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Beckett, Mamet, Cerami e cast all star per terza stagione Eliseo

sabato 17 giugno 2017
2' di lettura

Roma, (askanews) - L'Eliseo ha presentato la sua terza grande stagione: ad aprire le danze il 26 settembre un grande classico del Novecento, "Finale di partita" di Samuel Beckett, regia di Andrea Baracco, con Roberto Sturno e l'87enne Glauco Mauri, accolto con una standing ovation durante la conferenza stampa di presentazione a Roma: Per la prima volta in scena, dal 17 ottobre "Un borghese piccolo piccolo", dal romanzo di Vincenzo Cerami da cui è stato tratto il celebre film di Mario Monicelli. Protagonista questa volta Massimo Dapporto. E ancora, sul palco del teatro di Via Nazionale (dal 7 novembre) "Il Penitente", l'ultima opera del Premio Pulitzer David Mamet, tanto amato dal direttore artistico Luca Barbareschi, che ne cura traduzione e regia, con Lunetta Savino, Massimo Reale e Duccio Camerini. Barbareschi: "E' uno spettacolo altissimo, difficilissimo, che tocca tre temi: la religione, la giustizia e voi, il giornalismo". Dal 28 novembre un classico fuori dal tempo: "Il malato immaginario" di Molière, con Gioele Dix nei panni del nevrotico protagonista ipocondriaco, Argan. Per le feste natalizie "La Guerra dei Roses" di Warren Adler, commedia crudele interpretata da Ambra Angiolini e Matteo Cremon per la regia di Filippo Dini in scena dal 19 dicembre. E poi l'originalissima versione di Massimiliano Bruno e Francesco Bellomo del noto testo shakespeariano "Sogno di una notte di mezza estate", con Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Paolo Ruffini e Violante Placido (dal 9 gennaio). "Io intepreterò Titania, la regina delle fate e anche Ippolita, la regina delle Amazzoni, io poi ho un passato da amazzone perché sono andata a cavallo per tanti anni, facevo gare... Mi sento molto regina delle Amazzoni". A grande richiesta torna lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito al Piccolo Eliseo: "Lacci" di Domenico Starnone interpretato da Silvio Orlando (dal 30 gennaio). Dal 13 febbraio "Van Gogh", thriller psicologico di Stefano Massini che vede il pittore, che ha il volto di Alessandro Preziosi, in temporaneo isolamento in manicomio. "Si tratta di un percorso all'interno della meravigliosa e psichedelica testa gloriosa di Vincent Van Gogh, in quella meravigliosa definizione che ne dà Gauguin, quel confine che c'è tra il visibile e l'invisibile". Risate a crepapelle dal 6 marzo con Lello Arena nei panni del papà in "Parenti serpenti" di Carmine Amoroso, regia di Luciano Melchionna. Il regista di origine argentina, Alfredo Arias, rende omaggio invece a Raffaele Viviani con "Eden Teatro" (dal 20 marzo), con l'attore napoletano Mariano Rigillo (dal 20 marzo). Visionaria riscrittura del capolavoro letterario in "Circus Don Chisciotte" di Ruggero Cappuccio, che oltre a firmare testo e regia è anche interprete accanto a Giovanni Esposito (dal 3 aprile). Cuochi, camerieri, sguatteri al lavoro in un labirinto di fornelli, pentole e utensili sono i protagonisti de "La cucina", ultimo spettacolo della stagione.

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A Roma si accelera sull'Ucraina, Putin da Mosca: "Kiev ha fallito"

Roma, 26 apr. (askanews) - E' presto per dire che siano state ore decisive, ma di certo a Roma a margine del funerale in mondovisione di Papa Francesco - che mai aveva smesso di invocare la pace tra Russia e Ucraina - c'è stata un'accelerazione degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco. L'immagine che meglio li riassume è quella del breve incontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky proprio a San Pietro, un colloquio informale durato una quindicina di minuti. Zelensky ha poi ringraziato Trump in un post su X (ex Twitter), parlando di un "buon incontro", e anche la Casa Bianca lo ha definito produttivo. Dopo i funerali in Vaticano Zelensky è corso a Palazzo Chigi per un incontro con Giorgia Meloni, durato circa 45 minuti, mentre Meloni a sua volta ha salutato Donald Trump a margine delle esequie in Vaticano; ma il presidente Ucraino ha avuto bilaterali separati anche con il presidente francese Emmanuel Macron a Palazzo Bonaparte e con il premier britannico Keir Starmer, tutti a Roma per l'ultimo saluto al pontefice.

Nelle stesse ore da Mosca arrivavano immagini diverse: il presidente Vladimir Putin, il cui esercito nelle ultime settimane ha intensificato gli attacchi su obiettivi civili in Ucraina, ha incontrato da remoto il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov che gli ha riferito, a favore di telecamere, che tutta la regione russa del Kursk, occupata a sorpresa dall'Ucraina nell'autunno del 2024, sarebbe ormai stata liberata, ache grazie all'impiego di soldati nordcoreani. Putin ha commentato che secondo lui questo "crea le condizioni per un'ulteriore azione di successo delle nostre truppe in altri settori chiave del fronte e avvicina la sconfitta" di quello che ha definito "il regime neonazista" di Kiev che avrebbe "fallito". Lo stato maggiore ucraino ha smentatito le dichiarazione di Mosca, affermando che "la situazione è difficile", ma le unità di Kiev continuerebbero a "mantenere le loro posizioni".

