Tripoli chiede aiuto all'Onu, raid aerei Haftar vicino Capitale

sabato 13 aprile 2019
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Roma, 13 apr. (askanews) - Il governo di unità nazionale (Gna) libico riconosciuto dalla comunità internazionale ha esortato il Consiglio di sicurezza dell'Onu ad agire per fermare l'offensiva lanciata dal maresciallo Khalifa Haftar su Tripoli, rammaricandosi per la divisione della comunità internazionale sulla Libia. I media locali libici hanno riferito di raid aerei messi a segno dall'aviazione dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) di Khalifa Haftar a Sud-Est di Tripoli, e di violenti scontri in corso a Sud-Ovest della capitale libica. In Libia "c'e il concreto rischio di una crisi umanitaria che vogliamo scongiurare", ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a margine di una visita al Politecnico di Bari. Secondo l'Ufficio Onu per gli aiuti umanitari (Ocha), sono oltre 13.500 le persone sfollate a causa degli scontri in corso nella zona a Sud di Tripoli, di cui circa 4.000 solo nelle ultime 24 ore. Sulla questione si è espresso anche il vice-premier Luigi Di Maio: "Abbiamo già parlato lo scotto di azioni singole in Libia nel 2011. Quando l'Europa non è stata compatta, la Libia è stata destabilizzata e l'Italia ha pagato per 5-6 anni lo scotto più grande di decisioni autonome e singole di Stati europei che hanno interferito con le azioni che si stavano portando avanti in Libia".