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Dante e Beatrice, amore e conoscenza nella Commedia

di TMNews lunedì 6 settembre 2021
4' di lettura

Roma, 13 set. (askanews) -

Ond'ella, appresso d'un pio sospiro,

li occhi drizzò ver' me con quel sembiante

che madre fa sovra figlio deliro,

e cominciò: Le cose tutte quante

hanno ordine tra loro, e questo è forma

che l'universo a Dio fa simigliante.

Qui veggion l'alte creature l'orma

de l'etterno valore, il qual è fine

al quale è fatta la toccata norma.

(Canto I - Paradiso)

Chi è Beatrice? Gentilissima donna la cui identità storica era ben nota a Firenze, figliuola di Folco de' Portinari e moglie di messere Simone de' Bardi. Come sottolinea Giorgio Inglese nella biografia del poeta, "natura e maniera dell'amore di Dante per Beatrice, come dell'immaginabile sentimento di lei per lui furono certo tali da non avere alcuna incidenza sui rispettivi matrimoni, l'antitesi di Paolo e Francesca", di quel tragico amore condannato all'Inferno. Da la Vita Nova, si trae la data di nascita di Beatrice: tra novembre 1265 e gennaio 1266; e del primo incontro con Dante: primavera 1274, lei aveva otto anni e qualche mese e Dante quasi nove. Precisa è la data della morte: un'ora circa dopo il tramonto dell'8 giugno 1290. Muore giovanissima. E dieci anni dopo, primavera del 1300, il viaggio ultraterreno e l'incontro nell'Eden. Nella Commedia Beatrice prende il posto di Virgilio nel ruolo di guida attraverso i nove cieli del Paradiso.

"Il personaggio di Beatrice è caratterizzato, nella Commedia dantesca, da una singolarissima attitudine. È una guida per Dante, una guida severa, una guida che corregge Dante, che insegna a Dante a comprendere cose che Dante non comprende. Cose di grande impegno concettuale. Al tempo stesso è caratterizzata da una attitudine quasi materna, sempre affettuosa. Ricorderete il sorriso di Beatrice - le sorrise parolette di Beatrice - con cui spiega a Dante ciò che Dante non comprende nel percorso paradisiaco. Questo sorriso, al tempo stesso severo e materno, e che sembra un principio di carattere soltanto estetico, è in realtà ancora una volta una chiave di ordine concettuale, complessiva per la grande cantica paradisiaca".

"Per comprendere questa chiave bisogna rivolgersi indietro, al di fuori della Commedia, ovvero nel Convivio, l opera che Dante scrive nel 1304 - Beatrice è morta. La concezione della scienza aristotelica viene reinterpretata in una chiave cristiana nel secondo trattato del Convivio, quando Dante spiega che egli ha cominciato a studiare la filosofia, a volgersi alla filosofia per consolarti della perdita di Beatrice".

L'amore di Dante per la filosofia - dice il poeta - è come quello di Salomone per la sapienza divina. La filosofia è amore per la sapienza. E nel cosmo cristiano di Dante amore e conoscenza si identificano. Così nella Commedia l'amore umano di Dante per Beatrice è redento nella dimensione spirituale di guida verso Dio, in cui si è trasformata la donna amata, ormai morta e assurta in Paradiso.

"Dante spiega che la filosofia, la filosofia-sapienza caratterizzata da Amore ha per subietto lo intendere - lo dice nel Convivio - e per forma l'amore alla conoscenza, alla filosofia. Cosa vuol dire che l'amore è la forma della conoscenza? Vuol dire che è la sua sostanza il linguaggio aristotelico. È un concetto Paolino (bisogna volgersi alle Lettere ai Corinzi di San Paolo) quando Paolo oppone la scienza dei pagani - che è pura nozione - alla caritas, all'agape cristiana. Non si tratta dell'opposizione tra carità e scienza, come comunemente si dice; si tratta dell'opposizione tra scienza nozione ad una conoscenza che è relazione tra due soggetti-oggetti che si conoscono e, conoscendosi, si riconoscono. Per fare questo devono amarsi, avere una relazione personale l'uno con l'altro. È il rapporto tra l'uomo e Dio. Beatrice spiega tutto questo parlando della struttura dell'universo. La Beatrice severa e affettuosa spiega che il cosmo si muove perché è mosso dal desiderio che il cosmo ha di ritorno a Dio. Dio muove il cosmo desiderato dal cosmo stesso, dice Beatrice. È la ripetizione di un concetto della fisica aristotelica. Muove in quanto è amato. È un'immagine straordinaria, è l'Amor che muove il sole e le altre stelle, è la sapienza di Beatrice che è relazione, percorso conoscitivo e attitudine etica, conoscersi e riconoscersi, rispetto e conoscenza dell'altro. Questo dovrebbe insegnarci qualcosa".

