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Richard Gere, dopo la scena muta da Fazio ecco lo sfregio a Salvini: "Come razza umana abbiamo fallito"

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Non ha parlato direttamente di Open Arms e Matteo Salvini a Che tempo che fa sul Nove, ma Richard Gere ha rimediato molto velocemente con una intervista a La Stampa. A fronte di una intervista molto più leggera e abbottonata da Fabio Fazio, dunque, ecco quella molto più barricadera al giornale torinese, sul quale l'attore americano ha ricordato la sua esperienza a bordo della nave della ong spagnola.

"Quando sali su un'imbarcazione come quella, cosa che ho fatto in quell'occasione e poi anche in altre, vedi le stesse cose che, in questi anni, abbiamo visto in tanti luoghi del pianeta, India, Honduras, Bangladesh, Africa e anche in America. Gente che cerca una casa, un posto dove vivere, un riparo. In un certo senso siamo tutti rifugiati e, anche se non conosco i dettagli di questo caso giudiziario, penso che, se non riusciamo a specchiarci nelle sofferenze dei nostri fratelli, vuol dire che, come razza umana, abbiamo fallito".

 

 

 

Nel 2019 il divo di Hollywood era salito sulla Open Arms e nei mesi successivi si era più volte ventilata l'ipotesi di una sua presenza come testimone in aula a Palermo dove si è celebrato il processo contro Salvini, finito venerdì in primo grado con l'assoluzione piena dell'allora ministro degli Interni. "Dobbiamo provare a tenere aperti i nostri cuori, per ascoltare il dolore dei nostri simili, per interessarci delle tragedie che avvengono ovunque - pontifica Richard Gere -. Penso che tutti noi siamo qui sulla Terra con un obiettivo comune, che è proprio quello di aiutarci l'un l'altro".

 

 

 

Negli Stati Uniti, intanto, è stato rieletto Donald Trump: "Trovo davvero molto inquietante il fatto che, del governo Trump, facciano parte due tra le persone più ricche dell'intero pianeta e che esse abbiano, quindi, la facoltà di esercitare il loro potere - spiega - Il fatto che siedano nell'ufficio presidenziale è per me molto allarmante". Proprio Trump sarebbe pronto ad annunciare il ritiro degli Stati Uniti dall'Oms. "Mia moglie è spagnola e, quando è venuta a vivere con me in America, è rimasta letteralmente scandalizzata nel constatare che, negli Stati Uniti, il Paese più ricco del mondo, non esiste un sistema sanitario pubblico - sottolinea l'interprete di Ufficiale e gentiluomo e Pretty woman -. Per motivi che ancora non sono del tutto chiari il Partito repubblicano si rifiuta di crearlo. È una cosa incredibile". 

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