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Report Univadis Medscape Italia: reddito in calo per i medici

di TMNews martedì 13 luglio 2021
2' di lettura

Roma, 14 lug. (askanews) - Una riduzione del reddito che va dal 10 al 20% a causa della pandemia, un aumento delle spese extra come acquisto a titolo personale di dispositivi di protezione individuale e la sottoscrizione di contratti di assicurazione integrativa. Sono i dati che emergono dal primo Rapporto Univadis Medscape condotto quest'anno anche in Italia, su un campione di circa 900 professionisti italiani che hanno risposto a un ampio questionario su guadagno, Covid e organizzazione lavoro.

"Abbiamo una risposta interessante - ha detto Daniela Ovadia, coordinatore editoriale di Univadis Medscape Italia - dalla quale evinciamo che circa un quarto dei medici italiani ha riscontrato un calo sostanziale dei propri guadagni dal 10 fino al 25% di riduzione. In particolare coloro che hanno una attività privata o con contratti precari, che sono stati messi a rischio dal Covid, soprattutto nella prima parte della pandemia".

A questo si è unito un aumento delle spese per far fronte agli aspetti assicurativi e all'acquisto di dispositivi di protezione individuale per un totale di 1.200 euro a testa. "Il 44% degli intervistati del nostro campione afferma di non riuscire a mettere da parte nulla per il proprio futuro, nel proprio conto, e in generale la visione per il ritorno alla normalità è piuttosto pessimistica. L'11% dei medici è convinto che il proprio reddito sia destinato a rimanere più basso dei livelli pre-Covid e il 55% pensa che ci vorranno almeno tre anni per tornare ai livelli pre pandemia".

La relazione con i pazienti compensa lo scontento per la propria situazione economica: per il 33% dei partecipanti il rapporto medico-paziente è uno degli aspetti più gratificanti del proprio lavoro. Rimane invece ancora un po' di scetticismo nei confronti dei nuovi strumenti digitali e della telemedicina "Solo il 46% degli intervistati dice di far ricorso a questo strumento tecnologico. In 7 casi su 10 si dicono soddisfatti. Ma solo il 21% di quelli che non hanno fatto uso, o non fanno uso della telemedicina, conta di adottare questi strumenti nel futuro e sono pochissimi quelli che consigliano ai propri pazienti i cosiddetti tool di salute".

In concreto, la prima cosa da fare sarebbe quello di allineare gli stipendi dei medici italiani con quelli europei: "Il 33% dei medici intervistati si ritiene felice del proprio lavoro in termini di gratificazione professionale; 3 medici su 4 confermano che sceglierebbero ancora questa carriera. Ma la stragrande maggioranza degli intervistati ritiene di meritare un aumento del proprio stipendio di quasi un terzo rispetto a quello attuale. C'è una grossa insoddisfazione da parte dei medici soprattutto per chi lavora all'interno del Sistema sanitario nazionale".

Altri dati sono disponibili nella versione completa del report che i medici possono trovare sul sito di Medscape e su Univadis Metscape Italia.

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25 aprile, un migliaio al corteo Pro Pal tra ingenti misure sicurezza

Roma, 25 apr. (askanews) - Un migliaio di persone a Roma alla manifestazione in favore della Palestina a Piazzale Ostiense che si è svolta in contemporanea con la deposizione della corona di fiori da parte della Comunità ebraica della Capitale alla Piramide Cestia e a Porta San Paolo. Ingente il dispositivo delle forze dell'ordine.

Si temevano disordini e si sono rischiati tafferugli quando, dopo l'arrivo del corteo Pro Pal e la deposizione delle corone e degli striscioni, alcune persone hanno cercato di issare sulle mura la bandiera di Hamas con una scritta in arabo, ma sono stati subito accerchiati e fatti allontanare.

A pochi metri da Porta San Paolo e sotto le lapidi che ricordano la Resistenza contro i nazifascisti, è stata posata una corona di fiori con scritto "Ai caduti per la resistenza antifascista e antisionista".

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25 aprile, Laika in azione a Roma per le partigiane di ieri e di oggi

Roma, 25 apr. (askanews) - Un'opera dedicata "alle partigiane di ieri e di oggi" e un monito contro ogni deriva autoritaria. Così la street artist Laika ha aperto a Roma le celebrazioni per l'80esimo anniversario della Liberazione.

L'opera, affissa di notte tra il Ponte delle Colonne d'Ercole e Piazza Damiano Sauli, nel quartiere Garbatella, è un poster di 2x3 metri e raffigura una partigiana armata del 1945, simbolo della lotta antifascista, e una partigiana del 2025, con un fazzoletto rosa sul volto, in prima linea contro censura, patriarcato e precarietà. Sullo sfondo, stelle rosse e la scritta: "Nella notte ci guidano le stelle"

L'opera, secondo Laika, vuole essere un richiamo il governo alla responsabilità nella tutela della democrazia e dei diritti civili. L'azione è nata dalla collaborazione tra Laika, Join the Resistance e il collettivo Artivismo. "Ottant'anni fa ci siamo liberati da una dittatura feroce - ha detto l'artista - oggi tocca di nuovo resistere. Anche stavolta, spero siano le stelle a guidarci".

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Ucraina, Rutte (Nato): ora la palla è chiaramente nel campo russo

Washington, 25 apr. (askanews) - Il Segretario generale della Nato Mark Rutte ha affermato che la palla è "chiaramente" nel campo della Russia, dopo aver incontrato il presidente Usa Donald Trump alla Casa Bianca. "Credo che ora ci sia qualcosa sul tavolo, su quale gli ucraini stanno davvero giocando", ha detto Rutte ai giornalisti dopo l'incontro. "E penso che ora la palla sia chiaramente nel campo russo", ha aggiunto.

Il Segretario generale della Nato ha inoltre dichiarato che negli ultimi due giorni sono "stati fatti passi da gigante" e ha definito "un successo" l'incontro a Londra tra funzionari ucraini, statunitensi e europei sulla guerra.

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25 aprile, Di Segni: ebrei italiani hanno sempre contribuito all'Italia

Roma, 25 apr. (askanews) - "Oggi siamo qui per omaggiare il ricordo della Resistenza italiana e ebraica, oltre 800 ebrei, Resistenza civile e intellettuale. Gli ebrei italiani hanno sempre contribuito e dato alla società italiana, anche con la guerra. Nella Brigata ebraica ricordiamo persone arrivate da ogni parte del mondo venute a liberare l'Italia e gli siamo tutti grati per il loro impegno e sacrificio".

Così Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, alla celebrazione dei rappresentanti della Comunità ebraica di Roma e della Brigata ebraica in piazzale Ostiense per il 25 aprile.

"Non possiamo denigrare nazioni, stati e contesti senza ricordare il loro sacrificio - ha aggiunto - noi ricordiamo anche il percorso verso il varo della Costituzione, i principi costituzionali scritti con una penna firmata con il sangue di questa liberazione e allora, proprio per questo, non bisogna consentire a chi demonizza quello che accade in Israele di legittimare fondamentalismi che si stanno radicando facilmente qui, per cercare attraverso quei principi costituzionali di trovare facile e comoda legittimazione per demolire questo sistema per cui noi tutti abbiamo combattuto" ha concluso.

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