L'ultimo saluto di Varese a Zamberletti, l'uomo delle "ferite"

giovedì 31 gennaio 2019
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Varese, 29 gen. (askanews) - C'erano anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Varese per l'ultimo saluto a Giuseppe Zamberletti, l'ex ministro scomparso sabato 26 gennaio, ma entrando in piazza San Vittore e nell'omonima basilica a colpire lo sguardo erano soprattutto le uniformi gialle dei volontari della Protezione civile. Centinaia di uomini e donne, molti arrivati dai tanti territori d'Italia colpiti da calamità naturali negli ultimi decenni, che hanno voluto rendere omaggio all'uomo che più di ogni altro, dopo i terremoti in Friuli Venezia Giulia nel 1976 e in Irpinia nel 1980, ha contribuito a creare la Protezione civile. Un'istituzione che, ha osservato l'attuale capo del Dipartimento che si occupa delle emergenze Angelo Borrelli, con il suo modello organizzativo è ancora oggi un "esempio per l'Unione europea" tanto che ha istituito la Protezione civile europea a immagine e somiglianza della Protezione civile italiana" Per l'arcivescovo di Milano Mario Delpini, che ha presieduto la cerimonia funebre, Zamberletti era un uomo che "si è curato delle ferite dell'umanità". Al termine della cerimonia la bara, scortata durante la messa da Vigili del fuoco e coperta da una bandiera bianca della Protezione civile, è stata accompagnata da Mattarella fino all'uscita dalla basilica, da dove è partito un lungo applauso.