Roma, 3 apr. (askanews) - Un nuovo dialogo culturale e sociale ispirato ai 12 punti programmatici contenuti nell'"Appello ai liberi e forti", steso da don Luigi Sturzo nel 1919. È l'obiettivo a cui tendono gli organizzatori del convegno dal titolo "L'attualità di un impegno nuovo" che si svolgerà a Caltagirone, luogo di nascita del sacerdote siciliano, dal 14 al 16 giugno. Una rilettura del pensiero sturziano legata all'attualità e all'attuabilità, "rivitalizzando lo stroordinario patrimonio ideale e valoriale promosso dal sacerdote" soprattutto, ha detto il presidente della fondazione "Casa Museo Sturzo" Salvatore Martinez, dopo "lo smarrimento generato dalle elezioni politiche del 4 marzo dello scorso anno". Martinez - che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del convegno, moderata dai giornalisti Palo Mazzanti e Maria Antonietta Calabrò, insieme a Gaspare Sturzo (Centro Internazionali Studi Sturzo), Francesco Bonini (Rettore Lumsa) e Nicola Antonetti (presidente istituto Luigi Sturzo) - ha sostenuto che nell'Appello "ci sono ancora punti ripercorribili e su cui abbiamo ancora qualcosa da dire. Con il convegno di Caltagirone vogliamo convocare il maggior numero di persone per ripartire dai 12 punti programmatici". Insomma, ha aggiunto, "dobbiamo riappropriaci di quelle buone prassi che hanno fatto la storia del nostro Paese". Dai 12 punti, è stato spiegato, sono state enucleate 12 parole chiave che saranno le 12 tesi intorno alle quali si svilupperà il convegno: famiglia; scuola e educazione; corpi intermedi e rappresentanze; lavoro e cooperazione; sviluppo e ambiente (con focus sul Mezzogiorno); Stato e autonomie locali; salute e solidarietà; Chiesa e libertà religiosa; economia e fiscalità; politica e riforme istituzionali; migrazioni e immigrazioni; Europa (con focus sul Mediterraneo) e pace.
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