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Tentori (Grant Thornton): errori e lezioni su Stato nell'economia

di TMNews venerdì 28 maggio 2021
4' di lettura

Roma, 31 mag. (askanews) - L'inevitabile espansione dello Stato nell'economia, in questa delicata fase di ripartenza post crisi pandemica, e il successivo auspicabile ritorno all'iniziativa privata possono e devono essere gestiti nella maniera più efficace anche imparando dagli errori del passato. Bisogna evitare di ripeterli, e ispirarsi invece agli esempi virtuosi. E' il messaggio che Roberto Tentori, il presidente di Grant Thornton Consultants consegna al Festival dell Economia di Trento. Quest'anno il convegno, di cui il gruppo è tra i main sponsor, mette a confronto economisti, imprese e policy maker proprio sul tema del "Ritorno dello Stato".

"Lo Stato italiano e gli Stati europei hanno una responsabilità enorme, perché per legge, per proteggere la salute dei propri cittadini, hanno dovuto anche chiudere delle attività - spiega Tentori. E' un caso abbastanza unico nella storia non c'è stato mai questo tipo di situazione. L'economia si è fermata quando c'era la guerra, ma faceva magari una produzione bellica, si era trasformata da produzione civile in quella bellica. Adesso c'è proprio la chiusura alcuni interi reparti, quindi lo Stato ha la responsabilità enorme e di restituire, aiutare queste realtà molto sofferenti, su quello che hanno perso per legge. Perché li hanno obbligati a chiudere, non è che loro siano incapaci: hanno chiuso per legge. Quindi è un aspetto molto delicato".

Tentori, nato a Buenos Aires da una famiglia di industriali italiani, basa il suo intervento sulle esperienze, sia positive che negative, di tre economie chiave del Sud America: Argentina, Brasile e Cile.

"Mi è sembrato molto utile fare un benchmark di questi tre paesi perché sono tre paesi che non hanno superato le crisi sociali, eppure ognuno ha cercato di fare delle azioni dello Stato nell'economia abbastanza pesanti.

Una delle lezioni chiave di cui tenere conto in questa fase è sulle nazionalizzazioni.

"Non basta nazionalizzare, perché le aziende poi vanno meglio perché sono in mano allo Stato, ma bisogna poi metterle in mano di nuovo a dei manager, o pubblici, qualora ci siano, o privati, all'altezza".

Ma poi, questa fase di protagonismo diretto dello Stato nell economia va guardata come transitoria, necessaria a ripartire ma con la prospettiva di un successivo ritorno alla normalità, in cui l attività imprenditoriale torni ad essere guidata da privati. E su questo, o meglio sul come non fare, la maggiore lezione arriva dal Paese natale di Tentori.

"L'Argentina negli anni '90 era una profonda crisi debito pubblico e deficit pubblico e la Banca mondiale e anche altre istituzioni come il Fondo monetario e altre istituzioni internazionali, che curavano i loro debiti, hanno forzato il neopresidente Menem a fare delle severe privatizzazioni, molto intense: in Argentina è stato venduto dal petrolio, al trasporto, tutte le infrastrutture aeroportuali, perfino il giardino zoologico di Buenos Aires stato privatizzato. La luce, l'acqua, il gas eccetera eccetera, i treni. Tutto questo è stato fatto in quasi due anni e mezzo e io mi ricordo, che ero giovane allora, che ero molto orgoglioso di questa velocità".

E con il tempo, i problemi sono arrivati. Mancanza di investimenti, mancati controlli, disservizi, svuotamento delle casse delle ex società pubbliche e intanto impennata delle tariffe, che hanno spinto tutta l'inflazione.

"Il che vuol dire che non basta solo privatizzare, bisogna privatizzare con delle clausole molto chiare, quando si tratta poi soprattutto di settori che colpiscono la comunità, come energia, gas, trasporti e quindi lo Stato deve essere molto chiaro e molto severo, a mettere delle regole, e controllare che vengano seguite".

C'è anche il caso opposto:

"Il Cile per me è un un esempio virtuoso, perché è un Paese piccolissimo, molto stretto sul Pacifico, non ha un territorio vasto, è lungo ma è molto stretto, e però loro hanno una cultura industriale seria". "I privati cileni sono seri. Sono imprenditori bravi, capaci, sono stati uno dei compratori più grandi in Argentina quando ha privatizzato, nonostante siano microscopici rispetto a popolazione e Pil, quindi è gente seria. C'è un problema che è tipico sudamericano e cioè che che hanno difficoltà alla distribuzione del reddito, sui cui l'Italia, secondo me, è l'esempio più virtuoso che c'è dal dopoguerra".

"Allora, credo che poi alla fine sia tutto un insieme, si sono problemi sociali, investimenti e capacità manageriale. Queste cose, la congiunzione di questi tre fattori è un esercizio non facile. Perché magari dal punto di vista economico va benissimo, ma non va dal punto di vista sociale. Dal punto di vista degli investimenti va benissimo, ma magari il cittadino no, non ha il servizio che vuole, oppure c'è un servizio molto caro. Quindi questa è la grande difficoltà, perché è facile dire cosa bisogna fare e cosa bisogna non fare, ma è la congiunzione di questi interessi che è molto difficile mettere insieme".

E a questo punto si guarda all Italia:

"L'Italia è un altro paese, non c'entra niente con l'economia e con la cultura sociale dei Paesi di cui parlavamo prima, però sicuramente anche l'Italia qualche errore forse l'ha fatto quando ha privatizzato. Ci sono anche esempi recenti, che non sto a citare, ma che hanno dimostrato che forse lo Stato è rimasto un po' assente nella parte controllo.

