CATEGORIE

Un anno di Covid, Lorenzo Giusti: nei musei profondi cambiamenti

di TMNews mercoledì 17 febbraio 2021
3' di lettura

Bergamo, 21 feb. (askanews) - "Nel 2020 c'è stato un profondo cambiamento nella vita dei musei. Da una parte un profondo rallentamento di alcune attività e dall'altra una grande accelerazione, perché si è dovuto intervenire sui processi produttivi, sui progetti a lungo termine, sulle modalità operative. Davvero c'è stato un cambiamento radicale, che si è dovuto fare in tempi molto stretti. Quindi la pandemia da una parte ci ha portato a meditare di più sul senso delle nostre azioni e dall'altra ci ha portato ad accelerarne alcune in maniera radicale". Lorenzo Giusti, direttore della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ha provato a sintetizzare così ciò che il 2020 ha cambiato nel modo di essere un museo di fonte alla pandemia e alle chiusure delle istituzioni culturali.

"Per troppo tempo - ha aggiunto Giusti - i musei sono stati le mostre che producevano o le collezioni che riuscivano a esporre. Oggi chiaramente siamo ben più consapevoli del fatto che siamo molto di più. Quindi io credo che i musei effettivamente da qui in avanti si penseranno sempre meno come si sono pensati fino a oggi e interpreteranno il proprio ruolo sempre di più come centri di produzione di contenuti con un'attività editoriale ampia che non riguarderà soltanto le mostre e le collezioni, ma che sarà diversificata, aperta ad altri linguaggi e ad altre discipline. L'altro aspetto fondamentale è quello del legame con le diverse comunità che vivono la vita dei diversi musei. Tutti, in una maniera o in un altra, hanno riscoperto l'importanza di questa cintura di persone che in qualche modo stringe la vita e l'attività del museo".

Inevitabile poi affrontare il discorso della specifica comunità di Bergamo, che ha pagato un prezzo molto alto al coronavirus nella prima fase dell'epidemia. "Essere un museo di Bergamo - ci ha risposto il direttore della GAMeC - ha voluto dire innanzitutto confrontarci, in un preciso momento, con l'ignoto. Veramente all'inizio della pandemia in città non sapevamo con cosa avessimo a che fare, che impatto avrebbe avuto sulle nostre vite questa nuova realtà sulle nostre vite e come avrebbe condizionato la vita dell'istituzione stessa. Quindi il primo sforzo è stato quello interpretativo e lo abbiamo fatto attraverso diversi progetti, in particolare Radio GAMeC che è una piattaforma che abbiamo sviluppato nel tempo, all'interno della quale ci siamo confrontati con tante persone diverse. Poi chiaramente abbiamo iniziato ad agire sui vari tasselli della nostra operatività. Una cosa però è fondamentale: far capire alla persone che il museo si interroga sempre su che cosa sia opportuno fare, perché si sta facendo e soprattutto per chi. Quando la comunità percepisce questo sforzo, allora si stringe intorno al museo. E questa è la consapevolezza che ha spinto tante delle nostre azioni".

In conclusione uno sguardo sul futuro dei musei e sulla loro valenza come luogo d'incontro. "Io - ha concluso Lorenzo Giusti - ho sempre pensato il museo come una piazza, credo che nel futuro andremo a rafforzare questa idea e sono convinto che se non lo faremo perderemo sicuramente un'occasione".

tag

Turisti incantati da passaggio della papamobile: "Un giorno speciale"

Roma, 26 apr. (askanews) - Turisti felici di aver assistito al passaggio della bara di Papa Francesco per le vie del centro di Roma, nel viaggio che lo ha portato dal Vaticano a Santa Maria Maggiore, la basilica di Roma che sarà la sua ultima casa. Sono circa 150.000 le persone che si sono riversate in strada per partecipare a questa "giornata speciale".

"È sicuramente un giorno triste per vedere il Papa, ma è anche un giorno bellissimo che, come sapete, tutti noi apprezziamo. Riunisce tutti qui in un unico posto, da tutto il mondo", ha affermato Sarmad Shamou, turista americano.

"Ho avuto l'occasione di assistere personalmente all'intera settimana di preparazione a questo funerale e, in quanto cristiana cattolica che ha già compiuto pellegrinaggi in passato, è davvero toccante: accade una volta nella vita", ha commentato Barbara Farhat, dal Brasile.

