Nel primo trimestre del 2025, il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere esterne dell'UE è diminuito del 33% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo rende noto l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex, precisando che sono stati registrati circa 31.200 casi nei primi tre mesi dell'anno. Tra le rotte principali, quella del Mediterraneo centrale, con approdo soprattutto in Italia, resta la più attiva, ma in calo del 62% rispetto al 2024. La rotta del Mediterraneo occidentale (Spagna) vede invece un aumento del 47%. La rotta dei Balcani occidentali è molto meno frequentata nel periodo preso in considerazione: -74% rispetto al primo trimestre 2024. Un -42% è infine registrato per la rotta dell'Africa occidentale (Isole Canarie). Le nazionalità prevalenti tra i migranti intercettati sono Siria, Guinea e Afghanistan. Frontex sottolinea che il calo riflette l'effetto di maggiore cooperazione con Paesi terzi, misure di controllo rafforzate e condizioni meteo sfavorevoli su alcune rotte.
"La proposta di regolamento presentata oggi dalla Commissione europea che ha aggiornato la lista dei Paesi Terzi sicuri costituisce anche un successo del Governo italiano che ha sempre lavorato sia a livello bilaterale, che multilaterale per ottenere la revisione del regolamento. Oltre agli Stati candidati all’adesione alla Ue, nella lista compaiono anche Egitto, Tunisia e Bangladesh, analogamente a quanto aveva previsto l’Italia non senza polemiche e contrapposizioni politiche strumentali e puramente ideologiche". Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. "In linea con le nostre aspettative, la proposta lascia ai singoli Stati Membri la possibilità di designare i Paesi di Origine sicuri, con eccezioni per specifiche parti di territorio e categorie di persone - ha aggiunto - Inoltre, come proposto dall’Italia, il regolamento contiene anche il riferimento all’anticipazione dell’attuazione di alcune normative contenute nel Patto Migrazione e Asilo; in particolare prevede la possibilità di applicare le procedure accelerate di frontiera, come quelle previste in Albania, ai richiedenti asilo che abbiano una nazionalità con un tasso di riconoscimento del diritto di asilo a livello europeo inferiore al 20%".
“I dati divulgati da Frontex confermano i grandi risultati delle politiche del Governo Meloni di contrasto all’immigrazione clandestina. Il calo del 62% del primo trimestre sul 2024 conferma anche l'efficacia, non solo dissuasiva, del centro in Albania e contrasta tutte le speculazioni e narrazioni della sinistra italiana che vorrebbe una immigrazione clandestina incontrastata e incontrollata, la stessa visione che, infatti, ha portato a un incremento significativo dei flussi in Spagna determinati dalle politiche di Sanchez. A meno partenze corrispondono anche meno morti in mare e anche questo è un risultato che va riconosciuto a questo Governo e sul quale Fratelli d'Italia ha fortemente lavorato”. Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei.