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Coronavirus, AM rimpatria 2 pazienti Covid-19 in biocontenimento

di TMNews lunedì 21 dicembre 2020
2' di lettura

Amendola (Fg), 21 dic. (askanews) - Nella notte tra sabato 19 e domenica 20 dicembre 2020, due uomini affetti da Covid-19 sono stati rimpatriati da Tirana, in Abania con un trasporto in biocontenimento, effettuat2 da un C-130J della 46esima Brigata Aerea di Pisa.

"Le Forze Armate, sin dall'inizio dell'emergenza, sono in prima linea al servizio del Paese e continua senza sosta l'impegno di tutta la Difesa, pronta a dare la sua parte anche con la distribuzione dei vaccini con l'operazione Eos", ha commentato il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

Il volo che ha trasportato i pazienti, all'interno di due speciali barelle isolanti, è decollato da Pisa alla volta di Pratica di Mare. Una volta nell'aeroporto romano, dopo aver imbarcato le barelle e l equipe medica specializzata dell'Aeronautica Militare, l'aereo è ripartito per l'aeroporto di Tirana. Da qui il C-30J è ridecollato alla volta di Amendola (Fg), dov'è atterrato dopo circa un'ora di volo, consentendo ai pazienti di essere trasferiti dalla Protezione Civile nell'ospedale di destinazione.

Il trasporto è stato richiesto dal COAU (Centro Operativo Aereo Unificato) della Protezione civile ed è stato coordinato dal Comando delle Operazioni Aeree di Poggio Renatico (FE). Il velivolo a cui è stato assegnato il task è un C130J della 46 Brigata Aerea di Pisa, uno dei velivoli che la Forza Armata mantiene in stato di prontezza per esigenze di supporto alla collettività.

Per l'emergenza Covid-19 le Forze Armate hanno messo in campo uno sforzo considerevole, impiegando Dal 23 ottobre (2^ fase) una media giornaliera di 1141 militari per un totale complessivo di giornate/uomo di 65.058 in attività che vanno dal supporto logistico a quello tecnico sanitario, quale ad esempio quello fornito dai team interforze di 366 medici e 700 infermieri che operano nei DTD, in concorso nelle strutture sanitarie militari e civili e negli ospedali da campo.

Il supporto del Ministero della Difesa si concretizza anche in altre risorse messe a disposizione della collettività, tramite il Comando Operativo di vertice Interforze, ovvero 73 mezzi aerei per il trasporto anche in bio-contenimento e 322 mezzi per il trasporto di materiale sanitario e dispositivi di protezione individuale.

La Difesa ha reso disponibili 18 strutture logistiche delle Forze Armate con funzione "Covid Hotel" per un totale di 2.353 posti per pazienti in quarantena/isolamento, 4 ospedali da campo e circa 152 posti nel nosocomio militare del Celio a Roma e nei Centri Ospedalieri militari di Milano e Taranto.

Infine, per la gestione dell'emergenza, è stato incrementato di oltre 750 unità il dispositivo impiegato nell'ambito dell Operazione Strade Sicure, per un totale di circa 7.803 militari che concorrono al controllo del territorio, in supporto e stretto coordinamento con le Forze dell'Ordine.

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25 aprile, un migliaio al corteo Pro Pal tra ingenti misure sicurezza

Roma, 25 apr. (askanews) - Un migliaio di persone a Roma alla manifestazione in favore della Palestina a Piazzale Ostiense che si è svolta in contemporanea con la deposizione della corona di fiori da parte della Comunità ebraica della Capitale alla Piramide Cestia e a Porta San Paolo. Ingente il dispositivo delle forze dell'ordine.

Si temevano disordini e si sono rischiati tafferugli quando, dopo l'arrivo del corteo Pro Pal e la deposizione delle corone e degli striscioni, alcune persone hanno cercato di issare sulle mura la bandiera di Hamas con una scritta in arabo, ma sono stati subito accerchiati e fatti allontanare.

A pochi metri da Porta San Paolo e sotto le lapidi che ricordano la Resistenza contro i nazifascisti, è stata posata una corona di fiori con scritto "Ai caduti per la resistenza antifascista e antisionista".

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25 aprile, Laika in azione a Roma per le partigiane di ieri e di oggi

Roma, 25 apr. (askanews) - Un'opera dedicata "alle partigiane di ieri e di oggi" e un monito contro ogni deriva autoritaria. Così la street artist Laika ha aperto a Roma le celebrazioni per l'80esimo anniversario della Liberazione.

L'opera, affissa di notte tra il Ponte delle Colonne d'Ercole e Piazza Damiano Sauli, nel quartiere Garbatella, è un poster di 2x3 metri e raffigura una partigiana armata del 1945, simbolo della lotta antifascista, e una partigiana del 2025, con un fazzoletto rosa sul volto, in prima linea contro censura, patriarcato e precarietà. Sullo sfondo, stelle rosse e la scritta: "Nella notte ci guidano le stelle"

L'opera, secondo Laika, vuole essere un richiamo il governo alla responsabilità nella tutela della democrazia e dei diritti civili. L'azione è nata dalla collaborazione tra Laika, Join the Resistance e il collettivo Artivismo. "Ottant'anni fa ci siamo liberati da una dittatura feroce - ha detto l'artista - oggi tocca di nuovo resistere. Anche stavolta, spero siano le stelle a guidarci".

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Ucraina, Rutte (Nato): ora la palla è chiaramente nel campo russo

Washington, 25 apr. (askanews) - Il Segretario generale della Nato Mark Rutte ha affermato che la palla è "chiaramente" nel campo della Russia, dopo aver incontrato il presidente Usa Donald Trump alla Casa Bianca. "Credo che ora ci sia qualcosa sul tavolo, su quale gli ucraini stanno davvero giocando", ha detto Rutte ai giornalisti dopo l'incontro. "E penso che ora la palla sia chiaramente nel campo russo", ha aggiunto.

Il Segretario generale della Nato ha inoltre dichiarato che negli ultimi due giorni sono "stati fatti passi da gigante" e ha definito "un successo" l'incontro a Londra tra funzionari ucraini, statunitensi e europei sulla guerra.

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25 aprile, Di Segni: ebrei italiani hanno sempre contribuito all'Italia

Roma, 25 apr. (askanews) - "Oggi siamo qui per omaggiare il ricordo della Resistenza italiana e ebraica, oltre 800 ebrei, Resistenza civile e intellettuale. Gli ebrei italiani hanno sempre contribuito e dato alla società italiana, anche con la guerra. Nella Brigata ebraica ricordiamo persone arrivate da ogni parte del mondo venute a liberare l'Italia e gli siamo tutti grati per il loro impegno e sacrificio".

Così Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, alla celebrazione dei rappresentanti della Comunità ebraica di Roma e della Brigata ebraica in piazzale Ostiense per il 25 aprile.

"Non possiamo denigrare nazioni, stati e contesti senza ricordare il loro sacrificio - ha aggiunto - noi ricordiamo anche il percorso verso il varo della Costituzione, i principi costituzionali scritti con una penna firmata con il sangue di questa liberazione e allora, proprio per questo, non bisogna consentire a chi demonizza quello che accade in Israele di legittimare fondamentalismi che si stanno radicando facilmente qui, per cercare attraverso quei principi costituzionali di trovare facile e comoda legittimazione per demolire questo sistema per cui noi tutti abbiamo combattuto" ha concluso.

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