"Non sono credente, ma penso che sia molto importante per tutti. Penso che sia una grande manifestazione contro la guerra da parte della gente. È più importante essere qui che altrove", ha aggiunto Carlo Tsad, pensionato che vive a Roma.

"È stata una giornata speciale. È stato difficile elaborarla completamente, a dire il vero, piuttosto surreale. Abbiamo visto il Papa passare davanti al Colosseo circa mezz'ora fa e poi siamo corsi sui nostri scooter Lime il più velocemente possibile per cercare di vedere anche noi lo spettacolo. Sentiamo di aver imparato molto da questa giornata, ma dovremo elaborare tutto nel fine settimana", ha concluso il turista britannico Tom Cullimore.

TMNews

Meloni riceve Zelensky: "Sostegno a sforzi Trump per una pace giusta"

Roma, 26 apr. (askanews) - Dopo i funerali di Papa Francesco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Secondo una nota di Palazzo Chigi, i due leader "hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".

Nell'incontro, Meloni "ha salutato positivamente la piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace".

TMNews

Palazzo Grassi si trasforma con il lavoro di Tatiana Trouvé

Venezia, 26 apr. (askanews) - Palazzo Grassi trasformato in un labirinto di segni e oggetti, in un intreccio di narrazioni, attraverso una serie di opere e interventi che intrecciano mondi interiori ed esteriori, reali e immaginari, nei quali il disegno e la scultura si scambiano continuamente di ruolo. La mostra "Tatiana Trouvé - La strana vita delle cose" è un'occasione per vedere come anche la scultura trova il modo di fare risuonare le sale del palazzo veneziano, normalmente pensato per accogliere soprattutto la pittura.

"Allestendo la mostra - ha detto ad askanews Tatiana Trouvé - ho iniziato a lavorare lo spazio e ho iniziato anche a capire che forse le mie sculture, le mie installazioni le stavo lavorando un po' come dei disegni o un po' come se il primo piano fossero gli spazi nei quali il visitatore entra in modo più fisico all'interno dei miei disegni. È anche un po' come il viaggio, un viaggio tra le diverse memorie, i diversi ricordi di una vita o di quello che si fa in una vita".

Muovendosi nel museo si percepisce come lo spazio espositivo è stato in qualche modo piegato, per aprire possibilità diverse, per indagare la forma scultorea come matrice di più vasta portata. "Ha usato il palazzo come una sua scultura - ci ha spiegato Caroline Bourgeois, curatrice della mostra insieme a James Lingwood - ha cambiato il percorso e proprio anche il sentimento del palazzo, partendo da questo pavimento che è diventato a sua volta una scultura e rappresenta la città e la sua laguna, ma se lo si osserva dall'alto ecco che diventa come una cosmogonia".

E la parola cosmogonia ha senso, perché la mostra sembra ogni volta ricreare dall'inizio la dimensione fisica degli oggetti, che diventano, sia nei disegni sia nelle opere tridimensionali, delle proiezioni della vita, del tempo, delle possibilità. "Si può ben vedere - ha aggiunto Trouvé - una categoria di oggetti che prediligo, che sono le scarpe, le borse, i cuscini, che fanno parte di un universo molto narrativo nel mio lavoro".

E se al primo piano le installazioni creano quasi un mondo alternativo, al secondo piano i disegni, alcuni dei quali mai esposti prima, sono una potentissima finestra sull'universo di Tatiana Trouvé, per molti versi sorprendente nella sua misteriosa chiarezza. "Le sculture diventano disegni i disegni diventano sculture e si ritrovano echi in tutte le stanze", ha concluso Caroline Bourgeois. E proprio la ricerca di questi echi forse rappresenta bene il senso della presenza dello spettatore nella mostra.

TMNews

Funerali Papa, la messa solenne nella cattedrale di Buenos Aires

Buenos Aires, 26 apr. (askanews) - L'arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Garcia Cuerva, ha presieduto una messa solenne in onore di Papa Francesco nella Cattedrale Metropolitana della capitale argentina, nel giorno dei suoi funerali a Roma. Accanto all'altare una grande immagine di Bergoglio sorridente.

"Piangiamo perché è morto il padre di tutti noi; piangiamo perché sentiamo già la sua assenza fisica", ha detto Cuerva davanti a decine di fedeli.

TMNews