Immigrazione, il report del Viminale: crescono le violenze sessuali commessi dagli stranieri
I dati sui reati commessi in Italia al 30 settembre di quest’anno danno spunti contrastanti. La buona notizia è che i reati, compresi quelli a sfondo sessuale, sono in diminuzione. Quella brutta è che l’incidenza della popolazione extracomunitaria (regolare o clandestina) su questi reati è costantemente in aumento. Una circostanza che ci porta a rivalutare le parole pronunciate lo scorso 18 novembre dal ministro all’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, durante la presentazione della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin.
In quell’occasione il ministro, in un videomessaggio, disse che: «Deve essere chiara a ogni nuovo venuto, a tutti coloro che vogliono vivere con noi, la portata della nostra Costituzione, che non ammette discriminazioni fondate sul sesso. Occorre non far finta di non vedere che l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale».
UN MARE DI POLEMICHE
Insomma Valditara aveva parlato in maniera chiara della correlazione esistente tra i reati (anche) a sfondo sessuale e chi li commette con maggiore frequenza: gli stranieri extracomunitari. Il suo ragionamento era piuttosto chiaro, seppur politicamente scomodo per alcuni: spesso queste persone vengono in Italia ma continuano a vivere con usi e costumi dei Paesi d’origine. Luoghi dove molto spesso i diritti delle donne sono minimi se non inesistenti. Questo aveva detto Valditara.
Subito dopo quelle parole, però, la sinistra - e non solo quella si era gettata a testa basta all’attacco del ministro, reo di aver raccontato falsità e di aver smontato quel castello di favole costruito dalla sinistra e dalle anime belle dell’accoglienza senza se e senza ma. Sandra Zampa (Pd) parlò di «grave esternazione razzista e di odio»; l’ex presidente della Camera Laura Boldrini disse che quello di Valditara era stato «un intervento imbarazzante» e via di questo passo. Più timidi i media di sinistra che dopo titoloni di quei giorni, si fecero più cauti quando si trattò di analizzare la questione numeri alla mano. A quel punto furono in molti a cimentarsi nella disciplina dell’arrampicata sugli specchi. A distanza di un mese si è capito il perché.
A fornirlo sono i numeri che vedete riportati in tabella, elaborati dallo SDI, il sistema d’indagine che raccoglie i dati a disposizione delle forze dell’ordine. Il primo dato che emerge con chiarezza è che il numero generale di denunce e di arresti è in continua diminuzione. Si passa dagli 830.802 casi del 2021 ai 618.745 (numero provvisorio perché riferito al 30 settembre) del 2024. Una tendenza confermata (anche se con percentuali minori, purtroppo) anche per quel che riguarda i reati a sfondo sessuale, che passano dai 5.070 del 2021 ai 4.772 del 30 settembre 2024. La banca dati delle forze dell’ordine, poi, fa un’ulteriore classificazione e all’interno dei casi di cui abbiamo appena parlato, evidenzia l’incidenza della popolazione extracomunitaria, fatta sia da persone regolarmente presenti sul nostro territorio, sia da quelle che commettono reati e sono qui clandestinamente. Anche in questo caso il dato è inequivocabile. L’incidenza degli extracomunitari è in continua crescita.
Sul totale dei reati si passa dal 31,88% dei casi (264.864 annunci/arresti) nel 2021 al 34,59% (214.013 casi) del 30 settembre 2024. Questo numero colpisce perché se si prendono in considerazione i dati degli ultimi undici anni, è in assoluto il più alto. Ed è in costante e preoccupante crescita. Il dato si fa ancora più concreto se si prendono in considerazione i soli reati a sfondo sessuale. Qui l’incidenza degli extracomunitari sale vertiginosamente fino a raggiungere il 43,92% dei casi al 30 settembre di quest’anno (2.096 reati commessi) contro il 39,53% del 2021.
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PERCENTUALI IN CRESCITA
Si tratta di dati incontrovertibili e che, di fatto, danno ragione a quanto asserito il mese scorso dal ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara. Oltre a questo c’è anche un altro ragionamento che deve essere fatto e che riguarda i numeri totali della popolazione. Se è vero che il 34,59% dei reati totali e il 43,92% di quelli a sfondo sessuale vengono commessi da extracomunitari, lo è altrettanto il fatto che la popolazione extra Ue in Italia è di circa 2,5 milioni sul totale di circa 56milioni di persone che risiedono nel nostro Paese. E anche se a questi si aggiungono i circa 500mila clandestini presenti sul nostro territorio nazionale, ecco che la percentuale di incidenza sui reati da parte degli extracomunitari si fa ancora più pesante. Rendendo difficile ogni tipo di difesa d’ufficio da parte dei soliti noti. Con buona pace della sinistra e affini, che prima o poi dovranno iniziare a fare pace con la realtà dei fatti. E in questo caso anche dei numeri. Altrimenti gli elettori continueranno a non vederli arrivare...