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L'artista come materia prima: a Venezia "Dancing with Myself"

sabato 14 aprile 2018
3' di lettura

Venezia (askanews) - Il sé è forse il concetto chiave del XX secolo, che si è poi ulteriormente impossessato del XXI, con la sua attitudine social. Per gli artisti, poi, l'elemento è ancora più cruciale, da sempre, e a Punta della Dogana a Venezia si prova a indagare in profondità il tema della presenza della figura, del corpo dell'autore, nelle opere contemporanee attraverso la mostra "Dancing with Myself", curata anche dal direttore e amministratore delegato di Palazzo Grassi-Punta della Dogana, Martin Bethenod, che ci ha guidato all'interno dell'idea di fondo dell'esposizione veneziana. "Dancing with Myself cosa significa? Che in tutte le opere che sono qui a Punta della Dogana - ha spiegato ad askanews - c'è la presenza dell'artista, però l'artista non è il soggetto dell'opera, l'artista è lo strumento, la prima materia con la quale poi parlare di tante altre cose, per parlare di questioni politiche, razziali, sessuali, gender. Non siamo nel mondo del selfie o dell'autoritratto, del narcisismo. Siamo nel momento in cui il corpo dell'artista diventa uno strumento quasi politico". Negli spazi totalmente "non white cube" della Dogana, il pubblico è invitato, una volta di più, a sperimentare anche se stesso, a pensare il proprio ruolo dentro la mostra, a cominciare dal primo movimento, quello di ingresso, attraverso la grande tenda di Felix Gonzalez-Torres che rappresenta il suo sangue, con i globuli rossi e quelli bianchi, e un senso di corporeità e coinvolgimento molto forte. Poco più in là l'autoritratto in cera di Urs Fischer, che delle candele consumano poco a poco e quello, drammatico e ironico, di Alighiero Boetti, che prova a spegnere senza posa tanto il proprio cervello sempre in movimento quanto il tumore che lo minava. "Dancing with Myself" ha avuto una prima vita al museo Folkwang di Essen, che ha prestato a Venezia alcune opere. La maggior parte dei lavori proviene però dalla collezione Pinault. "La collezione è molto importante - ha aggiunto Bethenod - perché nell'idea della collezione c'è l'idea di un impegno, di una relazione continuata con una dimensione di fedeltà, di permanenza, molto più forte di quando si tratta solo di prestiti o di chiedere un'opera per qualche settimana. Nell'idea di collezione c'è un rapporto forte con l'opera e con l'artista, e questa relazione è proprio il cuore della nostra attività". La mostra ha stanze, soprattutto al piano terra, che riservano emozioni a ogni passo, ed è impossibile non citare i grandi dipinti di Rudolf Stingel, così come i video di Lili Reynaud-Dewar, o ancora l'intensità drammatica dei pezzi di Adel Abdessemed e alcuni lavori assolutamente iconici di Maurizio Cattelan o Nan Goldin, accanto ad artisti più giovani, siano essi Latoya Ruby Frazier o Paulo Nazareth. Una citazione a parte la meritano le due stanze di Cindy Sherman, artista che sull'impossibilità di definire una precisa identità ha costruito tutta la propria imprescindibile carriera. E poi, a sorpresa nella torre di Punta della Dogana, ecco che spunta, accanto a una celeberrima sua fotografia giovanile, un busto di Damien Hirst rimasto dalla epocale mostra precedente, "Treasures from the Wreck of the Unbelievable", di cui "Dancing with Myself" ha dovuto, in un modo o nell'altro, raccoglierne la sovraccarica eredità. "Dopo la mostra di Hirst e nell'anno della Biennale di Architettura - ha concluso Martin Bethenod - c'era anche la voglia di ridare allo spazio la sua nudità". Una sfida, possiamo dire adesso, che sembra vinta e, vi assicuriamo, non era per niente scontato.

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Gli Houthi rivendicano attacco contro base Israele nel deserto Negev

Sana'a, 26 apr. (askanews) - I ribelli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver colpito la base aerea israeliana di Nevatim, nel deserto del Negev, con un missile balistico ipersonico. I ribelli sostenuti dall'Iran hanno ripetutamente lanciato missili e droni contro Israele dallo scoppio della guerra a Gaza nell'ottobre 2023, in quella che definiscono una dimostrazione di solidarietà con i palestinesi.

Yahya Saree, portavoce militare degli Houthi: "Le Forze Armate yemenite hanno condotto un'operazione militare contro la base aerea di Nevatim, nella regione del Negev, nella Palestina meridionale occupata, utilizzando un missile balistico ipersonico Palestine-2. Per grazia di Dio, il missile ha raggiunto con successo il suo obiettivo e i sistemi di intercettazione (di Israele) non sono riusciti a fermarlo".

"Le forze armate yemenite, con l'aiuto di Dio, continueranno a fronteggiare l'aggressione degli Stati Uniti e non cesseranno di sviluppare le proprie capacità militari in risposta agli sviluppi sul campo di battaglia, per rafforzare la resilienza a sostegno del popolo palestinese oppresso".

TMNews

Papa, a Buenos Aires la veglia in piazza durante i funerali

Buenos Aires, 26 apr. (askanews) - La veglia di un gruppo di giovani cattolici prima dell'alba a Buenos Aires, in Argentina, in onore di Papa Francesco, mentre a Roma si svolgevano i suoi funerali in Piazza San Pietro.

La preghiera con le candele a Plaza de Mayo, davanti a un'immagine di Bergoglio, poi i canti al suono dei tamburi per ricordare il pontefice argentino, il primo latinoamericano a capo della Chiesa cattolica.

TMNews

Le immagini più belle e significative dei funerali di Papa Francesco

Roma, 26 apr. (askanews) - Le immagini più significative dei funerali di Papa Francesco a San Pietro, davanti a una folla sterminata.

La bara semplice e in legno sul sagrato dalla Basilica e la cerimonia a cui hanno partecipato i leader mondiali, con qualche assenza importante, dal presidente cinese Xi Jinping al presidente russo Vladimir Putin, al primo ministro israeliano Benjamin Nethanyahu. I funerali sono stati anche un'occasione diplomatica di incontri e confronti: uno su tutti, il colloquio tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo incontro dopo quello finito male alla Casa Bianca.

Circa 200mila i fedeli presenti alla messa in Vaticano, secondo i numeri della Santa Sede, presenti 220 cardinali e 750 vescovi. Nell'omelia, il Decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha ricordato il costante impegno del Pontefice per la pace e la trattativa e il suo spendersi per i migranti e l'accoglienza, anche con i viaggi in luoghi simbolici come Lampedusa.

Resterà storica l'immagine finale del Vangelo con le pagine sfogliate dal vento sulla bara di legno dopo la benedizione finale e prima che il feretro venisse riportato dentro la Basilica di San Pietro per poi essere definitivamente portato a Santa Maria Maggiore.

TMNews

Iran, gigantesca esplosione in un porto sullo stretto di Hormuz

Roma, 26 apr. (askanews) - Una densa colonna di fumo nero si è levata nel cielo a seguito di una gigantesca esplosione a Shahid Rajai, il più grande porto commerciale iraniano situato nella provincia di Hormozgan sullo stretto di Hormuz, a più di 1.000 chilometri a sud di Teheran, Iran. Diversi container sono esplosi, ferendo almeno 516 persone, secondo una stima provvisoria delle autorità iraniane.

Lo stesso porto, stando a quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz nella sua edizione online, era stato oggetto secondo Teheran di un cyberattacco da parte di Israele nel 2020.

TMNews