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Battuto all'asta per 450 milioni il "Salvator Mundi" di Leonardo

sabato 18 novembre 2017
2' di lettura

New York (askanews) - Venti minuti di seratissime contrattazioni al rialzo per arrivare alla cifra stratosferica di 450 milioni di dollari. E' stato battuto all'asta il "Salvator Mundi" di Leonardo da Vinci, che diventa il quadro più caro mai venduto al mondo, polverizzando qualsiasi precedente record. L'opera, olio su tavola di noce che misura 65,7 per 45,7 cm, raffigura un'immagine di Cristo che benedice, tenendo in mano un globo trasparente. Era stata valutata da Christie's 100 milioni di dollari. Secondo la casa d'aste era l'ultimo dipinto di Leonardo rimasto in mani private. Durante la conferenza stampa seguita alla vendita, non è stato fornito alcun indizio sul facoltoso acquirente dell'opera: sino a ieri "Salvator Mundi" apparteneva a una magnate russo che vive da tempo all'estero, Dimitri Rybolovlev, patron del Monaco calcio. "Sono venuti da tutto il mondo, c'erano i migliori collezionisti che conoscono molto bene l'arte, e hanno voluto prendere parte a questa occasione unica" spiega Loic Guozer di Christies. La sessione di vendita da mozzafiato a New York ha visto oltre 50 rilanci e a metà strada si è trasformata in un duello tra due offerenti anonimi. "Il tempo è volato, è stato eccitante, è stato un enorme piacere avere questa opportunità unica che nessun altro probabilmente avrà. E' un privilegio aver venduto un'opera per quella straordinaria cifra" racconta emozionato Jussi Pylkkanen che ha concluso l'affare col colpo di martello a quota 450 milioni di dollari. Il "Salvator Mundi" ha tra l'altro una storia con aspetti controversi, la sua attribuzione non è stata univoca, tra quanti vi vedono la inconfondibile e certa mano del maestro fiorentino e quelli che credono che l'opera sia stata invece realizzata da un discepolo di Leonardo, Giovanni Boltraffio.

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Robert De Niro alla cerimonia d'apertura del festival di Cannes

Milano, 13 mag. (askanews) - Robert De Niro sul red carpet del Festival di Cannes per la cerimonia di apertura e la proiezione del film "Partir un Jour" (Bye Bye), presentato fuori concorso alla 78 edizione del Festival di Cannes. De Niro riceverà la Palma d'Oro onoraria dall'attore Leonardo DiCaprio.

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Cannes, il primo red carpet con i membri della giuria Binoche in testa

Cannes, 13 mag. (askanews) - Il primo red carpet del Festival di Cannes 2025 con la giuria del festival guidata dalla presidente Juliette Binoche. Prima proiezione è "Partir un jour" in concorso per la Palma d'Oro.

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Trump arriva in Qatar fra le polemiche per il maxi regalo di un Boeing 747

Doha, 13 mag. (askanews) - In Arabia Saudita, Donald Trump ha firmato un lauto parternariato strategico - prevede 600 miliardi di dollari in investimenti sauditi negli States, e un accordo multimiliardario sulla Difesa. Dopo Riad si dirigerà in Qatar, proseguendo il tour delle ricchissime monarchie del petrolio.

A Doha sventolano congiunte le bandiere qatariote e quelle a stelle e strisce. Un viaggio tutto dedicato agli affari ma la tappa in Qatar è anche all'insegna delle polemiche per il gigantesco regalo che la monarchia intende offrire al presidente: un aereo, un Boeing 747 per sostituire l'Air Force One, che ormai ha 40 anni.

L'apparecchio del monarca è usato, di anni ne ha 13. Ma varrebbe 400 milioni di dollari. Pare che una squadra di specialisti texani già lo stia preparando; peccato che secondo gli esperti di difesa, per legge andrebbe smontato fino all'ultimo bullone, per garantire che nulla possa spiare il presidente degli Stati Uniti, e questa operazione costerebbe carissima.

Sicurezza a parte, il problema è altrove: perché accettare in regalo quello che viene definito un "palazzo volante" da uno Stato estero? cosa potrà chiedere in cambio il Qatar? Trump dal canto suo ha assicurato che è "tutto trasparente": l'aereo verrebbe regalato non a lui personalmente, ma al Pentagono. Però lui lo userebbe, e alla fine del mandato l'apparecchio finirebbe alla Fondazione per la Biblioteca Trump, insomma resterebbe a sua disposizione; e negli Stati Uniti molti commentano sul labile confine fra pubblico e privato nella mente del presidente.

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Digitale e neutralità tecnologica, Italgas avanti con Gallo

Torino, 13 mag. (askanews) - Parte il quarto mandato di Paolo Gallo alla guida di Italgas, confermato amministratore delegato dal primo board dopo l'assemblea dei soci di Torino. Gli azionisti hanno eletto Paolo Ciocca presidente del gruppo. Digitale, transizione energetica e neutralità tecnologica sono i driver per il prossimo triennio che vedrà l'integrazione in Italgas dell'infrastruttura di 2i Rete Gas, rilevata in un'operazione complessiva da oltre 5 miliardi di euro.

"E' un quarto mandato molto sfidante, non solo per me ma per tutto il consiglio di amministrazione. Il processo di integrazione lo abbiamo già iniziato. Noi abbiamo già iniziato celermente perché dal primo luglio esisterà un'unica entità legale e un unico sistema informativo che vale per tutti. In parallelo, sulla parte organizzativa perché avremo una rete di 150mila chilometri, copriremo ancor di più tutta l'Italia e dovremo essere organizzati per gestire due società che diventano una".

Nel futuro di Italgas ci sarà il metano, ma si guarda anche molecole diverse come biometano, idrogeno e gas sintetici. "Di soluzioni per la transizione energetica ce ne sono tante", ha sottolineato il top manager.

"Il biometano è una realtà. Noi abbiamo ricevuto oltre 300 richieste di preventivo per connessione. C'è molto fermento nella realizzazione di nuovi impianti o di upgrade, con biogas che diventa biometano. Credo che uno degli obiettivi di questo mandato sia quello di promuovere la realizzazione di nuovi impianti. Sull'idrogeno prima dell'estate metteremo in esercizio il progetto pilota in Sardegna, che farà vedere che un'economia sull'idrogeno verde si può realizzare".

Dall'assemblea dei soci anche il via libera ai conti relativi al 2024, chiusi con un utile netto di oltre 506 milioni di euro. Verranno distribuiti lunedì 19 maggio dividendi per oltre 40 centesimi per azione, in crescita del 15,3% rispetto a quanto staccato un anno fa.

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