Attacco a Luigi Brugnaro. Non è passato inosservato il post social dell'Imam Arif Mahmud in cui accanto alla foto del sindaco di Venezia è apparsa quella di un busto con la testa di maiale. Al centro la protesta degli islamici di via Piave rimasti senza moschea nella quale ritrovarsi. Tutto ha avuto luogo all’inizio di aprile quando è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato sul braccio di ferro tra Comune e associazione islamica. Risultato? Ha ragione l’amministrazione cittadina: in quell’ex supermercato all’angolo tra via Piave e via De Amicis, la destinazione urbanistica deve restare commerciale e non può essere trasformata in centro culturale, e tantomeno in luogo di culto.
Ecco allora la "vendetta". Pochi giorni dopo, sul profilo (pubblico) del portavoce di Ittihad Abdullah Samrat è comparso un post contro il primo cittadino, subito condiviso anche dall’imam nel suo profilo, anche questo pubblico. Brugnaro viene affiancato a un maiale in giacca e cravatta, a corredo di un lungo testo che cita George Orwell: "Noi, gente comune guardiamo dal maiale al politico, dal politico al maiale e ancora dal maiale al politico, ma già è impossibile per noi distinguere fra i due (adattamento del testo originale cambiando la parola uomo con politico, ossia ciò che lo scrittore metaforicamente intendeva)" scrive Samrat.
Ilaria Salis, "Paese sicuro? Serve una rivoluzione": il delirio sulla Tunisia
"Come può, la Tunisia di Saied, essere considerata un paese sicuro? Sabato mezza opposizione è stata ...E ancora: "Non lasciamoci più ingannare. Non è l’Occidente ad essere marcio in sé: sono marci i suoi vertici. Non è la civiltà a essere corrotta, ma chi la guida da troppo tempo nel buio dell’ipocrisia. La vera rinascita comincia quando la verità torna ad avere più valore del potere. E per questo, oggi più che mai, smascherare l’ipocrisia della classe dominante non è solo un dovere".