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Votare "alla tedesca"? Come funziona davvero in Germania

domenica 4 giugno 2017
1' di lettura

Roma, (askanews) - Con il sistema elettorale tedesco si determina l'assegnazione dei seggi al Bundestag, la Camera bassa del Parlamento tedesco. I componenti del Bundesrat, la Camera alta, non vengono eletti, ma sono designati dai singoli governi federati. Il sistema elettorale tedesco viene definito un proporzionale "quasi puro". La forza politica viene determinata con il sistema proporzionale a livello nazionale: se un partito riceve il 30% dei voti, otterrà il 30% circa dei seggi previsti. Il sistema è corretto con una soglia di sbarramento al 5%, che punta a escludere i partitini. Il sistema è inoltre personalizzato: è possibile votare anche un candidato del collegio uninominale, che verrà sicuramente eletto. In Germania ci sono infatti due schede: con la prima, "Erststimme", si sceglie il singolo candidato all'interno del proprio collegio, in un sistema maggioritario; con il secondo voto, la "Zweitstimme", si sceglie la lista o il partito, la percentuale determinerà il numero di seggi parlamentari di ogni forza politica. I candidati uninominali vengono sempre eletti ed è questo il motivo per cui il numero dei seggi al Bundestag non è fisso, perché è sempre possibile aggiungere dei deputati per rispettare la giusta ripartizione proporzionale decisa con il secondo voto: l'attuale Bundestag conta 630 membri, ma nel 2009 erano 622.

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Terza riunione dei cardinali in Vaticano in vista del Conclave

Città del Vaticano, 24 apr. (askanews) - I cardinali si sono riuniti per la terza volta dopo la morte di Papa Francesco per organizzare i prossimi passi che porteranno al conclave e all'elezione del nuovo Pontefice. Tra i porporati, impegnati nelle prime Congregazioni generali "c'è un'aria di ascolto". Lo ha detto ai giornalisti il card. Giuseppe Versaldi ai giornalisti prima di entrare alla riunione in Vaticano. "Francesco è stato un pontefice coraggioso e vicino alla gente", ha quindi aggiunto.

TMNews

Zelensky in Sudafrica per il rimpatrio dei bimbi rapiti dalla Russia

Pretoria, 24 apr. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Pretoria, da tempo accusata di posizioni filorusse. Questa visita di Zelensky, la sua prima nel continente africano, arriva due mesi dopo il voto senza precedenti del Sudafrica su una risoluzione delle Nazioni Unite che descrive la guerra come "un'invasione totale dell'Ucraina" da parte della Russia e "riafferma il suo impegno" nei confronti dell'"integrità territoriale" del Paese.

"E' importante che ci avviciniamo a una vera pace. Stiamo assicurando che i Paesi del G20 siano coinvolti negli sforzi diplomatici", ha scritto Zelensky sui social al suo arrivo, prima di incontrare il suo omologo sudafricano Cyril Ramaphosa. Ha anche espresso il desiderio di vedere "il Sudafrica partecipare attivamente alla coalizione internazionale per rimpatriare migliaia di bambini rapiti dalla Russia" durante il conflitto.

Si tratta di un'inversione di tendenza sorprendente per un Paese il cui presidente Ramaphosa, durante il vertice dei Brics di ottobre, continuava a definire Mosca un "prezioso alleato e amico". La presidenza sudafricana ha negato qualsiasi cambiamento, descrivendo la visita come "una continuazione degli sforzi per cercare di raggiungere una soluzione pacifica", come è stato "fin dall'inizio", secondo il suo portavoce.

TMNews

Volontari e forze dell'ordine al lavoro per accogliere i fedeli

Città del Vaticano, 24 apr. (askanews) - Volontari e forze dell'ordine al lavoro per accogliere una folla enorme nella Basilica di San Pietro per dare rendere omaggio alla salma di Papa Francesco nel secondo giorno esposizione pubblica della salma, in vista dei funerali del Pontefice che si terranno sabato mattina.

TMNews

Trump contro Zelensky: "Accetta la pace o perderai tutto"

Roma, 24 apr. (askanews) - Sabato saranno nella stessa piazza, per i funerali di papa Francesco in San Pietro ma la distanza tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump non potrebbe essere maggiore. Il presidente americano ha annunciato che a Roma ha fissato "molti incontri" ma non sa se riuscirà incontrare il presidente ucraino sostenendo però di avere in tasca un accordo sul conflitto con Mosca, ma ha posto una sorta di ultimatum a Zelensky: "Scelga tra la pace e perdere tutto".

"Penso che la Russia sia pronta, molti dicevano che la Russia voleva andare fino in fondo. E credo che abbiamo un accordo con la Russia. Dobbiamo raggiungere un accordo con Zelensky, pensavo che sarebbe stato più facile trattare con lui. Finora è stato più difficile, ma va bene. Ma credo che abbiamo un accordo con entrambi. Spero che lo facciano" ha detto Trump dallo studio ovale.

Il leader ucraino è stato messo alle strette, gli è stato chiesto di rassegnarsi a perdere parte del suo paese, e cioè, la Crimea, già di fatto nelle mani russe, e accettare l'occupazione russa di 5 regioni a est, in cambio della fine della guerra con Mosca che dura da oltre tre anni.

Il Cremlino ha fatto sapere che le dimissioni Zelensky non rientrano nelle richieste della Russia, ma sui documenti da lui firmati potrebbero sorgere dubbi di legittimità.

Mentre la diplomazia arranca le armi non tacciono, nella notte pesante raid russo su Kiev. Secondo un primo bilancio ci sarebbero almeno 9 morti e 63 feriti. Tra questi anche sei bambini e una donna incinta, trasferiti in ospedale. Dall'altra parte Mosca dichiara di aver intercettato e abbattuto 87 droni ucraini sui suoi territori e sulla Repubblica di Crimea.

Il ministro degli Esteri ucraino Sybiha ha condannato il massiccio attacco della Russia a Kiev dicendo: "Putin mostra disprezzo per sforzi di pace".

TMNews