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Il 28 agosto 1988 l'incidente delle Frecce Tricolori a Ramstein

venerdì 31 agosto 2018
2' di lettura

Ramstein, Germania (askanews) - Sette secondi. Tra la vita e la morte. In mezzo uno dei più gravi incidenti nella storia dell'aviazione militare italiana: trent'anni fa esatti, tre aerei delle Frecce tricolori, dopo una collisione in volo, precipitano durante un'esibizione sulla base aerea di Ramstein, in Germania, uccidendo 3 piloti e 67 persone a terra. È domenica 28 agosto 1988, a Ramstein è in corso un'importante manifestazione aerea. La folla attende l'esibizione delle Frecce che arrivano sul campo puntuali eseguendo il cardioide, la manovra che dà inizio allo show: i 10 Mb339 si separano in salita in due formazioni da 5 e 4 aerei mentre il solista segue una traiettoria diversa fino a incrociare le due formazioni di fronte al pubblico. Ma qualcosa va storto; il solista ten. col. Ivo Nutarelli esce dalla manovra prima del previsto e arriva troppo veloce e troppo vicino alle due formazioni. Prova a rallentare l'aereo, tira a sé la cloche ma non ce la fa. Il suo Pony 10 impatta contro l'aereo del capo formazione, ten. col. Mario Naldini e quello del gregario di sinistra, cap. Giorgio Alessio. Pony 1 e 2 precipitano sulla pista, esplodendo all'impatto. Pony 10, privo di controllo continua il suo volo imbizzarito, schiantandosi sul campo proprio davanti al pubblico. Sette secondi. E lo show diventa una tragedia. Muoiono i 3 piloti, muoiono 67 persone tra il pubblico (51 subito e 16 nei giorni successivi). I feriti sono un migliaio di cui più di 300 in condizioni serie. Gli altri 7 piloti volano in formazione nei pressi della base fino a quando non sono autorizzati ad atterrare su un altro aeroporto. La tragedia di Ramstein ha tracciato un solco nell'organizzazione delle manifestazione aeree. Il sacrificio degli ufficiali e degli spettatori, per quanto doloroso, è servito a rivedere le norme di sicurezza. Da allora, infatti, tutte le pattuglie aeree - e la Pan in particolare - hanno ridisegnato le traiettorie dei velivoli in modo da non poter più incrociare la linea del pubblico. Non sono mancate negli anni speculazioni e teorie complottiste, come quella che ricondurrebbe l'incidente alla tragedia di Ustica del 27 giugno 1980, con un presunto boicottaggio dell'aereo di Naldini, in volo su un F-104 proprio insieme a Nutarelli la notte dell'esplosione del Dc9 Itavia.

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Zelensky: Ucraina non può cedere sulla Crimea, è contro Costituzione

Pretoria, 24 apr. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che Kiev fa "tutto" ciò che i suoi alleati volevano, ma non ha potuto riconoscere l'annessione della Crimea da parte della Russia, considerata illegale dalla Costituzione ucraina. Intervenendo durante una visita in Sudafrica, Zelensky ha affermato che "ciò che contraddice la nostra legislazione e la nostra Costituzione, non possiamo farlo", in seguito alle critiche del presidente statunitense Donald Trump per il rifiuto di Kiev di cedere la penisola del Mar Nero annessa da Mosca nel 2014.

TMNews

Pecoraro Scanio: 80 anni Liberazione con il nuovo art. 9 Costituzione

Roma, 24 apr. (askanews) - "Celebrare gli 80 anni della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo significa oggi anche rilanciare i valori fondanti della nostra Repubblica, tra cui il nuovo articolo 9 della Costituzione, che tutela ambiente, biodiversità ed ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. È una Costituzione moderna, avanzata, che prosegue nel solco della Resistenza e si fa carico non solo dei diritti dei cittadini, ma anche della salvaguardia del pianeta": lo ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell'Ambiente e Presidente Fondazione UniVerde.

"Capisco l'invito del Governo a una celebrazione sobria, ma una festa è sempre una festa, anche se vissuta con rispetto. E la Liberazione è una festa della libertà, della pace e dei diritti. Il miglior modo per onorarla oggi è promuovere la consapevolezza del legame tra libertà e sostenibilità, tra democrazia e tutela del creato", ha aggiunto.

"E anche un modo per onorare il messaggio ecologista di Papa Francesco, espresso con forza nell'enciclica 'Laudato si'. Un testo che andrebbe insegnato nelle scuole, per educare le nuove generazioni alla cura della casa comune, alla giustizia climatica e alla difesa dei più deboli", ha proseguito.

"Viva il 25 aprile, viva la libertà, la pace e la tutela dell'ambiente: questa è la nostra eredità, e insieme il nostro impegno per il futuro", ha concluso.

TMNews

Papa, Ciciliano: dopo esequie, il conclave e altri grandi eventi

Roma, 24 apr. (askanews) - Dopo le esequie di Papa Francesco la Capitale assisterà ad altri grandi eventi. A partire dal conclave e fino all'elezione del nuovo Pontefice. "Ci sono poi le cerimonie del Giubileo che sono conservate e che continuano. In più, dal 28 aprile al 18 maggio, avremo gli Internazionali di tennis, che si stima richiameranno circa mezzo milione di persone, con punte di 35-40 mila persone nei giorni di massimo afflusso. Il 14 maggio è inoltre prevista la finale di Coppa Italia di calcio". Lo ha spiegato il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, nel corso di una conferenza

TMNews

Al via da Auschwitz la Marcia dei vivi con Presidente Israele Herzog

Roma, 24 apr. (askanews) - Il presidente israeliano Isaac Herzog è partito con l'annuale Marcia dei Vivi dal sito dell'ex campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia.

L'"International March of the living" si svolge in occasione del Giorno della Memoria dell'Olocausto, che si celebra ogni anno tra aprile e maggio secondo il calendario ebraico, indipendentemente dal Giorno della Memoria Internazionale dell'Olocausto il 27 gennaio.

I manifestanti indossano le sciarpe della Marcia dei vivi, altri mostrano cartelli con scritte come "Delegazione del 7 ottobre".

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