Ilaria Salis, "Paese sicuro? Serve una rivoluzione": il delirio sulla Tunisia

domenica 20 aprile 2025
Ilaria Salis, "Paese sicuro? Serve una rivoluzione": il delirio sulla Tunisia
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"Come può, la Tunisia di Saied, essere considerata un paese sicuro? Sabato mezza opposizione è stata condannata con pene draconiane in un processo farsa, sancendo definitivamente la fine dello stato di diritto. Il presidente-dittatore, che ormai governa per decreto (vi ricorda qualcosa?), agita lo spettro del complotto internazionale per giustificare qualunque abuso".

Lo ha scritto sui social l'europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis. "I migranti neri vengono catturati, deportati nel deserto e, in alcuni casi, addirittura venduti alle milizie libiche - ha spiegato lady okkupazioni -. La società civile è repressa con ferocia. Il popolo annaspa nella crisi economica e, dopo la primavera, sopravvive a malapena in un lungo inverno autoritario. Eppure, per l'Italia e per l'Unione Europea, la Tunisia è un paese sicuro. Almeno abbiano l'onestà intellettuale. Almeno si assumano la responsabilità. Pur di reprimere la migrazione, pur di negare il diritto d'asilo, ormai ogni dittatura è tollerabile. Perché, in fondo - ha poi aggiunto -, anche noi questo stiamo diventando.

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Poi un augurio in salsa marxista, che suona quasi come una minaccia, all'Italia e all'Ue. "Che lo spirito della rivoluzione del 2011 torni ad animare la Tunisia. E l'Italia. E l'Europa intera", ha concluso l'eurodeputata di Avs.