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Coronavirus, i Drive-Through dell'Aeronautica a Milano-Linate

di TMNews mercoledì 25 novembre 2020
2' di lettura

Milano, 26 nov. (askanews) - Nell'ambito dell'"Operazione Igea" del Ministero della Difesa, con cui le Forze armate stanno dando il proprio contributo al Ministero della Salute e alla Protezione civile nella battaglia contro il Covid-19 in Italia, sono stati predisposti circa 140 "Drive-Through" per effettuare tamponi "rapidi" e molecolari, in collaborazione con le Ats (Agenzie di Tutela della Salute) regionali.

Ad oggi sono circa 230mila i test eseguiti nei punti della Difesa, con una capacità massima fino a 30mila test giornalieri.

Askanews ha visitato il nuovo presidio dell'aeroporto di Milano-Linate gestito dall'Aeronautica Militare dove vengono effettuati circa 700 tamponi al giorno.

Il generale di Divisione Aerea, Francesco Vestito, comandante della Prima Regione Aerea.

"In questo dispositivo interforze - ha spiegato - abbiamo rischierato, in concomitanza con altre forze armate, 14 sistemi Drive-Through di cui 7 in questa porzione dell'aeroporto militare di Linate. Siamo nel centro logistico-sportivo della Prima Regione Aerea, in questo sistema riusciamo a gestire 6 tamponi contemporanei di tipo 'lungo'".

Ci siamo sottoposti noi stessi al tampone antigenico; dopo aver compilato il modulo con i dati personali, in auto si attraversa un box dove medici e infermieri dell'Aeronautica prelevano i campioni. Poi ci si sposta in un'altra area dove si attende il referto: se negativo, come nel nostro caso, si è liberi di andare. Se positivo, cambia tutto, come ha spiegato il tenente colonnello medico, Guido Stivali.

"In caso di positività a questo tampone - ha detto - si passa su una settima linea, sempre sul percorso, dove viene effettuato un tampone 'molecolare' che ha una lavorazione più complessa, perché si va alla ricerca della composizione genetica del virus, ovviamente anche questo sulle secrezioni nasali".

"È un sistema attivo tutta la mattina - ha precisato il generale Vestito - contribuiamo in maniera specifica alla parte pediatrica, in particolare al sistema 'Scuola', docenti e studenti, siamo aperti dal lunedì al sabato. In pratica l'Aeronautica Militare contribuisce nel sistema lombardo, attraverso un coordinamento interforze del centro operativo di vertice della Difesa che dipende direttamente dal Capo di Stato maggiore della Difesa a questo apparato sanitario, in questo momento così difficile per la Nazione".

In un'altra area dell'aeroporto, inoltre, c'è la foresteria che ospita un Hub per il ricovero di pazienti positivi asintomatici, come ha spiegato Monica Simeone, direttrice del Comitato di Milano della Croce rossa italiana.

"La provenienza è variegata - ha spiegato - ci sono persone positive ma asintomatiche o persone che vivendo in comunità non possono effettuare l'isolamento in strutture collettive. La degenza dura da un minimo di 10 giorni a un massimo di 21 e le persone sono qui in attesa della negativizzazione del proprio tampone. Nell'angolo cucina vengono preparati i sacchetti con pasti ovviamente in sacchetti monouso che gli ospiti ritirano a distanza, all'ora del pasto. Durante il giorno gli ospiti trascorrono la giornata in camera, abbiamo 52 stanze e in questo momento abbiamo anche dei bambini per cui le stanze sono occupate anche dalle mamme o dai papà con i bambini".

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Il Giornale dell'Arte si rinnova, la sfida del nuovo direttore

Torino, 28 apr. (askanews) - Una storica rivista culturale italiana che si rinnova e guarda al futuro. Il Giornale dell'Arte, dopo l'acquisizione della casa editrice Allemandi da parte di Intesa Sanpaolo, ha iniziato un nuovo corso.

"Il Giornale dell'Arte - ha detto ad askanews Michele Coppola, direttore Arte Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo - è un fiore all'ochiello della storia, del percorso di crescita e di affermazione del ruolo della casa editrice Allemandi. Il Giornale dell'Arte è un luogo conosciuto e riconosciuto, è lo spazio fisico e anche il luogo ideale dove il dibattito e l'approfondimento delle più importanti notizie che riguardano l'arte, riguardano la cultura in Italia e non solo in Italia, trovano spazio e trovano casa. In queste prime settimane di lavoro congiunto abbiamo registrato una grande attenzione e una fortissima disponibilità intorno a questo nuovo percorso, intorno a questo secondo tempo del Giornale dell'Arte".

