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Dazn, per U.Di.Con tempo scaduto per gli impegni

di TMNews mercoledì 1 giugno 2022
2' di lettura

Roma, 1 giu. (askanews) - "Sono passati 5 mesi dall'adozione del provvedimento da parte dell'Autorità che impegnava Dazn ad adeguarsi, entro 3 mesi, all'obbligo di iscrizione alla piattaforma di conciliazione ed alle norme del Codice delle Comunicazioni elettroniche sulla qualità del servizio streaming, disposto a causa dei ripetuti disservizi nella visione delle partite del campionato di calcio di serie A, ma poco è stato fatto. Il tempo a disposizione è scaduto, ma l'azienda fa orecchie da mercante e continua a non rispettare gli obblighi previsti dalla Carta dei servizi Dazn Limited. Prendiamo atto, inoltre, dell'inadeguatezza del servizio offerto a livello di customer satisfaction e di efficienza del servizio clienti". Lo afferma Denis Nesci, presidente nazionale

dell'U.Di.Con. (Unione per la Difesa dei Consumatori).

"Ci chiediamo, infatti, come sia stato possibile assegnare i diritti della serie A ad un'azienda che non è riuscita a garantire un servizio clienti all'altezza delle aspettative. Il comportamento del colosso televisivo non è accettabile ed è bene che provveda subito a mettersi in regola. Forse perché le grandi aziende pensano furbescamente di fare il buono e il cattivo tempo sottraendosi alle tutele del nostro ordinamento? Eppure siamo convinti che una regolamentazione più stringente sarebbe stata fondamentale e forse più utile per il futuro delle piattaforme web. Come Associazione che tutela i consumatori siamo più volte intervenuti sulla questione, rivolgendoci direttamente all'operatore e all'Autorità, segnalando comportamenti poco

trasparenti da parte dell'azienda. Ancora oggi registriamo il mancato adeguamento di Dazn ai parametri di qualità richiesti: accedendo alla piattaforma per la risoluzione delle controversie, l'azienda non compare tra quelle iscritte ed è quindi impossibile utilizzare lo strumento di garanzia messo a disposizione dall'Agcom. Non compare, inoltre, nessuna finestra per misurare i parametri dello streaming, cosi come l'apposita sezione dell'area

riservata per contenere i dati delle rilevazioni", continua Nesci.

"Dall'inizio del campionato di serie A gli abbonati Dazn si sono trovati a fare i conti con assenze di segnale, ritardi di audio e video, improvvisi blackout e quant'altro. Se non si cambia direzione rischiamo di iniziare il prossimo campionato con le stesse problematiche. È per questo che chiediamo ancora una volta l'intervento dell'Agcom per verificare eventuali criticità a

margine dei provvedimenti adottati e riscontrare, in caso, comportamenti scorretti da parte dell'operatore. Nei prossimi mesi continueremo a vigilare attentamente sulla corretta applicazione degli obblighi, augurandoci che l'operatore mantenga gli impegni presi con gli utenti e con le istituzioni", conclude Nesci.

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Zelensky: tregua Putin di 3 giorni? Altro tentativo di manipolazione

Kiev, 28 apr. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito "un tentativo di manipolazione" la proposta di tregua di tre giorni avanzata dal suo omologo russo Vladimir Putin. Putin ha ordinato il cessate il fuoco dall'8 al 10 maggio, in concomitanza con le commemorazioni moscovite della Seconda Guerra Mondiale, mentre l'ucraina chiede di sospendere immediatamente le ostilità.

"Noi in Ucraina non abbiamo mai voluto un solo secondo di questa guerra. L'11 marzo abbiamo risposto positivamente alla proposta americana di un cessate il fuoco completo. Abbiamo avanzato la nostra proposta alla Russia - bilateralmente - di interrompere gli attacchi almeno contro obiettivi civili. Abbiamo anche proposto di rendere totale il cessate il fuoco pasquale e di estenderlo di trenta giorni. La Russia ha costantemente respinto tutto e continua a manipolare il mondo, cercando di ingannare gli Stati Uniti - ha detto Zelensky - ora, ancora una volta, un altro tentativo di manipolazione: per qualche ragione tutti dovrebbero aspettare fino all'8 maggio prima di cessare il fuoco, solo per garantire a Putin il silenzio durante la sua parata".

