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Artissima, una fiera per rendere forti anche i tempi complessi

di TMNews giovedì 30 settembre 2021
3' di lettura

Torino, 30 set. (askanews) - Centocinquantaquattro gallerie da 37 Paesi e un tema che vuole puntare a valorizzare anche le difficoltà degli ultimi mesi: la fiera Artissima torna in presenza a Torino dal 5 al 7 novembre, un appuntamento che coinvolge gli spazi dell'Oval, ma anche tutta la città, e che per il quinto anno è diretto da Ilaria Bonacossa.

"Il tema è 'Controtempo' - ha detto ad askanews la direttrice - e come nella musica vogliamo battere sui tempi deboli per renderli forti. In qualche modo è quello che Artissima vuole fare con le gallerie: rendere un momento complesso un momento forte di ripartenza".

La ventottesima edizione della fiera torinese del contemporaneo si articola tra fisico e digitale, con le quattro sezioni storiche che tornano nei padiglioni e le tre curate che presentano tanto delle mostre collettive all'Oval quanto un'ampia sezione online, sotto il cappello di Artissima XYZ. Con l'intento di offrire una risposta il più possibile articolata a un mondo dell'arte che ha visto dal 2020 cambiare molte cose.

"Io credo - ha aggiunto Bonacossa - che sempre di più i collezionisti vogliano l'esperienza dell'arte, non solo possedere un oggetto. Per questo la fiera in presenza è importante, perché è il modo per parlare con i galleristi, magari conoscere gli artisti. Siamo davanti a una tipologia di collezionisti che vuole 'mettere le mani in pasta', vuole essere coinvolto nel mondo dell'arte".

Molto importante anche la relazione con la città, con i suoi musei e con i diversi soggetti culturali. Così come con Intesa Sanpaolo, main partner di Artissima, che porterà in fiera una selezione delle proprie collezioni di arte, ma anche di fotografia. Nel segno di una relazione forte e rinnovata con la cultura e con il territorio, su cui ha insistito anche il presidente della banca, Gian Maria Gros-Pietro.

"Continuiamo ad accogliere e ad acquistare nuove opere - ci ha detto - e a investire nelle nuove tecnologie. Qui a Torino stiamo per aprire una nuova sede delle Gallerie d'Italia nel palazzo di piazza San Carlo. Questa sede sarà dedicata alla fotografia e all'immagine, che è la comunicazione del futuro, perché non ha bisogno di nessuna traduzione".

Insomma, la sensazione è che Artissima possa essere un'occasione importante per il fare sistema della città, per dare un'ulteriore spinta alla ripartenza. Anche nell'ottica di valorizzare quello che poi resta l'obiettivo principale di una fiera, ossia vendere.

"Mi aspetto che la fiera vada bene - ha concluso Ilaria Bonacossa - perchè quello che è centrale è che la qualità dell'offerta sarà molto alta, perché gli artisti hanno prodotto e alla fine queste cose non le ha viste nessuno quasi per due anni. Quindi davvero le gallerie possono portare dei lavori fantastici, perché non solo non hanno fatto mostre loro, ma non ci sono state mostre nei musei o nelle Fondazioni. Quindi io mi aspetto una qualità così alta che i collezionisti non potranno resistere".

Una qualità che deriva anche dal team curatoriale, che ha visto coinvolti complessivamente oltre 50 tra direttori e curatori di musei, e dalle proposte espositive, come il focus sull'India o i talk su arte e impresa. E passa anche per i nove premi che saranno assegnati in fiera.

(Leonardo Merlini)

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Italia-Turchia, Meloni: obiettivo interscambio da 40 mld di dollari

Rom, 29 apr. (askanews) - "Abbiamo fissato un nuovo obbiettivo per raggiungere un interscambio di 40 miliardi di dollari nel medio periodo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa congiunta con il presidente turco Erdogan in visita a Roma.

"L'Italia - ha aggiunto - è il primo partner commerciale della Turchia nell'area del Mediterraneo, il secondo in Europa, con un interscambio cresciuto negli ultimi anni in modo considerevole passando da 26 miliardi nel 2023 al record di oltre 32 miliardi di dollari nel 2024, dinamica nella quale tra l'altro le esportazioni italiane hanno avuto un ruolo decisivo registrando nell'ultimo anno un aumento di oltre il 28%.

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Meg LeFauve, sceneggiatrice: "Inside Out" fa sentire le persone "viste"

Milano, 29 apr. (askanews) - Meg LeFauve, sceneggiatrice di "Inside Out" 1 e 2, da Milano racconta cosa c'è dietro il successo di un film che ha spiegato il mondo delle emozioni a bambini e adulti.

