"Dai videogame ai serious game, così aiuteremo la scienza"

sabato 5 maggio 2018
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Roma (askanews) - "Che cos'è un videogioco? E' un mondo virtuale al quale possiamo associare le regole della fisica. Una macchina della Formula 1 slitterà con le regole dell'attrito col vento radente, una palla da basket rimbalza con l'urto elastico proprio della palla da basket ma questo può essere esteso a qualsiasi campo simulabile: atterrare su Marte? Pilotare un aereo? Piegare una proteina come in 'Foldit', il gioco scientifico che ci insegna cosa sono le proteine e ci dà una chance di risolvere la forma. Ecco tutte queste applicazioni qua, ma anche per esempio nel 'disaster relief', nell'insegnare tecniche di primo soccorso. Il gioco è simulazione: se io uso la simulazione per divertirmi è il campo dell'entertainment, se uso questa simulazione per prevedere il futuro è il campo dei 'serious games', le applicazioni serie che aiuteranno nel futuro l'uomo e la scienza. Immaginate un drone che con la fotogrammetria riesce a catturare le immagini di un villaggio terremotato e in tempo reale produce una mappa 3D delle macerie: potremmo operare con i gruppi di emergenza in un modo molto più rapido di quanto oggi non sia possibile fare, per esempio": così Luca De Dominicis, fondatore e presidente dell'Accademia Italiana Videogiochi, nel corso del Rome VideoGameLab, che si svolge dal 4 al 6 maggio a Cinecittà Studios.