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Teatri in allarme, il Manzoni di Milano: servono certezze

di TMNews mercoledì 21 ottobre 2020
2' di lettura

Milano, 22 ott. (askanews) - I teatri italiani soffrono e per molti, soprattutto i privati, c'è il rischio di non farcela a causa delle restrizioni per il Covid. Il Teatro Manzoni di Milano, tra mille difficoltà ha riaperto ma la situazione è molto complessa come spiega il direttore Alessandro Arnone. "Diciamo che Milano segue le ordinanze della Regione Lombardia che hanno derogato ai Dpcm attualmente in vigore, quindi possiamo utilizzare l'intera capienza della sala col distanziamento sociale di un metro, quindi possiamo contare sul 50% di capienza".

Con questi numeri stare dentro nei costi è praticamente impossibile. "La realtà del teatro è molto complessa, già con la piena disponibilità della sala chi non ha sovvenzioni pubbliche non riesce a far quadrare ricavi e costi figurarsi con mezza sala".

Il punto chiave sono proprio gli aiuti. "E' chiaro che il vero grido di dolore è quello del teatro privato, a Milano ci sono tanti teatri che usuruiscono da sempre di importantissimi contributi pubblici e che sono riusciti a partire e a fare stagione grazie ai soldi dei contribuenti. Chi non ne usufruisce ha potuto usare qualche intervento straordinario ma sono dei cerotti che ci permettono di sopravvivere nel brevissimo. Deve essere ripensato l'intero sistema dei contributi pubblici perchè il teatro privato porta in sala 500.000 persone ogni anno e non può essere così trascurato. Ci sono teatri a Milano che ricevono 40 volte il contributo che riceve il Manzoni, noi prendiamo 50 mila euro l'anno e ci sono teatri che prendono fino a 4 milioni, è molto difficile lavorare in queste condizioni".

Le prospettive sono fosche, soprattutto per la grande incertezza sulle prossime misure di contenimento dei contagi. "La vera preoccupazione è legata al mestiere di fare teatro che richiede una programmazione, bisogna partire con molto anticipo e avere regole certe, lavorare come stiamo facendo vivendo alla giornata, con Dpcm rimasti in vigore per 4 giorni, quindi è quasi impossibile riuscire a programmare perchè non sappiamo quali saranno le regole in vigore quando lo spettacolo andrà in scena. Oggi cerchiamo di barcamenarci in questa situazione complicatissima. Il punto di non ritorno: il 50% della sala è già molto faticoso, dovessimo scendere dovremmo prendere in seria considerazione di non aprire".

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Presidente Messico: bene allentamento dazi su case automobilistiche

Roma, 30 apr. (askanews) - La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha accolto con favore l'allentamento dei dazi sulle case automobilistiche da parte del collega statunitense Donald Trump, affermando che si tratta di un passo avanti negli sforzi per evitare una guerra commerciale. "Questa è una buona notizia", ha affermato Sheinbaum, il cui Paese è considerato uno dei più esposti ai dazi sulle importazioni di Trump, nella sua conferenza stampa mattutina.

"Nuovamente c'è un riconoscimento del valore dell'accordo commerciale Messico-Stati Uniti-Canada - ha detto la presidente - ciò che è stato pubblicato a marzo per le aziende automobilistiche aveva già dato al Messico un vantaggio competitivo; da ciò che è stato pubblicato ieri (29 aprile, ndr), ne deriva un ulteriore vantaggio competitivo, quindi è comunque un vantaggio per il nostro Paese. Ovviamente, stiamo ancora cercando maggiori vantaggi e maggiore chiarezza per poter conoscere i vantaggi pubblicati ieri".

"Ieri è uscito il dato sulla crescita del Pil del Paese nel primo trimestre. Ricorderete che stavo per dire, o meglio, le agenzie lo dicevano, tutti lo dicevano, che ci sarebbe stata una caduta o che saremmo entrati in recessione". Invece, ha sottolineato Scheinbaum, "c'è crescita".

"Ovviamente vogliamo di più, però di fronte alla situazione dei dazi, alla situazione di incertezza in cui in tutti questi mesi si è mossa l'economia mondiale a causa del nuovo quadro deciso dal presidente Trump, o imposto dal presidente Trump, questa è una buona notizia".

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Il museo come opera d'arte, il Correr di Carlo Scarpa

Venezia, 30 apr. (askanews) - Il Museo Correr di Venezia vive della visione allestitiva di Carlo Scarpa, della sua capacità di creare spazi contemporanei all'interno dei quali ospitare capolavori antichi, come il "Cristo morto sostenuto dagli angeli" di Antonello da Messina oppure le due "Dame veneziane" di Carpaccio. Ora, per mettere ancora più in luce il valore degli interventi dell'architetto e la sua eredità verso il futuro del museo, è stata allestita nella Sala delle quattro porte la mostra "Il Correr di Carlo Scarpa".

"Abbiamo cercato - ha detto ad askanews Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici Venezia - di avere di nuovo Carlo Scarpa tra di noi, che era un uomo visionario, era un uomo ancora totalmente presente. Tutto il museo Correr, il primo e il secondo piano parlano di Carlo Scarpa. Quindi da parte nostra c'è stato proprio questo desiderio di poterlo riportare nel museo e spiegare tutte le attività che ha fatto e il suo modo di pensare, soprattutto alle nuove generazioni".

La mostra propone una restituzione dell'architettura e degli arredi scarpiani del Correr, attraverso fotografie d'epoca dell'Archivio Fotografico MUVE ed esemplari originali degli oggetti di design creati da Scarpa per il museo: vetrine e teche, il famoso cavalletto, supporti, snodi e incastri. Che osservati oggi fanno capire quanto l'allestimento sia esso stesso opera d'arte. "Non è mai un elemento esterno - ha aggiunto la presidente Gribaudi - ma fa parte del museo stesso, fa parte dell'opera, si fonde nell'opera con questa capacità di adattamento che noi troviamo meravigliosa e che proprio emerge in ogni angolo e in ogni sala del Museo Correr".

L'obiettivo del progetto è il recupero filologico mediante restauro o manutenzione di quanto conservato: al primo piano, alcune sale modificate nel tempo, con il ripristino di vari elementi museografici originali; al secondo piano, l'intero apparato allestitivo ancora pressoché integro e, viene da dire, ormai parte essenziale della stessa identità del Correr.

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Putin riceve il regista americano Oliver Stone

Roma, 30 apr. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il regista americano Oliver Stone, da tempo suo simpatizzante, dopo il suo discorso al forum patriottico giovanile "Znanie" a Mosca, dedicato alle imminenti celebrazioni nazionali dell'80esimo anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale.

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Mattarella: "Oggi come ieri le Forze Armate in missione per la pace"

Roma, 30 apr. (askanews) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, nella ricorrenza dell'80esimo anniversario della Liberazione.

"La storia delle forze armate è ispirata al servizio del bene comune che trova radice nella Costituzione, i valori di umanità, spirito di servizio e senso del dovere testimoniati con la Resistenza e la Liberazione e oggi testimoniati nelle tante missioni di pace e di stabilità. Oggi come ieri ai nostri militari è affidato da governo e dal Parlamento il compito di proiettare quei valori del tempo in patria e nel mondo con professionalità e umanità. Quasi 8mila militari italiani - soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri - sono oggi impegnati in teatri operativi internazionali, volto contemporaneo di quella stessa volontà di contribuire alla costruzione della pace, della libertà e della comprensione tra i popoli che ispirò il 25 aprile", ha detto Mattarella nel corso del suo intervento al Quirinale.

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