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Maire Tecnimont, allo Spief nel segno dell'innovazione

sabato 8 giugno 2019
2' di lettura

San Pietroburgo (Russia), 7 giu. (askanews) - Anche quest'anno una presenza molto intensa per Maire Tecnimont al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, con partner d'eccezione e presenza istituzionale da grandi occasioni. Ecco come la racconta il presidente del gruppo Fabrizio Di Amato, che testimonia anche quanto stia cambiando il business in questa parte di mondo: "Una buona giornata: abbiamo fatto diverse cose. Cose che fanno parte del passato, ovvero progetti conclusi. E soprattutto cose che riguardano il futuro. Quindi cominciando da questa mattina presto, abbiamo firmato con il nostro ceo un accordo importante con Gazprombank che mette a disposizione un plafond di tre miliardi per finanziare progetti in Uzbekistan. Sempre in downstream nella petrolchimica e nei fertilizzanti che è il nostro settore". Di Amato ha partecipato poi a una importante inaugurazione del nuovo impianto di EuroChem per la produzione di ammoniaca, alla presenza, tra gli altri del ministro russo dell'Industria e del Commercio Denis Manturov. "Uno degli impianti più sofisticati e più grandi al mondo di produzione di fertilizzanti: altra cosa che ci dà una medaglia importante e questo serve come referenza per i nostri progetti. E poi il terzo accordo, anche qui con un altro imprenditore molto importante russo che ha deciso di utilizzare le riserve naturali che hanno di gas, come d'altronde stanno facendo in tanti: da che erano esportatori diretti di gas, ora cominciano ad essere trasformatori". I partner sono il Gruppo Safmar, una delle più importanti realtà in Russia in campo industriale e finanziario, che controlla grandi società attive nella produzione di petrolio e nella raffinazione e New Gavan, la società proprietaria del terminale marittimo "Novaya Gavan". Si parla di un impianto di metanolo e la direzione intrapresa è la transizione energetica, l'innovazione e appunto quel know how che rende Maire Tecnimont un gruppo industriale leader in ambito internazionale nella trasformazione delle risorse naturali.

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Papa, card. Re: ha sempre implorato la pace e invitato a trattativa

Roma, 26 apr. (askanews) - Tanti applausi da parte dei fedeli raccolti in piazza San Pietro per i funerali di Papa Francesco quando il Decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha ricordato nella sua omelia il costante impegno del Pontefice per la pace.

"Di fronte all'infuriare delle tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni, Papa Francesco ha incessantemente elevata la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza, all'onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra - diceva - è solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole".

"La guerra - ha proseguito tra gli appalusi il porporato - lascia sempre il mondo peggiore di come era precedentemente: essa è per tutti sempre una dolorosa e tragica sconfitta. 'Costruire ponti e non muri' - ha quindi concluso - è un'esortazione che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell'Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell'uomo in tutte le sue dimensioni".

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Cardinale Re: "Dal cielo chiediamo a te Francesco di pregare per noi"

Roma, 26 apr. (askanews) - "Chiediamo a te di pregare per noi. E ti chiediamo che dal cielo tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa basilica, in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l'intera umanità, con l'umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza": così al termine della sua omelia il Decano del collegio cardinalizio, card. Giovanni Battista Re, nel corso dei funerali di Papa Francesco sul sagrato di San Pietro.

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Papa, il card. Re parla del suo aiuto ai migranti: applausi in piazza

Roma, 26 apr. (askanews) -La lunga omelia del Decano del collegio cardinalizio, card. Giovanni Battista Re è stata interrotta in più punti da applausi della folla riunita sul sagrato della Basilica di San Pietro per i funerali del Pontefice. Applausi che sono tati particolarmente intensi quando il porporato, tratteggiandone la figura, ha ricordato la sua predilezione per i migranti e la loro sorte.

"Innumerevoli sono i suoi gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi - ha detto Re - costante è stata anche l'insistenza nell'operare a favore dei poveri. È

significativo - ha quindi aggiunto - che il primo viaggio di Papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, isola simbolo del dramma dell'emigrazione con migliaia di persone annegate in mare. Nella stessa linea è stato anche il viaggio a Lesbo, insieme con il Patriarca Ecumenico e con l'Arcivescovo di Atene, come pure la celebrazione di una Messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in Messico".

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Funerali Papa, card. Re: ha realmente condiviso le nostre sofferenze

Roma, 26 apr. (askanews) - "Aveva grande spontaneità e una maniera informale di rivolgersi a tutti, anche alle persone lontane dalla Chiesa" ha detto il Decano del Collegio cardinalizio, card. Giovanni Battista Re, nella sua omelia per i funerali di Papa Francesco a San Pietro.

"Ricco di calore umano e profondamente sensibile ai drammi odierni, Papa Francesco ha realmente condiviso le ansie, le sofferenze e le speranze del nostro tempo della globalizzazione, e si è donato nel confortare e incoraggiare con un messaggio capace di raggiungere il cuore delle persone in modo diretto e immediato. Il suo carisma dell'accoglienza e dell'ascolto, unito ad un modo di comportarsi proprio della sensibilità del giorno d'oggi, ha toccato i cuori, cercando di risvegliare le energie morali e spirituali" ha aggiunto.

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