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Immigrazione, sos di Alarm Phone: barchino alla deriva nel Mediterraneo
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Nuovo sos di Alarm Phone per un barchino alla deriva a sud di Malta. Circa 40 le persone a bordo della carretta del mare. "La situazione medica è molto preoccupante", ha detto l'ong in contatto con il gruppo di migranti in fuga, spiegando "le autorità sono informate". Si tratta della seconda imbarcazione in pericolo in poche ore individuata nell'area dall'ong, che nella tarda serata di martedì aveva lanciato l'allarme per altri 43 naufraghi. Ancora ieri pomeriggio, però, Alarm Phone denunciava: "Circa 20 ore dopo le persone in difficoltà sono ancora in mare. La barca è alla deriva ma Malta non risponde". Adesso il nuovo caso.
Intanto alle 9 di ieri è partito il primo dei tre click day previsti dal Decreto flussi 2025. Già nei primi minuti sono state inviate tutte le domande precompilate, per mezzo del portale dedicato. Le 25.000 quote previste dal decreto - che riguardano lavoratori subordinati non stagionali da impiegare in diversi settori produttivi tra cui l'autotrasporto merci per conto terzi, l'edilizia; la meccanica, le telecomunicazioni - sono state raggiunte a quattro minuti dall'avvio del click day. Una delle principali novità di quest'anno - come si legge in una nota del Viminale - è stata l'introduzione di controlli preliminari già in fase di precompilazione delle domande, volti a verificare il possesso dei requisiti necessari. Grazie all'interoperabilità con i sistemi informatici di Unioncamere, Agenzia delle Entrate e AgID, è stato possibile accertare l'effettiva esistenza dei datori di lavoro.
Inoltre, per prevenire eventuali furti d'identità, è stato introdotto un ''codice di attivazione domanda'', indispensabile per completare la precompilazione. Grazie a queste misure il numero complessivo delle domande precompilate è diminuito del 76% rispetto all'anno precedente quando le stesse furono 674.363. Per il Decreto flussi 2025 le domande precaricate sono state 164.787, in linea con le previsioni del fabbisogno lavorativo elaborate dal Governo. Dopo la fase di precompilazione, a novembre, le informazioni relative a tutte le domande sono state poi trasmesse dal Viminale all'Ispettorato Nazionale del Lavoro, per la verifica, in raccordo con l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura e l'Agenzia delle Entrate, della congruità del reddito del datore rispetto al numero dei lavoratori per i quali si è fatta richiesta. Gli esiti delle ultime verifiche saranno acquisiti nei singoli fascicoli informatici relativi all'istruttoria delle domande, per consentire le valutazioni da parte degli Sportelli unici per l'immigrazione che, in tale attività, si avvarranno anche dei controlli di sicurezza delle Questure.
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