La Commissione europea propone di stilare un primo elenco Ue di Paesi di origine scuri comprendente Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia. È quanto risulta dalla proposta dell'Esecutivo Ue di anticipare l'attuazione di alcuni elementi del Patto Migrazione e asilo. La Commissione - si legge in una nota - ritiene inoltre che i paesi candidati all'adesione all'Ue soddisfino in linea di principio i criteri per essere designati come paesi di origine sicuri, dato che, nel quadro del loro percorso di adesione all'Ue, si sforzano di raggiungere la stabilità delle istituzioni che garantiscono la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e il rispetto e la protezione delle minoranze.
Un paese candidato potrebbe essere escluso solo in determinate circostanze: violenza indiscriminata in situazioni di conflitto, sanzioni adottate dal Consiglio nei confronti di tale paese o un tasso di riconoscimento dei richiedenti asilo superiore al 20% a livello dell'Ue. La proposta della Commissione si basa su un'analisi dell'Agenzia dell'UE per l'asilo e su altre fonti, comprese le informazioni provenienti dagli Stati membri, dall'UNHCR e dal SEAE. L'elenco UE dei paesi di origine sicuri può essere ampliato o rivisto nel tempo. I paesi possono anche essere sospesi o rimossi dall'elenco se non soddisfano più i criteri per essere designati come paesi di origine sicuri. La designazione come paese di origine sicuro non costituisce una garanzia di sicurezza per tutti i cittadini di tale paese. Gli Stati membri devono valutare individualmente ogni domanda di asilo, indipendentemente dal fatto che la persona provenga o meno da un paese di origine sicuro.
"Manca poco più di un anno all'entrata in piena applicazione del Patto su migrazione e asilo, ma laddove è possibile procedere più rapidamente, dovremmo farlo più rapidamente. Molti Stati membri si trovano ad affrontare un arretrato significativo di domande di asilo, quindi tutto ciò che possiamo fare ora per sostenere decisioni più rapide in materia di asilo è essenziale". Lo afferma il commissario agli Affari interni e le migrazioni, Magnus Brunner, commentando la proposta di istituire la lista Ue dei Paesi sicuri e di anticipare la procedura accelerata per l'asilo. "Le disposizioni del Patto sui tassi di riconoscimento e sull'applicazione del concetto di Paese di origine sicuro possono aiutare gli Stati membri a gestire le domande più rapidamente, garantendo al contempo che ogni domanda di asilo sia comunque valutata singolarmente e soggetta al vaglio dei tribunali nazionali", spiega.
"Oggi abbiamo compiuto un passo avanti significativo verso una politica migratoria europea più efficace e condivisa. Abbiamo approvato una nuova proposta di regolamento per rendere le procedure di asilo più rapide ed efficienti, con un duplice obiettivo: offrire protezione a chi ne ha realmente diritto e garantire un rimpatrio celere per chi non possiede i requisiti per restare nell'Ue". Lo afferma su X il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto.
"Tra le principali novità: procedure accelerate per le domande di asilo considerate presumibilmente infondate; creazione di un elenco comune dell'Ue dei Paesi di origine sicuri, che include: Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco, Tunisia. Tutti i Paesi candidati all'adesione all'Ue: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Georgia, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Turchia, Ucraina. E i candidati potenziali: Kosovo", spiega. "Alcuni Stati membri già adottano elenchi nazionali, ma un elenco europeo è fondamentale per armonizzare l'applicazione del concetto di 'Paese sicuro' e garantire trattamenti più uniformi in tutta l'Unione. Le domande provenienti da cittadini di questi Paesi saranno trattate in tempi più brevi, poiché considerate con bassa probabilità di accoglimento. Questa proposta, frutto dell'ottimo lavoro del collega commissario Magnus Brunner, rappresenta un passo concreto e pragmatico verso la piena attuazione del Patto sull'Asilo e la costruzione di una vera politica migratoria comune a livello europeo", conclude.
Soddisfazione da parte della premier Giorgia Meloni: "Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista UE Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia. Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20%. Si tratta infatti di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania. È un’ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal Governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più Nazioni europee. L’Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l’approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori. Se oggi anche in Europa ci si pone come priorità la difesa dei confini esterni, il contrasto all’immigrazione irregolare di massa, il rafforzamento della politica dei rimpatri e l’attuazione di partenariati paritari con i Paesi di origine e transito, lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell’Italia. I fatti dimostrano che avevamo ragione e che siamo sulla buona strada".