Per il leader ucraino non c'è "motivo di aspettare fino all'8 maggio. Il cessate il fuoco non dovrebbe durare solo pochi giorni, per poi tornare a uccidere. Deve essere immediato, completo e incondizionato, per almeno 30 giorni, per garantirne la sicurezza e la garanzia. Questa è la base che potrebbe portare a una vera diplomazia. Riaffermiamo questa

proposta. Anche la proposta americana rimane sul tavolo. La

Russia sa esattamente cosa fare e come rispondere: un vero

cessate il fuoco" ha detto.

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Spagna, i soccorsi durante il blackout: stazioni come accampamenti

Madrid, 29 apr. (askanews) - Nelle immagini fornite dall'Unità Militare di Emergenza spagnola, l'intervento nelle stazioni per assistere i passeggeri e le persone rimaste bloccate dopo il blackout che per ore ha "spento" la penisola iberica.

Si vede quella di Atocha, a Madrid, trasformata in un piccolo "accampamento". I soccorritori hanno distribuito coperte, acqua e cibo ai passeggeri. Inoltre, hanno evacuato le persone dai treni bloccati all'improvviso e aiutato ad alimentare i generatori negli ospedali. Secondo il gestore principale della rete, l'elettricità è stata ripristinata in oltre il 99% della Spagna continentale.

TMNews

In Canada i liberali di Carney vincono le elezioni

Ottawa, 29 apr. (askanews) - Il Partito Liberale canadese, guidato dal primo ministro Mark Carney, hanno vinto le elezioni federali del Paese, dopo una campagna elettorale segnata dalle tensioni sui dazi sulle esportazioni imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'emittente pubblica Cbc e altri media hanno previsto che i liberali formeranno il prossimo governo canadese, ma non è ancora chiaro se avranno la maggioranza in Parlamento, per cui sono necessari 172 seggi. Al momento, secondo le proiezioni dell'emittente, se ne aggiudicherebbe 164, mentre i conservatori si fermerebbero a 148.

L'ex banchiere centrale Carney ha guidato un'ondata di sentimento anti-Trump da quando ha vinto a valanga la corsa alla leadership del suo partito dopo le dimissioni dell'ex primo ministro Justin Trudeau il mese scorso. Ha mobilitato l'opinione pubblica contro le minacce del presidente degli Stati Uniti di annettere il Paese come "51esimo Stato" e ha fatto della difesa del Canada un punto centrale del suo programma. "Come ho avvertito per mesi, l'America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua, il nostro Paese. Queste non sono minacce inutili. Il presidente Trump sta cercando di spezzarci per permettere all'America di possederci. Questo non accadrà mai, non accadrà mai" ha detto Carney.

L'opposizione conservatrice, guidata dal parlamentare Pierre Poilievre, era data per favorita quando Trudeau annunciò le sue dimissioni a gennaio. Ma i dazi elevati imposti da Trump sul Canada e le minacce alla sua sovranità hanno trasformato radicalmente la corsa.

TMNews

In Spagna ripristinata l'elettricità, si indaga su cause del blackout

Madrid, 29 apr. (askanews) - Dopo una giornata di caos, la fornitura di energia elettrica in Spagna è stata ripristinata a oltre il 99%, ha riferito il gestore del sistema elettrico nazionale. In Portogallo, sempre secondo il gestore della rete elettrica, circa 6,2 milioni di abitazioni su un totale di 6,5 milioni hanno riavuto la corrente elettrica nel cuore della notte.

Qualche piccolo problema resta in Catalogna dove il servizio di treni suburbani Rodalies ha avvertito che al momento non è prevista la stabilizzazione della tensione elettrica e ha raccomandato l'uso di mezzi di trasporto alternativi. Anche a Valencia la metro resta ancora chiusa. Riaperta invece quasi tutta la rete di quella di Madrid, così come sono tornate operative le linee di autobus interurbani.

Le cause dell'incidente sono ancora sconosciute. Le autorità e le compagnie energetiche stanno indagando, sul tavolo anche l'ipotesi di un cyberattacco.

Il premier Pedro Sanchez in un breve intervento televisivo ha detto: "Si stanno analizzando tutte le potenziali cause, insisto ancora, non si esclude alcuna ipotesi, alcuna possibilità", avvertendo però che "è meglio non fare speculazioni", parlando di una "forte oscillazione nel sistema elettrico europeo che ha portato a un'interruzione del flusso nella penisola iberica e nel Sud della Francia".

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