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Igiene a scuola per evitare contagi: preoccupato 1 italiano su 2

di TMNews venerdì 11 settembre 2020
3' di lettura

Milano, 11 set. (askanews) - Col ritorno a scuola, quest'anno più che in passato, l'igiene diventa una priorità, insieme al distanziamento e alle mascherine, per prevenire la diffusione dei contagi. Una vera e propria sfida per gli operatori scolastici e una fonte di preoccupazione per gli italiani, che, secondo una ricerca Ipsos per Napisan, nel 50% dei casi temono il mancato rispetto delle norme igieniche da parte degli studenti. Per contribuire a un rientro più sicuro, la multinazionale Reckitt Benckiser Hygiene Italia, attraverso il brand Napisan, ha lanciato il progetto "Igiene insieme", realizzato con la supervisione scientifica dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dopo un prima fase, in pieno lockdown, di laboratori online per bambini e webinar per quasi 5.000 insegnanti, con il rientro è partita una nuova iniziativa rivolta alle scuole che unisce l'aspetto formativo-didattico alla fornitura di kit per l'igienizzazione di mani e superfici, per un valore di oltre 1,5 milioni di euro.

Enrico Marchelli, ad di Reckitt Benckiser Igiene Italia

"Il progetto Igiene insieme riguarda 5mila scuole primaria e dell'infanzia", dice. "Cosa faremo? Parliamo di prodotti che verranno inviati gratuitamente alle scuole che aderiscono all'iniziativa per fornire igiene delle superfici e quindi maggiore garanzia contro la diffusione della pandemia, ma anche formazione e quindi forniamo anche materiali informativi sia per i bambini che per gli insegnanti affinchè siano preparati a insegnare una materia che magari era meno rilevante e delegata alle famiglie e portarla nelle scuole".

Oltre all'igiene e alla tutela della salute, a preoccupare gli italiani c'è il timore di un mancato distanziamento, in particolare all'ingresso delle strutture scolastiche e sui mezzi di trasporto. E, non da ultimo, l'uso della mascherina, che il 56% degli intervistati vorrebbe indossata anche quando gli studenti sono seduti al proprio banco. Più in generale, gli italiani, in sei casi su 10, ripongono poca fiducia nella gestione del rientro da parte del mondo della scuola. Una scuola che, dopo mesi di chiusura e didattica a distanza, riapre i battenti con tante incognite da gestire.

Luisella Schivardi, dirigente Istituto Einaudi Pascoli di Milano: "è una ripresa sicuramente faticosa. Napisan ci ha offerto questa opportunità e a maggior ragione noi passeremo ai bambini e alle famiglie queste informazioni che devono diventare il corredo culturale dei bambini che oggi sono bambini ma saranno adulti in futuro".

Già, insegnare il rispetto delle norme igieniche a scuola diventa un obiettivo prioritario in questa fase di convivenza con il virus e la quasi totalità degli italiani spera che questo avvenga nelle aule scolastiche, anche se poi solo il 30% si aspetta che questo avvenga realmente.

Carlo Signorelli, professore di Igiene Università Vita Salute San Raffaele:

"Se noi vediamo quello che è circolato nelle settimane precedenti alla riapertura vediamo che si è parlato molto più di banchi con le ruote che non di igienizzazione, educazione, informazione ad esempio agli insegnanti e credo che bisogna bilanciare e questo progetto credo cerchi di mirare al target a cui interessa di più perché senza la collaborazione degli insegnanti i bambini non adotteranno le norme che noi vogliamo vengano adottate su larga scala. Quindi ben vengano queste iniziative di informazione di comunicazione, educazione".

La ripresa in sicurezza passa dunque dall'educazione e dalla formazione, oltre che dalle azioni concrete che quotidianamente dovranno essere messe in campo nelle aule scolastiche, almeno finchè non arriverà una cura o il vaccino abbiamo voluto essere fortemente impegnati nel mondo della scuola perché riteniamo di dover espandere il concetto di igiene dalle famiglie alle scuole e allora perché non farlo attraverso l'educazione di quelli che saranno gli adulti di domani"

Gli istituti scolastici che vorranno partecipare possono ancora iscriversi al progetto di Napisan attraverso il sito igieneinsieme.it

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In anteprima il video del nuovo brano "Il mio compleanno" di Cara

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Il singolo prodotto da Emiliano Bassi, è un viaggio emotivo tra ricordi, strade notturne e parole mai dette, in cui Cara trasforma l'incapacità di dire addio in una ballata intima e visiva, fatta di immagini quotidiane e sentimenti sospesi.

""Il mio compleanno" è una delle canzoni più descrittive che abbia scritto - dichiara Cara - Mentre ero seduta sul divano in salotto, mi sono vista uscire di casa e camminare, scordarmi del mio compleanno, vestirmi col piumino in primavera, fare tardi solo per poter sostare in un parcheggio con l'unica persona con cui avrei voluto parlare. In questa canzone ci è passata tanta vita e una marea di persone e situazioni a cui non ho saputo dire "adieu" e così, alla fine, l'ho detto in una canzone".

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"E' importante che ci avviciniamo a una vera pace. Stiamo assicurando che i Paesi del G20 siano coinvolti negli sforzi diplomatici", ha scritto Zelensky sui social al suo arrivo, prima di incontrare il suo omologo sudafricano Cyril Ramaphosa. Ha anche espresso il desiderio di vedere "il Sudafrica partecipare attivamente alla coalizione internazionale per rimpatriare migliaia di bambini rapiti dalla Russia" durante il conflitto.

Si tratta di un'inversione di tendenza sorprendente per un Paese il cui presidente Ramaphosa, durante il vertice dei Brics di ottobre, continuava a definire Mosca un "prezioso alleato e amico". La presidenza sudafricana ha negato qualsiasi cambiamento, descrivendo la visita come "una continuazione degli sforzi per cercare di raggiungere una soluzione pacifica", come è stato "fin dall'inizio", secondo il suo portavoce.

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