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Addio al piccolo Charlie. La sua storia ha commosso il mondo

sabato 29 luglio 2017
1' di lettura

Londra (askanews) - "Il nostro splendido bambino se n'è andato": così Connie Yates e Chris Gard hanno annunciato la morte di loro figlio, Charlie Gard, il bimbo inglese di 11 mesi affetto da una grave malattia genetica. Al piccolo sono stati staccati i macchinari che lo tenevano in vita poco dopo il suo trasferimento dal Great Ormond Hospital di Londra dove era ricoverato in un centro per malati terminali. I Gard, la cui storia ha commosso il mondo intero, avevano chiesto di poter trascorrere più tempo con il loro figlio dopo il trasferimento nel centro, ma il giudice dell'Alta corte ha dato ragione ai medici e ha stabilito che al bambino dovessero essere sottratti i sostegni vitali poco dopo il suo arrivo. Charlie Gard era nato il 4 agosto 2016. A otto settimane è risultato affetto da una malattia rarissima, la sindrome da deplezione del DNA mitocondriale che colpisce diversi geni, causando un progressivo deperimento muscolare. La malattia genetica, di cui entrambi i genitori erano a loro insaputa portatori sani, ha colpito finora solo 16 persone nel mondo. A marzo scorso le condizioni di Charlie si sono aggravate. Il bambino non è stato più in grado di respirare da solo e fino ad ora è stato mantenuto in vita dai respiratori meccanici ospedalieri.

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Cardinale Re: "Dal cielo chiediamo a te Francesco di pregare per noi"

Roma, 26 apr. (askanews) - "Chiediamo a te di pregare per noi. E ti chiediamo che dal cielo tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa basilica, in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l'intera umanità, con l'umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza": così al termine della sua omelia il Decano del collegio cardinalizio, card. Giovanni Battista Re, nel corso dei funerali di Papa Francesco sul sagrato di San Pietro.

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Papa, il card. Re parla del suo aiuto ai migranti: applausi in piazza

Roma, 26 apr. (askanews) -La lunga omelia del Decano del collegio cardinalizio, card. Giovanni Battista Re è stata interrotta in più punti da applausi della folla riunita sul sagrato della Basilica di San Pietro per i funerali del Pontefice. Applausi che sono tati particolarmente intensi quando il porporato, tratteggiandone la figura, ha ricordato la sua predilezione per i migranti e la loro sorte.

"Innumerevoli sono i suoi gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi - ha detto Re - costante è stata anche l'insistenza nell'operare a favore dei poveri. È

significativo - ha quindi aggiunto - che il primo viaggio di Papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, isola simbolo del dramma dell'emigrazione con migliaia di persone annegate in mare. Nella stessa linea è stato anche il viaggio a Lesbo, insieme con il Patriarca Ecumenico e con l'Arcivescovo di Atene, come pure la celebrazione di una Messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in Messico".

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Funerali Papa, card. Re: ha realmente condiviso le nostre sofferenze

Roma, 26 apr. (askanews) - "Aveva grande spontaneità e una maniera informale di rivolgersi a tutti, anche alle persone lontane dalla Chiesa" ha detto il Decano del Collegio cardinalizio, card. Giovanni Battista Re, nella sua omelia per i funerali di Papa Francesco a San Pietro.

"Ricco di calore umano e profondamente sensibile ai drammi odierni, Papa Francesco ha realmente condiviso le ansie, le sofferenze e le speranze del nostro tempo della globalizzazione, e si è donato nel confortare e incoraggiare con un messaggio capace di raggiungere il cuore delle persone in modo diretto e immediato. Il suo carisma dell'accoglienza e dell'ascolto, unito ad un modo di comportarsi proprio della sensibilità del giorno d'oggi, ha toccato i cuori, cercando di risvegliare le energie morali e spirituali" ha aggiunto.

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Trump vicino re Felipe e Macron, chi siede dove in Piazza San Pietro

Roma, 26 apr. (askanews) - Sul sagrato di San Pietro per i funerali di papa Francesco il presidente degli Stati Uniti Donald Trump siede in prima fila con la moglie Melania; vicino ci sono il re Felipe VI di Spagna e la regina Letizia. Poco più a sinistra, sempre in prima fila, si vede il presidente francese Emmanuel Macron con la moglie Brigitte. Sempre in prima fila ma dalla parte opposta siede Zelensky con la consorte Olena. L'ordine dei posti segue l'alfabeto francese.

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