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Ruckstuhl(Lendlease): SkyDeck tassello fondamentale per Mind

di TMNews venerdì 3 dicembre 2021
2' di lettura

Rho(MI), 4 dic. (askanews) - "Si tratta di un tassello fondamentale per accelerare quell ecosistema che con le grandi aziende federate oggi trova con l'atterraggio di SkyDeck un altro importante tassello del disegno complessivo di questo ecosistema". Lo ha detto Andrea Ruckstuhl direttore Emea di Lendlease, in relazione all'intesa tra Lendlease, SkyDeck e Cariplo Factory per la creazione a Mind, l'ex area di Expo 2015, della prima sede europea dell'acceleratore no-profit dell Università della California, Berkeley, dopo quella californiana.

"Questo accordo permette di attivare un progetto, partito circa due anni fa, quando abbiamo iniziato a lavorare cercando di costruire un infrastruttura di supporto per l innovazione, a disposizione delle start-up italiane ma in generale start-up europee, piccole medie aziende italiane ed europee che volessero innovare, che portassero la loro competenza, dando uno strumento nuovo, uno strumento di accelerazione, uno strumento di collegamento con il sistema globale quindi con un mercato anche americano, un mercato internazionale, ma anche con il grande mondo degli investitori che ad oggi in Italia non sono in massa come in altri Paesi" ha aggiunto.

"L'accelerazione è un processo che viene dopo un periodo di trasferimento tecnologico e di incubazione, attività che svolgono in maniera anche molto interessante altri soggetti italiani, come le università e i centri di ricerca. È un processo dove la start-up è già nata e deve essere accelerata nell ottica di crescita per essere posizionata sul mercato o accelerare in termini di capital raising, cioè capacità di raccogliere denaro, per incominciare avere un attività commerciale e produrre sostanzialmente ritorni economici. È una fase che storicamente non aveva una copertura strutturata, esistono diversi operatori, SkyDeck è uno di questi, e riteniamo uno dei più interessanti perché è un acceleratore universitario, quindi ancora collegato con la missione dell università della trasformazione della conoscenza in prodotti e servizi per il mondo quindi ha un valore molto allineato al progetto di Mind" ha concluso.

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Tajani: Regeni? Ad Al-Sisi augurio collaborazione giudiziaria proceda

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "Ho detto che ci auguriamo che la collaborazione giudiziaria possa procedere e si possa risolvere il problema con la soddisfazione di entrambi i Paesi, perché è giusto che ci sia la conclusione di un procedimento giudiziario in corso". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al termine dell'incontro con il presidente egiziano Al-Sisi, ha risposto a margine a chi gli chiedeva se nel corso del colloquio è stato affrontato il caso Regeni.

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

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Tajani al Cairo: attacchi Houthi problema grave, 7 mld danni a Egitto

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "C'è una comunità d'intenti per cercare di garantire la libertà di navigazione attraverso Suez e attraverso il Mar Rosso. È un problema quello degli attacchi degli Houthi grave per l'Egitto, perché ha avuto danni enormi, circa 7 miliardi di dollari. Noi abbiamo avuto danni per le nostre imprese esportatrici, più le spese che dobbiamo profondere per la presenza della nostra Marina militare che deve garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine al termine del colloquio con il presidente egiziano Al-Sisi al Cairo.

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Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

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