Dopo la storica direzione di Umberto Allemandi, ora alla guida della rivista c'è Luca Zuccala, giornalista under 40 esperto di mostre e mercato. "Siamo certificatori di qualità - ha detto Zuccala ad askanews - siamo una rivista storicamente istituzionale dell'editoria culturale italiana e vogliamo sempre più esserlo. In che modo? Occupandoci del patrimonio culturale italiano, di restauro, archeologia, insomma tutte quelle che sono le peculiarità italiane e la forza dell'italianità, ma poi c'è tutto quello che è l'internazionale, le nuove geografie del mondo, dal Sud America all'estremo Oriente, al vicino Oriente, all'Africa e tutto quello che è il mercato dell'arte".

Il mercato ha un peso importante, ma lo sguardo della rivista è più ampio e articolato. "Vediamo il mercato dell'arte, l'economia dell'arte anche come stimolo e facilitatore di un afflato, di una portata culturale - ha aggiunto il direttore -. Vediamo le grandi gallerie che riescono a compensare tutto quello che per esempio uno Stato non fare e non può dare: penso alle grandi case d'asta Sotheby's e Christie's a Londra che in alcune grandi aste hanno fatto conoscere tutto quello che è il Novecento italiano, con grandi opere di Fontana, di Morandi, di Burri e Kounellis e quant'altro".

La nuova direzione ha anche il mandato di guardare alle nuove tecnologie e alle forme di comunicazione digitale. Ma come intende muoversi in questo senso il direttore? "Potenziare e implementare tutto quello che è la portata digitale dell'istituzione Giornale dell'Arte - ci ha risposto Luca Zuccala - e tutto quello che sono i social media. Si conciliano redazione online e redazione cartacea e si mettono a terra tutti quelli che sono gli strumenti che 43 anni fa, quando nato il Giornale dell'Arte, non esistevano, quindi si sta al passo coi tempi e si cerca di prevedere dove sta andando il mondo dell'informazione culturale".

La sfida, come si vede è interessante; il mondo della cultura è cambiato profondamente e continua a evolversi, lo stesso sono chiamati a fare coloro i quali lo osservano e lo raccontano.

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Il Canada al voto, partecipazione record per l'"effetto Trump"

Ottawa, 28 apr. (askanews) - Il Canada vota per l'elezione anticipata dei nuovi membri del Parlamento federale che, secondo gli ultimi sondaggi, vedranno il Partito Liberale del primo ministro Mark Joseph Carney (centrosinistra) e i Conservatori di Pierre Poilievre contendersi la vittoria. Elezioni che si svolgono in un clima di forti tensioni con gli Stati uniti per le restrizioni commerciali sui beni canadesi imposte dal presidente Usa Donald Trump e la sua provocatoria proposta di annettere il Canada come 51esimo stato dell'unione. I primi sondaggi di gennaio mostravano i Liberali in svantaggio rispetto ai Conservatori di oltre 20 punti, ma "l'effetto Trump" ha cambiato lo scenario. Un recente sondaggio di Leger Marketing ha collocato i Liberali al 43% dei consensi, di poco avanti ai Conservatori (39%), con Carney in vantaggio di 10 punti come primo ministro preferito.

Il voto anticipato ha registrato una partecipazione record, con 7,3 milioni di canadesi che hanno già votato nel voto anticipato tra il 18 e il 21 aprile, con un aumento del 25% rispetto ai 5,8 milioni di voti anticipati del 2021. Elections Canada ha registrato un'elevata affluenza in tutte le province, a dimostrazione di un elevato coinvolgimento in quella che è percepita come una delle elezioni più importanti degli ultimi decenni per il Paese.

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Il prossimo Papa? "Speriamo siain continuità con Francesco"

Roma, 28 apr. (askanews) - Il prossimo conclave per l'elezione del successore di Papa Francesco inizierà in Vaticano mercoledì 7 maggio. Fedeli e turisti, in una piazza San Pietro tornata a una relativa tranquillità dopo i funerali di Bergoglio, si interrogano su chi potrebbe essere il suo successore. In molti sono concordi, al di là dei nomi dei candidati favoriti, sul fatto che vorrebbero un pontificato nel segno della continuità e dei temi che sono stati importanti per Francesco, in particolare l'attenzione agli ultimi e l'inclusività.