"Se noi il sistema italiano lo continuiamo a fare, ma con più attenzione sulla managerialità delle persone che mettiamo all'interno di queste aziende, e sui controlli che lo Stato deve eseguire, con le clausole chiare e con delle penalità anche esse chiare, perché non ci sia un danno per la comunità, credo che noi possiamo fare un tracciato molto buono. Il governo Draghi, sicuramente anche gli altri, ha una capacità e una serietà abbastanza importante, quindi io sono ottimista".

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Presidente Messico: bene allentamento dazi su case automobilistiche

Roma, 30 apr. (askanews) - La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha accolto con favore l'allentamento dei dazi sulle case automobilistiche da parte del collega statunitense Donald Trump, affermando che si tratta di un passo avanti negli sforzi per evitare una guerra commerciale. "Questa è una buona notizia", ha affermato Sheinbaum, il cui Paese è considerato uno dei più esposti ai dazi sulle importazioni di Trump, nella sua conferenza stampa mattutina.

"Nuovamente c'è un riconoscimento del valore dell'accordo commerciale Messico-Stati Uniti-Canada - ha detto la presidente - ciò che è stato pubblicato a marzo per le aziende automobilistiche aveva già dato al Messico un vantaggio competitivo; da ciò che è stato pubblicato ieri (29 aprile, ndr), ne deriva un ulteriore vantaggio competitivo, quindi è comunque un vantaggio per il nostro Paese. Ovviamente, stiamo ancora cercando maggiori vantaggi e maggiore chiarezza per poter conoscere i vantaggi pubblicati ieri".

"Ieri è uscito il dato sulla crescita del Pil del Paese nel primo trimestre. Ricorderete che stavo per dire, o meglio, le agenzie lo dicevano, tutti lo dicevano, che ci sarebbe stata una caduta o che saremmo entrati in recessione". Invece, ha sottolineato Scheinbaum, "c'è crescita".

"Ovviamente vogliamo di più, però di fronte alla situazione dei dazi, alla situazione di incertezza in cui in tutti questi mesi si è mossa l'economia mondiale a causa del nuovo quadro deciso dal presidente Trump, o imposto dal presidente Trump, questa è una buona notizia".

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Il museo come opera d'arte, il Correr di Carlo Scarpa

Venezia, 30 apr. (askanews) - Il Museo Correr di Venezia vive della visione allestitiva di Carlo Scarpa, della sua capacità di creare spazi contemporanei all'interno dei quali ospitare capolavori antichi, come il "Cristo morto sostenuto dagli angeli" di Antonello da Messina oppure le due "Dame veneziane" di Carpaccio. Ora, per mettere ancora più in luce il valore degli interventi dell'architetto e la sua eredità verso il futuro del museo, è stata allestita nella Sala delle quattro porte la mostra "Il Correr di Carlo Scarpa".

"Abbiamo cercato - ha detto ad askanews Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici Venezia - di avere di nuovo Carlo Scarpa tra di noi, che era un uomo visionario, era un uomo ancora totalmente presente. Tutto il museo Correr, il primo e il secondo piano parlano di Carlo Scarpa. Quindi da parte nostra c'è stato proprio questo desiderio di poterlo riportare nel museo e spiegare tutte le attività che ha fatto e il suo modo di pensare, soprattutto alle nuove generazioni".

La mostra propone una restituzione dell'architettura e degli arredi scarpiani del Correr, attraverso fotografie d'epoca dell'Archivio Fotografico MUVE ed esemplari originali degli oggetti di design creati da Scarpa per il museo: vetrine e teche, il famoso cavalletto, supporti, snodi e incastri. Che osservati oggi fanno capire quanto l'allestimento sia esso stesso opera d'arte. "Non è mai un elemento esterno - ha aggiunto la presidente Gribaudi - ma fa parte del museo stesso, fa parte dell'opera, si fonde nell'opera con questa capacità di adattamento che noi troviamo meravigliosa e che proprio emerge in ogni angolo e in ogni sala del Museo Correr".

L'obiettivo del progetto è il recupero filologico mediante restauro o manutenzione di quanto conservato: al primo piano, alcune sale modificate nel tempo, con il ripristino di vari elementi museografici originali; al secondo piano, l'intero apparato allestitivo ancora pressoché integro e, viene da dire, ormai parte essenziale della stessa identità del Correr.

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Putin riceve il regista americano Oliver Stone

Roma, 30 apr. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il regista americano Oliver Stone, da tempo suo simpatizzante, dopo il suo discorso al forum patriottico giovanile "Znanie" a Mosca, dedicato alle imminenti celebrazioni nazionali dell'80esimo anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale.

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Mattarella: "Oggi come ieri le Forze Armate in missione per la pace"

Roma, 30 apr. (askanews) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, nella ricorrenza dell'80esimo anniversario della Liberazione.

"La storia delle forze armate è ispirata al servizio del bene comune che trova radice nella Costituzione, i valori di umanità, spirito di servizio e senso del dovere testimoniati con la Resistenza e la Liberazione e oggi testimoniati nelle tante missioni di pace e di stabilità. Oggi come ieri ai nostri militari è affidato da governo e dal Parlamento il compito di proiettare quei valori del tempo in patria e nel mondo con professionalità e umanità. Quasi 8mila militari italiani - soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri - sono oggi impegnati in teatri operativi internazionali, volto contemporaneo di quella stessa volontà di contribuire alla costruzione della pace, della libertà e della comprensione tra i popoli che ispirò il 25 aprile", ha detto Mattarella nel corso del suo intervento al Quirinale.

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