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Silvia Sardone inchioda Islam violento e Pd: "Vogliono cancellarci, dobbiamo reagire"

Fabio Rubini
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La diga dell’iniziale omertà sui fatti di piazza Duomo si sta sgretolando. Giorno dopo giorno alla denuncia delle ragazze belghe se ne aggiungono altre. L’ultima quella di una coppia inglese che vittima di attenzioni sgradite durante la notte di Capodanno. Così, quelle che una certa narrazione aveva frettolosamente archiviato come “episodio isolato” si sta dimostrando una vera e propria emergenza. Tra chi non avevano sottovalutato la questione c’è l’europarlamentare della Lega Silvia Sardone, che da anni denuncia i pericoli di una islamizzazione fuori controllo.

Onorevole Sardone come legge i fatti di piazza Duomo?
«La verità è che ci odiano. Odiano l’occidente, odiano il nostro stile di vita, odiano persino l’Italia che li ha accolti e ha offerto loro un’opportunità di vita migliore. Altro che cittadinanza che qualcuno vorrebbe rendere ancora più facile... Ma sa qual è la cosa che più mi colpisce? È che molti di loro, essendo di seconda generazione, hanno sviluppato queste avversità anche in sfregio al loro genitori che sono venuti qui per dare ai figli un futuro migliore. Agiscono in sfregio a tutti quegli extracomunitari perbene che qui in Italia lavorano, pagano le tasse e si integrano. E vengono ripagati così».

Il tutto nel silenzio della sinistra...
«Sala ha parlato dopo 9 giorni, ma nelle sue parole non c’è nessuna presa di posizione rispetto a quello che, di gravissimo, è successo a Milano. La sinistra non vede, non sente e non parla. Dove sono finite le femministe sempre pronte a scendere in piazza? Non hanno nulla da dire rispetto alle donne molestate in piazza Duomo? Rispetto alle donne trattate come soprammobili dai loro mariti, islamici?».

Almeno la magistratura ha aperto un’inchiesta...
«Per molestie collettive. Un reato che nel mondo islamico è riconducibile al fenomeno della “taharrush gamea” e questa, se confermata, sarebbe una circostanza molto allarmante. Si tratta di un fenomeno nato nei Paesi islamici, che prevede molestie di massa nei confronti delle donne, che poi si è diffuso anche in Europa, a partire dal Capodanno di Colonia nel 2015. E a Milano era già successo, sempre l’ultimo dell’anno, anche nel 2022».

Onorevole Sardone, ma come si è arrivati a questo punto?
«Grazie alle politiche della sinistra, quella delle braccia aperte per accogliere tutti, della società multiculturale, del “nessuno è straniero”. E poi che hanno fatto? Li hanno messi tutti nelle case popolari creando dei veri e propri ghetti nei quali hanno deciso di vivere non secondo le nostre leggi, ma rispettando quelle islamiche della shari’a. Nascono così i fenomeni come quello dei “maranza” di cui si parla in questi giorni».

Cosa si può fare per invertire la tendenza? Siamo ancora in tempo?
«Innanzitutto bisogna continuare a contrastare duramente l’immigrazione irregolare e a non pensare a norme per regalare la cittadinanza. Che va meritata, conquistata. Se uno straniero vuole diventare italiano, deve sentirsi italiano. Deve essere orgoglioso di diventarlo. Le immagini di piazza Duomo, con questi ragazzi che insultavano l’Italia e le forze dell’ordine, sono la dimostrazione che le maglie della cittadinanza devono essere strette e non allargate... Così come servirebbe stringere le maglie dei sussidi sociali».

Ci fa qualche esempio di questa stretta?
«Penso alla misura dei Nidi gratis. Ecco io metterei una norma che per accedervi entrambi i genitori devono lavorare o dimostrare di essere in cerca di lavoro. E visto che molti islamici non consentono alle donne di lavorare... quei fondi serviranno per aiutare davvero le famiglie italiane e quelle che sono venute qui per integrarsi alla nostra cultura».

In questi giorni, oltre ai fatti di piazza Duomo, abbiamo assistito ad un altro fenomeno: l’attacco alle forze dell’ordine».
«Se penso al caso dei carabinieri costretti ad inseguire uno scooter a Milano o quello che ha dovuto sparare a un immigrato che aveva accoltellato quattro persone e poi vedo le reazioni di certa sinistra, inorridisco. Il trattamento riservato alle nostre forze dell’ordine è indegno e da la cifra dell’odio che viene montato contro di loro».

Anche qui la cosa che ha colpito è che le critiche più feroci sono arrivate da italiani...
«Diciamo pure dalla sinistra che, è fattuale, da sempre è intollerante verso le forze dell’ordine. Non lo scopriamo oggi. Attenzione, però, perché questo atteggiamento è molto pericoloso. Delegittimare chi ci deve proteggere non è prudente».

Giovedì a Torino ci sono stati scontri e sono stati feriti cinque agenti. È il frutto di questo clima?
«C’erano di mezzo i centri sociali, che hanno preso a pretesto i fatti di Milano per attaccare gli uomini e le donne in divisa. Anche qui, nulla di nuovo».

Un’ultima cosa. A Bruxelles come vivono queste situazioni? Si sta muovendo qualcosa?
«L’Unione europea sta completamente sottovalutando questa situazione. A me sembra di vedere uno tsunami che sta arrivando e nessuno attorno a me sembra accorgersene. Il rischio islamizzazione è sempre più concreto e nessuno fa nulla. Vogliono cancellare i principi della nostra democrazia, dei nostri diritti. Tutti quelli per i quali anche la sinistra in passato ha lottato. E l’Europa come risponde? Togliendo i crocefissi, facendo i corsi di “velo” nelle scuole e non facendo i canti di Natale...».

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