Ma al di là delle propaganda, qualcosa potrebbe muoversi davvero: il portavoce del Cremlino ha fatto sapere sempre oggi che Putin, durante l'incontro avuto ieri con l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha confermato la disponibilità della Russia a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni. Mentre per interposta persona è arrivata l'apertura di Kiev: "L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato", ha scritto Macron su X (ex Twitter), poco dopo l'incontro con Zelensky a Roma.

TMNews

Turisti incantati da passaggio della papamobile: "Un giorno speciale"

Roma, 26 apr. (askanews) - Turisti felici di aver assistito al passaggio della bara di Papa Francesco per le vie del centro di Roma, nel viaggio che lo ha portato dal Vaticano a Santa Maria Maggiore, la basilica di Roma che sarà la sua ultima casa. Sono circa 150.000 le persone che si sono riversate in strada per partecipare a questa "giornata speciale".

"È sicuramente un giorno triste per vedere il Papa, ma è anche un giorno bellissimo che, come sapete, tutti noi apprezziamo. Riunisce tutti qui in un unico posto, da tutto il mondo", ha affermato Sarmad Shamou, turista americano.

"Ho avuto l'occasione di assistere personalmente all'intera settimana di preparazione a questo funerale e, in quanto cristiana cattolica che ha già compiuto pellegrinaggi in passato, è davvero toccante: accade una volta nella vita", ha commentato Barbara Farhat, dal Brasile.

"Non sono credente, ma penso che sia molto importante per tutti. Penso che sia una grande manifestazione contro la guerra da parte della gente. È più importante essere qui che altrove", ha aggiunto Carlo Tsad, pensionato che vive a Roma.

"È stata una giornata speciale. È stato difficile elaborarla completamente, a dire il vero, piuttosto surreale. Abbiamo visto il Papa passare davanti al Colosseo circa mezz'ora fa e poi siamo corsi sui nostri scooter Lime il più velocemente possibile per cercare di vedere anche noi lo spettacolo. Sentiamo di aver imparato molto da questa giornata, ma dovremo elaborare tutto nel fine settimana", ha concluso il turista britannico Tom Cullimore.

TMNews

Meloni riceve Zelensky: "Sostegno a sforzi Trump per una pace giusta"

Roma, 26 apr. (askanews) - Dopo i funerali di Papa Francesco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Secondo una nota di Palazzo Chigi, i due leader "hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina".

Nell'incontro, Meloni "ha salutato positivamente la piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace".

TMNews

Palazzo Grassi si trasforma con il lavoro di Tatiana Trouvé

Venezia, 26 apr. (askanews) - Palazzo Grassi trasformato in un labirinto di segni e oggetti, in un intreccio di narrazioni, attraverso una serie di opere e interventi che intrecciano mondi interiori ed esteriori, reali e immaginari, nei quali il disegno e la scultura si scambiano continuamente di ruolo. La mostra "Tatiana Trouvé - La strana vita delle cose" è un'occasione per vedere come anche la scultura trova il modo di fare risuonare le sale del palazzo veneziano, normalmente pensato per accogliere soprattutto la pittura.

"Allestendo la mostra - ha detto ad askanews Tatiana Trouvé - ho iniziato a lavorare lo spazio e ho iniziato anche a capire che forse le mie sculture, le mie installazioni le stavo lavorando un po' come dei disegni o un po' come se il primo piano fossero gli spazi nei quali il visitatore entra in modo più fisico all'interno dei miei disegni. È anche un po' come il viaggio, un viaggio tra le diverse memorie, i diversi ricordi di una vita o di quello che si fa in una vita".

Muovendosi nel museo si percepisce come lo spazio espositivo è stato in qualche modo piegato, per aprire possibilità diverse, per indagare la forma scultorea come matrice di più vasta portata. "Ha usato il palazzo come una sua scultura - ci ha spiegato Caroline Bourgeois, curatrice della mostra insieme a James Lingwood - ha cambiato il percorso e proprio anche il sentimento del palazzo, partendo da questo pavimento che è diventato a sua volta una scultura e rappresenta la città e la sua laguna, ma se lo si osserva dall'alto ecco che diventa come una cosmogonia".

E la parola cosmogonia ha senso, perché la mostra sembra ogni volta ricreare dall'inizio la dimensione fisica degli oggetti, che diventano, sia nei disegni sia nelle opere tridimensionali, delle proiezioni della vita, del tempo, delle possibilità. "Si può ben vedere - ha aggiunto Trouvé - una categoria di oggetti che prediligo, che sono le scarpe, le borse, i cuscini, che fanno parte di un universo molto narrativo nel mio lavoro".

E se al primo piano le installazioni creano quasi un mondo alternativo, al secondo piano i disegni, alcuni dei quali mai esposti prima, sono una potentissima finestra sull'universo di Tatiana Trouvé, per molti versi sorprendente nella sua misteriosa chiarezza. "Le sculture diventano disegni i disegni diventano sculture e si ritrovano echi in tutte le stanze", ha concluso Caroline Bourgeois. E proprio la ricerca di questi echi forse rappresenta bene il senso della presenza dello spettatore nella mostra.

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