Ne l'ordine ch'io dico sono accline

tutte nature, per diverse sorti,

più al principio loro e men vicine;

onde si muovono a diversi porti

per lo gran mar de l'essere, e ciascuna

con istinto a lei dato che la porti.

Questi ne porta il foco inver' la luna;

questi ne' cor mortali è permotore;

questi la terra in sé stringe e aduna;

né pur le creature che son fore

d'intelligenza quest'arco saetta,

ma quelle c'hanno intelletto e amore.

Progetto a cura di: Serena Sartini e Giovanna Turpini, con la voce di Pino Insegno

Con la collaborazione di Leonardo Merlini e Marco Bazzichi

Montaggio di: Carlo Molinari

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A Roma si accelera sull'Ucraina, Putin da Mosca: "Kiev ha fallito"

Roma, 26 apr. (askanews) - E' presto per dire che siano state ore decisive, ma di certo a Roma a margine del funerale in mondovisione di Papa Francesco - che mai aveva smesso di invocare la pace tra Russia e Ucraina - c'è stata un'accelerazione degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco. L'immagine che meglio li riassume è quella del breve incontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky proprio a San Pietro, un colloquio informale durato una quindicina di minuti. Zelensky ha poi ringraziato Trump in un post su X (ex Twitter), parlando di un "buon incontro", e anche la Casa Bianca lo ha definito produttivo. Dopo i funerali in Vaticano Zelensky è corso a Palazzo Chigi per un incontro con Giorgia Meloni, durato circa 45 minuti, mentre Meloni a sua volta ha salutato Donald Trump a margine delle esequie in Vaticano; ma il presidente Ucraino ha avuto bilaterali separati anche con il presidente francese Emmanuel Macron a Palazzo Bonaparte e con il premier britannico Keir Starmer, tutti a Roma per l'ultimo saluto al pontefice.

Nelle stesse ore da Mosca arrivavano immagini diverse: il presidente Vladimir Putin, il cui esercito nelle ultime settimane ha intensificato gli attacchi su obiettivi civili in Ucraina, ha incontrato da remoto il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov che gli ha riferito, a favore di telecamere, che tutta la regione russa del Kursk, occupata a sorpresa dall'Ucraina nell'autunno del 2024, sarebbe ormai stata liberata, ache grazie all'impiego di soldati nordcoreani. Putin ha commentato che secondo lui questo "crea le condizioni per un'ulteriore azione di successo delle nostre truppe in altri settori chiave del fronte e avvicina la sconfitta" di quello che ha definito "il regime neonazista" di Kiev che avrebbe "fallito". Lo stato maggiore ucraino ha smentatito le dichiarazione di Mosca, affermando che "la situazione è difficile", ma le unità di Kiev continuerebbero a "mantenere le loro posizioni".

Ma al di là delle propaganda, qualcosa potrebbe muoversi davvero: il portavoce del Cremlino ha fatto sapere sempre oggi che Putin, durante l'incontro avuto ieri con l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha confermato la disponibilità della Russia a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni. Mentre per interposta persona è arrivata l'apertura di Kiev: "L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato", ha scritto Macron su X (ex Twitter), poco dopo l'incontro con Zelensky a Roma.

TMNews

Turisti incantati da passaggio della papamobile: "Un giorno speciale"

Roma, 26 apr. (askanews) - Turisti felici di aver assistito al passaggio della bara di Papa Francesco per le vie del centro di Roma, nel viaggio che lo ha portato dal Vaticano a Santa Maria Maggiore, la basilica di Roma che sarà la sua ultima casa. Sono circa 150.000 le persone che si sono riversate in strada per partecipare a questa "giornata speciale".

