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Don Biancalani, i migranti ospiti del prete rosso prendono a sassate gli inviati di Del Debbio

Francesco Storace
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Se il Gup smentisce la Procura, l’unico ad esserne contento sarà don Massimo Biancalani, il prete rosso di Vicofaro, a Pistoia, ormai celebre per la marea di clandestini che accoglie nella sua struttura.

Ieri era il suo giorno fortunato e don Massimo si è salvato dalle forche caudine della giustizia: il parroco è stato prosciolto dalle accuse di truffa e falso in atto pubblico. Il gup del Tribunale di Firenze, Antonio Pezzuti, ha infatti stabilito il non luogo a procedere perché «il fatto non sussiste». La Procura imputava a don Biancalani di aver stipulato falsi contratti di lavoro a quattro stranieri ospitati tra il 2019 e il 2020 a Vicofaro, così da ottenere alcuni contributi da parte dell’Inps.

Niente processo dunque, ma c’è ancora attesa per capire se ci saranno invece indagini sulle violenze scatenate nei giorni scorsi dai bellicosi ospiti di don Biancalani. Alcuni dei “suoi” migranti sono stati visti lanciare sassi ed oggetti contudenti all’indirizzo di una troupe di Rete4 (arrivata a Vicofaro per girare un servizio) e di un gruppo di abitanti del quartiere.

 

MOMENTI DI TENSIONE

Ovvero, i giornalisti che vogliono fare il loro mestiere non possono lavorare, pena botte e sassate. Idem per i cittadini che indicano dove avvengono le violenze. In particolare a circolare solo le immagini dell’emittente locale TVL, che ha ripreso le scene deliranti con protagonisti gli immigrati scatenati.

E siccome sono loro a decidere chi può e chi non può, tutto è iniziato quando la troupe di Mediaset (arrivata per girare un servizio da trasmettere durante Dritto e Rovescio) ha raggiunto la chiesa di Santa Maria Maggiore ed i locali nei quali stazionerebbero a quanto sembra circa un centinaio di migranti.

Non appena i cronisti si sono avvicinati al luogo dell’incontro ci sono stati alcuni momenti di tensione con gli ospiti del centro. A quanto pare, per motivi non specificati, qualche migrante avrebbe lanciato oggetti all’indirizzo del giornalista e del cameraman.
Non c’è bisogno di cercare ulteriori conferme, perché la versione è stata sostanzialmente confermata da una residente, secondo cui gli stranieri avrebbero iniziato ad inveire e a prendersela anche con alcuni vicofaresi che si erano radunati nei pressi della chiesa insieme alla troupe.

«Quando la troupe è arrivata, è andata davanti alla chiesa per cercare di entrare dentro. Ed è successo di tutto - ha spiegato - sembra che il giornalista sia anche stato strattonato. Poi i migranti si sono spostati sul retro della chiesa, vicino a casa mia, dove io ed altri residenti ci eravamo radunati. Hanno iniziato ad inveire contro di noi e a lanciare dei sassi. A quel punto siamo scappati, avevamo paura».

 

RISSE E COLTELLATE

Non solo. Poche settimane fa i residenti, lamentando episodi di degrado e dicendosi preoccupati per la loro stessa incolumità alla luce delle risse e degli accoltellamenti fra gli stessi migranti, avvenuti negli ultimi mesi (con tanto di interventi delle forze dell’ordine), avevano organizzato una protesta sotto la sede della prefettura di Pistoia.

Era intervenuto anche il vescovo della città toscana, Fausto Tardelli, il quale aveva cercato di fatto una soluzione di compromesso fra le parti: da un lato aveva ribadito il solito appoggio alle imprese di don Biancalani mostrando di condividerne l’operato, dall’altro aveva tuttavia invitato gli altri parroci della Diocesi ad accogliere parte dei migranti di Vicofaro (in modo tale da alleggerire la pressione sul quartiere, a beneficio degli abitanti e degli ospiti stessi). Chissà che a breve non possano esserci ulteriori sviluppi.
E lui, il prete rosso, si frega le mani.

 

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