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SsangYong lancia iniziativa 100% soddisfatti o rimborsati

sabato 24 marzo 2018
2' di lettura

Milano, (askanews) - 100% Soddisfatti o rimborsati. Un claim sentito tante volte, ma raramente riferito al mondo dell'auto. A muoversi in controtendenza, la casa coreana SsangYong che a partire da questa settimana darà ai propri clienti l'opportunità di acquistare e provare per un mese o 2mila km una vetture a scelta della propria gamma, con l'opzione di poterla restituire a costo zero se non si è soddisfatti, fatte salve le spese di immatricolazione e messa su strada. Il direttore generale di SsangYong Italia, Mario Verna: "Non ci sono asterischi, non ci sono costi nascosti è davvero una iniziativa che vuole ancora di più dare al nostro mondo e ai nostri clienti una garanzia di trasparenza totale. E lo fa seguendo il claim che abbiamo usato per lancio del nuovo Rexton "Sicuri di sé"". L'offerta, che si aggiunge ai 5 anni di garanzia già presente su tutti i modelli, fa leva sulla fiducia di SsangYong nei propri prodotti e punta ad aumentare la diffusione del marchio in Italia, come ha spiegato il direttore generale Verna: "Il nostro primo obiettivo è far conoscere ai clienti un'opzione di acquisto. Accanto a questo evidentemente ci sono obiettivi numerici, puntiamo a crescere del 20% quest'anno rispetto allo scorso, dove la componente Rexton la farà da padrone". Con oltre 60 anni di storia il marchio coreano SsangYong ha acquisito visibilità soprattutto negli ultimi anni con il lancio di modelli apprezzati dal mercato come il crossover Tivoli presentato nel 2015 o il Suv di grandi dimensioni Rexton fresco di restyling, passando per Korando che sarà aggiornata il prossimo anno e il pick-up Musso, rinoceronte in coreano, presentato a Ginevra e nei concessionari dal prossimo maggio: "Solidità, sicurezza e affidabilità sono alcuni dei tratti distintivi del marchio SsangYong. Caratteristiche che unite a una tecnologia d'avanguardia, descrivono molto bene il mondo del made in Corea".

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Zelensky: tregua Putin di 3 giorni? Altro tentativo di manipolazione

Kiev, 28 apr. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito "un tentativo di manipolazione" la proposta di tregua di tre giorni avanzata dal suo omologo russo Vladimir Putin. Putin ha ordinato il cessate il fuoco dall'8 al 10 maggio, in concomitanza con le commemorazioni moscovite della Seconda Guerra Mondiale, mentre l'ucraina chiede di sospendere immediatamente le ostilità.

"Noi in Ucraina non abbiamo mai voluto un solo secondo di questa guerra. L'11 marzo abbiamo risposto positivamente alla proposta americana di un cessate il fuoco completo. Abbiamo avanzato la nostra proposta alla Russia - bilateralmente - di interrompere gli attacchi almeno contro obiettivi civili. Abbiamo anche proposto di rendere totale il cessate il fuoco pasquale e di estenderlo di trenta giorni. La Russia ha costantemente respinto tutto e continua a manipolare il mondo, cercando di ingannare gli Stati Uniti - ha detto Zelensky - ora, ancora una volta, un altro tentativo di manipolazione: per qualche ragione tutti dovrebbero aspettare fino all'8 maggio prima di cessare il fuoco, solo per garantire a Putin il silenzio durante la sua parata".

Per il leader ucraino non c'è "motivo di aspettare fino all'8 maggio. Il cessate il fuoco non dovrebbe durare solo pochi giorni, per poi tornare a uccidere. Deve essere immediato, completo e incondizionato, per almeno 30 giorni, per garantirne la sicurezza e la garanzia. Questa è la base che potrebbe portare a una vera diplomazia. Riaffermiamo questa

proposta. Anche la proposta americana rimane sul tavolo. La

Russia sa esattamente cosa fare e come rispondere: un vero

cessate il fuoco" ha detto.

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Spagna, i soccorsi durante il blackout: stazioni come accampamenti

Madrid, 29 apr. (askanews) - Nelle immagini fornite dall'Unità Militare di Emergenza spagnola, l'intervento nelle stazioni per assistere i passeggeri e le persone rimaste bloccate dopo il blackout che per ore ha "spento" la penisola iberica.

Si vede quella di Atocha, a Madrid, trasformata in un piccolo "accampamento". I soccorritori hanno distribuito coperte, acqua e cibo ai passeggeri. Inoltre, hanno evacuato le persone dai treni bloccati all'improvviso e aiutato ad alimentare i generatori negli ospedali. Secondo il gestore principale della rete, l'elettricità è stata ripristinata in oltre il 99% della Spagna continentale.

TMNews

In Canada i liberali di Carney vincono le elezioni

Ottawa, 29 apr. (askanews) - Il Partito Liberale canadese, guidato dal primo ministro Mark Carney, hanno vinto le elezioni federali del Paese, dopo una campagna elettorale segnata dalle tensioni sui dazi sulle esportazioni imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L'emittente pubblica Cbc e altri media hanno previsto che i liberali formeranno il prossimo governo canadese, ma non è ancora chiaro se avranno la maggioranza in Parlamento, per cui sono necessari 172 seggi. Al momento, secondo le proiezioni dell'emittente, se ne aggiudicherebbe 164, mentre i conservatori si fermerebbero a 148.

L'ex banchiere centrale Carney ha guidato un'ondata di sentimento anti-Trump da quando ha vinto a valanga la corsa alla leadership del suo partito dopo le dimissioni dell'ex primo ministro Justin Trudeau il mese scorso. Ha mobilitato l'opinione pubblica contro le minacce del presidente degli Stati Uniti di annettere il Paese come "51esimo Stato" e ha fatto della difesa del Canada un punto centrale del suo programma. "Come ho avvertito per mesi, l'America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua, il nostro Paese. Queste non sono minacce inutili. Il presidente Trump sta cercando di spezzarci per permettere all'America di possederci. Questo non accadrà mai, non accadrà mai" ha detto Carney.

L'opposizione conservatrice, guidata dal parlamentare Pierre Poilievre, era data per favorita quando Trudeau annunciò le sue dimissioni a gennaio. Ma i dazi elevati imposti da Trump sul Canada e le minacce alla sua sovranità hanno trasformato radicalmente la corsa.

TMNews

In Spagna ripristinata l'elettricità, si indaga su cause del blackout

Madrid, 29 apr. (askanews) - Dopo una giornata di caos, la fornitura di energia elettrica in Spagna è stata ripristinata a oltre il 99%, ha riferito il gestore del sistema elettrico nazionale. In Portogallo, sempre secondo il gestore della rete elettrica, circa 6,2 milioni di abitazioni su un totale di 6,5 milioni hanno riavuto la corrente elettrica nel cuore della notte.

Qualche piccolo problema resta in Catalogna dove il servizio di treni suburbani Rodalies ha avvertito che al momento non è prevista la stabilizzazione della tensione elettrica e ha raccomandato l'uso di mezzi di trasporto alternativi. Anche a Valencia la metro resta ancora chiusa. Riaperta invece quasi tutta la rete di quella di Madrid, così come sono tornate operative le linee di autobus interurbani.

Le cause dell'incidente sono ancora sconosciute. Le autorità e le compagnie energetiche stanno indagando, sul tavolo anche l'ipotesi di un cyberattacco.

Il premier Pedro Sanchez in un breve intervento televisivo ha detto: "Si stanno analizzando tutte le potenziali cause, insisto ancora, non si esclude alcuna ipotesi, alcuna possibilità", avvertendo però che "è meglio non fare speculazioni", parlando di una "forte oscillazione nel sistema elettrico europeo che ha portato a un'interruzione del flusso nella penisola iberica e nel Sud della Francia".

TMNews