Takoradi, (askanews) - "Vedendo questa Fpso penso che siamo tutti orgogliosi di quello che abbiamo realizzato, lo siamo come italiani, perchè l'Eni è una grandissima azienda italiana. C'è la grandissima soddisfazione di una installazione realizzata in appena 29 mesi, che è stata realizzata nella massima sicurezza, non ha avuto incidenti nella sua realizzazione e già oggi contribuisce con il petrolio e contribuirà con il gas all'incremento di utilizzo di energia per un Paese importante come il Ghana". Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in un breve saluto ai lavoratori sulla Fpso Kufuor al largo delle coste del Ghana. Gentiloni (con tuta arancione da lavoro, caschetto e occhiali protettivi) ha visitato l'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e offloading di Eni, accompagnato dall'Ad Claudio De Scalzi e dal vicepresidente Lapo Pistelli. Al termine della visita Gentiloni ha preso un megafono per un breve intervento, aprendo subito con una battuta: "Nessuna allusione all'uso del megafono è consentita, serve come altoparlante", ha scherzato. "Certamente - ha poi detto il premier - stiamo attenti ai nostri interessi economici, al business, siamo attenti al benessere dei nostri concittadini ma abbiamo un rapporto speciale con i Paesi con cui lavoriamo. Credo che sarà molto apprezzato il rapporto che l'Eni ha costruito con il Ghana, le sue autorità, con 400 mila persone nella popolazione retrostante con interventi in diversi settori: dalla sanità, all'educazione all'ambiente. Non solo è un impianto tecnologicamente molto avanzato ma è dal punto di vista ambientale a impatto praticamente zero", "compatibile con il mare in cui ci troviamo e che stiamo rispettando".
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