Riccardo Bernardinello, sindaco di Castelbaldo (in provincia di Padova): "Io mi aspetto una continuità con le politiche di Francesco per tutto quello che ha fatto, secondo me sarebbe la cosa migliore per la Chiesa e io spero possa essere il cardinal Zuppi il prossimo Papa".

Una Chiesa che resti aperta, si augura una donna: "È chiaro che ognuno è una persona a sé, ma tutte le porte che Papa Francesco ha aperto, alla speranza, agli ultimi, ai poveri, una chiesa aperta che sta fuori e non si chiude in sé stessa, ecco, spero che questi temi vengano ripresi e chiaramente ampliati, una Chiesa veramente inclusiva". "Spero che venga nominato un Papa che segua il percorso di Francesco, ma allo stesso tempo mi piacerebbe un Papa nero" dice un ragazzo.

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Roberto Bolle: porto la danza in luoghi di una bellezza speciale

Roma, 28 apr. (askanews) - Nella Giornata Mondiale della Danza, il 29 aprile, Roberto Bolle torna a incantare il grande pubblico con la seconda edizione di "Viva la Danza" in prima serata su Rai1. Uno spettacolo ideato dall'Étoile, con il sostegno del Ministero della Cultura, nella cui sede è stato presentato a Roma, e in collaborazione con la Rai, che va oltre i confini del palcoscenico, per portare la danza, celebrandola, in alcuni dei luoghi italiani più belli: da Venezia, con la danza tra i ponti e le calli, al Teatro La Fenice, a Palazzo Ducale e Ca' d'Oro, alla mostra su Caravaggio a Palazzo Barberini a Roma, dove pittura e movimento elegante diventano un tutt'uno. Roberto Bolle:

"Sono tutti luoghi di staordinaria bellezza, forse danzare davanti ai Caravaggio e il cortile di Palazzo Ducale sono stati i luoghi che mi hanno lasciato un segno ancora più potente, però unire la danza con questa meraviglia del luogo è qualcosa di veramente speciale, lo è stato per noi artisti e spero anche per il pubblico".

Roberto Bolle ha danzato in passato e continua a farlo in scenari meravigliosi. "Tornerò presto a Caracalla, al Teatro Greco a Taormina, all'Arena di Verona a luglio con un bellissimo tour, quindi ho la fortuna e il privilegio di poter ballare ancora adesso in questi luoghi di grande forza e di grande bellezza, magari tornare al Colosseo un giorno mi piacerebbe" ha raccontato.

Accanto a lui nello spettacolo alcune stelle della danza mondiale,(come Nicoletta Manni e Martina Arduino, Étoile e Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Toon Lobach partner di Bolle in alcuni passi a due, il giovane Emiliano Fiasco, il russo Ildar Young, Anastasia Matvienko, ballerina ucraina già Prima Ballerina del Mariinskj e stella dello Slovenian national Theatre Opera and Ballet di Ljubljana e i ballerini del Corpo di Ballo del Teatro Nazionale Croato di Zagabria).

Danza classica, moderna e contemporanea che si fondono con altre espressioni artistiche; a condurre quest'anno c'è Serena Rossi e tra gli ospiti Claudio Santamaria, Gianna Nannini, Jacopo Veneziani e l'ironia di Geppi Cucciari, per alternare con momenti di canto e intrattenimento. Roberto Bolle è un ambasciatore della danza in tutto il mondo e i suoi spettacoli in televisione sono da anni un appuntamento molto atteso.

"Secondo me sta cambiando molto la percezione proprio della danza in Italia grazie alla televisione, grazie a queste prime serate di Raiuno, grazie ai talent show. È importante e bello far vedere la danza in televisione proprio perché raggiunge un pubblico enorme, quindi molto più vasto rispetto al pubblico teatrale, ovviamente, ed è un ottimo veicolo e strumento per cercare poi di portare le persone anche a teatro, quindi le persone vedono uno spettacolo e un programma di danza in televisione e in questo caso noi siamo in un teatro, quindi c'è il sapore teatrale, molti dei brani che noi balliamo sono dei brani che hanno il sapore teatrale di come li potresti vedere a teatro e quindi questo è molto importante: poi vai a teatro e riconosci quello che hai visto in televisione, sai quello che puoi aspettarti e quindi secondo me questo anno dopo anno fa la differenza" ha affermato Bolle.

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