"È sicuramente un giorno triste per vedere il Papa, ma è anche un giorno bellissimo che, come sapete, tutti noi apprezziamo. Riunisce tutti qui in un unico posto, da tutto il mondo", ha affermato Sarmad Shamou, turista americano.

"Ho avuto l'occasione di assistere personalmente all'intera settimana di preparazione a questo funerale e, in quanto cristiana cattolica che ha già compiuto pellegrinaggi in passato, è davvero toccante: accade una volta nella vita", ha commentato Barbara Farhat, dal Brasile.

"Non sono credente, ma penso che sia molto importante per tutti. Penso che sia una grande manifestazione contro la guerra da parte della gente. È più importante essere qui che altrove", ha aggiunto Carlo Tsad, pensionato che vive a Roma.

"È stata una giornata speciale. È stato difficile elaborarla completamente, a dire il vero, piuttosto surreale. Abbiamo visto il Papa passare davanti al Colosseo circa mezz'ora fa e poi siamo corsi sui nostri scooter Lime il più velocemente possibile per cercare di vedere anche noi lo spettacolo. Sentiamo di aver imparato molto da questa giornata, ma dovremo elaborare tutto nel fine settimana", ha concluso il turista britannico Tom Cullimore.

TMNews

Meloni riceve Zelensky: "Sostegno a sforzi Trump per una pace giusta"

Roma, 26 apr. (askanews) - Dopo i funerali di Papa Francesco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Secondo una nota di Palazzo Chigi, i due leader "hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".

Nell'incontro, Meloni "ha salutato positivamente la piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace".

TMNews

Palazzo Grassi si trasforma con il lavoro di Tatiana Trouvé

Venezia, 26 apr. (askanews) - Palazzo Grassi trasformato in un labirinto di segni e oggetti, in un intreccio di narrazioni, attraverso una serie di opere e interventi che intrecciano mondi interiori ed esteriori, reali e immaginari, nei quali il disegno e la scultura si scambiano continuamente di ruolo. La mostra "Tatiana Trouvé - La strana vita delle cose" è un'occasione per vedere come anche la scultura trova il modo di fare risuonare le sale del palazzo veneziano, normalmente pensato per accogliere soprattutto la pittura.

"Allestendo la mostra - ha detto ad askanews Tatiana Trouvé - ho iniziato a lavorare lo spazio e ho iniziato anche a capire che forse le mie sculture, le mie installazioni le stavo lavorando un po' come dei disegni o un po' come se il primo piano fossero gli spazi nei quali il visitatore entra in modo più fisico all'interno dei miei disegni. È anche un po' come il viaggio, un viaggio tra le diverse memorie, i diversi ricordi di una vita o di quello che si fa in una vita".

Muovendosi nel museo si percepisce come lo spazio espositivo è stato in qualche modo piegato, per aprire possibilità diverse, per indagare la forma scultorea come matrice di più vasta portata. "Ha usato il palazzo come una sua scultura - ci ha spiegato Caroline Bourgeois, curatrice della mostra insieme a James Lingwood - ha cambiato il percorso e proprio anche il sentimento del palazzo, partendo da questo pavimento che è diventato a sua volta una scultura e rappresenta la città e la sua laguna, ma se lo si osserva dall'alto ecco che diventa come una cosmogonia".

E la parola cosmogonia ha senso, perché la mostra sembra ogni volta ricreare dall'inizio la dimensione fisica degli oggetti, che diventano, sia nei disegni sia nelle opere tridimensionali, delle proiezioni della vita, del tempo, delle possibilità. "Si può ben vedere - ha aggiunto Trouvé - una categoria di oggetti che prediligo, che sono le scarpe, le borse, i cuscini, che fanno parte di un universo molto narrativo nel mio lavoro".

E se al primo piano le installazioni creano quasi un mondo alternativo, al secondo piano i disegni, alcuni dei quali mai esposti prima, sono una potentissima finestra sull'universo di Tatiana Trouvé, per molti versi sorprendente nella sua misteriosa chiarezza. "Le sculture diventano disegni i disegni diventano sculture e si ritrovano echi in tutte le stanze", ha concluso Caroline Bourgeois. E proprio la ricerca di questi echi forse rappresenta bene il senso della presenza dello spettatore nella mostra.

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