Ripartono i trasferimenti di migranti arrivati illegalemente in Italia verso l'Albania. Entro la fine di questa settimana un gruppo di circa 40 persone sarà trasferito nei centri italiani in Albania. E di fatto riprenderà, c'è da aspettarselo, il braccio di ferro tra il governo e le toghe che da qualche tempo con diverse ordinanze hanno messo in stand by i decreti dell'esecutivo. L'ultima parola sul nodo dei paesi sicuri e dunque anche delle procedure da attuare con i migranti in Albania spetterà all'Europa che si dovrebbe pronunciare nelle prossime settimane. Il modello-Italia a quanto pare piace anche alla Commissione Ue che ha di fatto dato il semaforo verde all'operazione affermando che questa tipologia di esperimento potrebbe essere replicata anche da altri Paese comunitari.
E Alessandro Battilocchio, deputato e Responsabile del Dipartimento Immigrazione di Forza Italia, ospite a Tgcom24, ha spiegato cosa accadrà nei prossimi giorni: "Il sistema dei centri in Albania sta entrando concretamente in funzione, con la partenza di una quarantina di persone dalla Puglia a bordo di una nave diretta verso le strutture predisposte sul territorio albanese. Ho avuto modo di visitare più volte i centri di Gjader e Shengjin, anche durante i lavori: oggi sono pienamente operativi, grazie alla sinergia tra Croce Rossa, forze di polizia e forze armate.
Immigrazione, la stretta di FdI: "Finita l'era del malaffare, non sfuggiranno più"
"Finisce l’era della immigrazione incontrollata e del malaffare". Sui social esulta Fratelli d'Itali...Nel frattempo, i dati ufficiali confermano l’efficacia dell’azione del Governo: all’8 aprile 2025 gli arrivi irregolari sono stati 11.160, contro i 15.644 dello stesso periodo del 2024 e i quasi 30mila del 2023. Una diminuzione netta, frutto di una strategia articolata: accordi bilaterali con i Paesi di transito, canali legali più chiari, contrasto deciso ai trafficanti, e un rinnovato ruolo dell’Europa, che ha finalmente cambiato rotta grazie all’impegno dell’Italia. Un nuovo approccio ampio che guarda anche all’Africa, con un vero ’piano Marshall’ da noi invocato per anni, che finalmente prende forma".