Roma, (askanews) - Un tribunale della California ha condannato il gigante di biotecnologie agrarie Monsanto a pagare 290 milioni di dollari a un giardiniere malato di cancro che ha accusato il colosso dell'agrochimica di non aver avvertito che il diserbante Roundup poteva essere cancerogeno. Ecco il verdetto: "Il Roundup Pro o Ranger Pro ha contribuito a causare la malattia al Signor Johnson? La risposta è sì". I giudici si sono espressi all'unanimità a favore di Dewayne Johnson, malato terminale per un linfoma confermando che il glifosato contenuto nel Roundup e nella versione professionale dello stesso prodotto, RangerPro, ha contribuito "in maniera sostanziale" alla malattia dell'uomo. Monsanto ha annunciato che ricorrerà in appello, perché secondo i suoi legali il linfoma di cui soffre Johnson si è sviluppato prima che venisse a contatto con le sostanze. "Siamo molto soddisfatti e grati alla giuria perché ha posto attenzione e ha visionato i 5 fascicoli che abbiamo presentato, hanno prestato attenzione al caso e siamo davvero grati per questo risultato", ha annunciato l'avvocato di Johnson. "Sappiamo che il tabacco causa il cancro, il glifosato non causa il cancro, è sicuro ed è stato dimostrato per più di quattro decenni", ha ribattuto Scott Partridge, vicepresidente di Monsanto.
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