"L'intero team della Pixar si è esposto e ha scavato a fondo in qualcosa che ritenevano molto vero e autentico per loro e che chiaramente raggiunge le persone e le fa sentire 'viste': improvvisamente hanno un linguaggio per parlare di quello che accade dentro di loro, divertendosi allo stesso tempo", ha detto ad askanews.

"'Inside Out' 1 e 2 sono stati per me un viaggio di oltre 10 anni, mi ha cambiato. È cambiato ciò che sono e il modo in cui vedo il mondo - ha aggiunto - il cambiamento più grande è stato accettare la mia ansia, che è parte di me, che sta cercando di aiutarmi e fa grandi cose per me se glielo permetto".

L'autrice è a Milano per una open lecture all'Università Cattolica, parte del programma del Master in International Screenwriting and Production (MISP) e della Laurea Magistrale "The Art and Industry of Narration, entrambi diretti dal Prof. Armando Fumagalli.

"Avere personaggi di questo tipo è molto importante per almeno due motivi: il primo è che dei film come 'Inside out' e altri del genere richiedono un enorme lavoro e noi vogliamo trasmettere questo, che fare un bel film richiede tantissimo lavoro, il secondo aspetto è che questi personaggi sono molto 'ispirational', cioè anche con il loro atteggiamento vitale con le esperienze della loro vita, danno anche una grande luce e incoraggiano molto i ragazzi a lanciarsi a cercare di fare il meglio".

L'animazione nel cinema sarà protagonista il 9 maggio dell'Animation day, giornata con produttori del settore che parleranno agli studenti.

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Tajani: Salvini su Ungheria fuori Cpi? Opinione sua, Italia non esca

Valencia (Spagna), 29 apr. (askanews) - Quella dell'Ungheria è una "opinione legittima", "io non credo che dovremmo uscire dalla Corte penale internazionale. Un altro conto è fare delle osservazioni, altro è uscire. Però l'adesione è libera, non si può obbligare nessuno". Lo ha detto il ministro degli Esteri, e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, rispondendo a una domanda a margine del congresso del Ppe a Valencia.

Quanto a Matteo Salvini, che ha detto di apprezzare la decisione ungherese, il vice premier ha osservato: "È una sua opinione, non devo commentare l'opinione di tutti, io ho una opinione differente, l'Italia deve rimanere nella Corte penale".

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Blackout a Madrid,si comprano radioline o si aspetta il bus (per ore)

Madrid, 29 apr. (askanews) - Gente in fila per le strade di Madrid per comprare una radio o prendere l'autobus, mentre il blackout ha imposto la chiusura di metro e supermercati. "Pensando ai modi di comunicare e cercando mezzi di comunicazione, all'improvviso ho pensato che la radio fosse l'unica cosa che potesse funzionare, poi le batterie, e poi ho pensato alle candele, vediamo dove posso comprarle", ha affermato Vicente Navarro, musicista.

"In questo momento sono a Colòn, vengo da Mòstoles, non so come farò a tornare, sono qui ad aspettare e non c'è molto altro da fare perché non posso contattare nemmeno la mia famiglia, a meno che non si facciano prendere dal panico", dice Ester Lavajos, commessa.

"Con il blackout in un primo momento non sapevamo cosa stesse accadendo, infatti ero in ascensore, l'ascensore si è fermato, stavamo giusto aprendo l'edificio, quindi abbiamo pensato che potesse essere qualcosa di correlato, poi ci hanno detto che si trattava del blackout e in quel momento ci hanno detto che dovevamo evacuare. Ho capito che per motivi di sicurezza l'aria condizionata non funziona, non c'è luce, ed è meglio scendere", ha ricordato Ricard Eckardt, avvocato.

"Ho letto un po' le notizie, ho ascoltato alcune stazioni radio, ho capito che c'è un blackout in Francia, in Portogallo, qui, la verità è che questo genera abbastanza incertezza, ma finché non conosceremo le vere notizie e con certezza cosa sta succedendo, dobbiamo mantenere la calma", ha aggiunto.

"Sto cercando di procurarmi del contante perché non abbiamo la corrente elettrica, la carta non funziona e non so cosa succederà. Quindi, per comprare del cibo al supermercato o qualsiasi altra cosa, è meglio che mi assicuri di avere del contante", ha spiegato Laura Vassalo, anche lei avvocato.

"Mentre eravamo in coda al ristorante ci hanno detto che questo supermercato aveva solo un generatore, quindi siamo venuti per comprare qualcosa da mangiare. Inoltre non avevamo contanti e ci hanno detto che qui si può pagare con la carta perché i dataphone funzionano ancora", spiega Ivan Anton, vetrinista.

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