compie i cinque anni in Italia e festeggia con iliadLAND

di TMNews lunedì 29 maggio 2023
2' di lettura

Milano, 29 mag. (askanews) - Sono passati cinque anni dal 29 maggio 2018, giorno in cui iliad è entrata nel mercato italiano degli operatori della telefonia mobile, conquistandone in poco tempo una fetta importante. L'evento, iliadLAND, è stato celebrato a Milano a due passi dai Navigli con una festa per far conoscere e vivere, attraverso il gioco e le attrazioni, i valori che guidano la società.

Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad Italia: "Abbiamo voluto celebrare con la nostra community, con i nostri utenti, con i nostri colleghi. Quindi un luogo a Milano dove poter vivere l'esperienza Iliad dal vivo. Ci sono varie attrazioni che simboleggiano i nostri valori: c'è lo scivolo del 5G, c'è il labirinto dei costi nascosti. Con lo spirito iliad e senza prendersi troppo sul serio ma facendo passare i nostri valori: la trasparenza, l'innovazione, la qualità e in generale l'innovazione a 360 gradi".

La società non si è però fermata alla connettività per i cellulari, ma offre da un anno abbonamenti Internet in fibra ottica ad altissima velocità (Ftth), con centotrentamila clienti dal lancio, e da poche settimane propone nuovi servizi per la clientela business, P. IVA e imprese.

"Il segreto di questa crescita credo che sia stata la coerenza. La coerenza ai nostri valori. Abbiamo mantenuto tutte le promesse fatte cinque anni fa: promesse di qualità, di totale assenza di costi nascosti, promesse di vicinanza alle persone".

Un'offerta che, assicura la società, è chiara e trasparente. E che, soprattutto, è apprezzata dai clienti, secondo un sondaggio Doxa che ha stimato in più del 99 per cento il tasso di soddisfazione degli utenti.

Ma qual è il valore più importante che persegue iliad? "Direi la fiducia, la fiducia che vogliamo ispirare negli altri: negli utenti, nei colleghi, nei partner, nei fornitori. Quindi la relazione fiducia che abbiamo creato in questi anni credo sia il singolo elemento che oggi vogliamo celebrare con più forza a cinque anni dal nostro lancio".

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Merz da Macron, come da tradizione la prima visita ufficiale a Parigi

Roma, 7 mag. (askanews) - Nella sua prima visita ufficiale all'estero, come da tradizione, il neo-cancelliere tedesco Friedrich Merz arriva all'Eliseo a Parigi, dove è accolto dal presidente francese Emmanuel Macron. Ambizione dichiarata del leader conservatore è quella restituire lustro all'asse franco-tedesco e ridare peso al ruolo della Germania in Europa, mentre il Vecchio continente è alle prese con i dazi di Donald Trump e i negoziati per la fine della guerra in Ucraina.

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Francesco Gheghi candidato ai David: "Un sogno da vivermi"

Roma, 7 mag. (askanews) - "Sono felice di poter rappresentare il film, un film importante, portato nelle scuole, 8 candidature portano un bel rispetto al film". Francesco Gheghi ha raccontato tutta la sua emozione entrando al Quirinale per la presentazione dei candidati ai David di Donatello, fra cui c'è anche il suo nome, come miglior attore protagonista per "Familia".

"Mi fa molto piacere, ho sempre guardato i David negli anni e sognavo con mio padre sul divano un giorno di essere qua, non pensavo di essere qua e invece ci sono e me la vivo", ha aggiunto.

Secondo Gheghi "Familia", "è un film che parla al futuro, parla d'amore, noi saremo le mamme e i papà del futuro quindi cerchiamo di fare passi avanti verso una certa umanità", ha aggiunto.

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David, Pupi Avati: il premio alla Carriera potevo vincerlo 25 film fa

Roma, 7 mag. (askanews) - "Potevo anche vincerlo 25 film fa... poi bisogna aspettare, abbiamo rispettato la fila, fra una ventina di film mi daranno il Leone d'Oro alla Carriera" così ironizza Pupi Avati fuori dal Quirinale dove avviene la presentazione delle candidature ai David di Donatello: il regista stasera riceverà appunto il Premio alla Carriera 2025 alla 70 edizione dei David negli studi di Cinecittà. Siparietto poi con l'inviato di Striscia che gli chiede dei dazi proposti da Trump sui film "nati in terra straniera".

"Vogliamo ringraziare la Meloni per aver detto che non bisogna essere subalterni ma leali?" ironizza Avati. "Trump non lo ringraziamo per niente ma i film italiani in America fanno fatica comunque anche senza i dazi. Siamo ormai codice rosso. No, a Trump non gli voglio dire niente, non sa neanche chi sono".

Quanti ai possibili vincitori "non ho idea, ci sono dei miei amici e spero che vincano loro ma per amicizia soprattutto".

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Comencini: "Mai stata candidata in 40 anni, ha senso con questo film"

Roma, 7 mag. (askanews) - "Sono molto emozionata, sono contenta per il lavoro di tutti e tutte che hanno partecipato al film. Non sono mai stata candidata in realtà in 40 anni, però c'è un senso ad essere candidata con questo film. Naturalmente l'emozione anche aggiunta con il fatto di portare questa lettera d'amore al cinema e questa lettera d'amore a mio padre qui": così Francesca Comencini, candidata al David per la Miglior regia per il suo film "Il tempo che ci vuole" sul padre Luigi.

"Il cinema è qualcosa di fragile, ma anche di molto resistente. Il cinema italiano alla fine è qualcosa che caratterizza questo Paese, che racconta le nostre storie. Tutti i film con i quali sono onorata di essere candidata, raccontano aspetti di questo Paese. Penso che dovrà ripartire e ripartirà, do il mio sostegno a tutti i lavoratori e le lavoratrici del cinema che in questo momento stanno lavorando di meno, però con la fiducia nella resistenza del cinema italiano", ha dichiarato Comencini.

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