Immigrazione, il dossier che spiana la sinistra: cosa sta succedendo agli sbarchi in Italia
Nell'ultimo anno sono diminuiti del 60%, rispetto al 2023, gli arrivi dei migranti nel Mediterraneo: a certificarlo l'ultimo rapporto di Frontex, l'agenzia Ue di controllo delle frontiere. Il dato conferma così l'esito positivo delle politiche messe in atto dal governo italiano. Gli accordi con i Paesi di provenienza per fermare i trafficanti di esseri umani stanno avendo il risultato che ci si aspettava, nonostante le dure e continue critiche della sinistra. Tant'è che l'Italia da questo punto di vista è diventata un modello in Europa per diversi Paesi, come Francia e Germania, ma anche per Stati che non fanno parte dell'Unione, come l’Inglilterra.
In tutta l’Unione europea, in particolare, gli arrivi irregolari da gennaio a novembre sono calati del 40%. Un dato che, secondo Frontex, è dovuto ai cali sulle rotte migratorie dei Balcani occidentali (-80%) e del Mediterraneo centrale (-60%). L’agenzia scrive che la rotta del Mediterraneo centrale ha mantenuto la sua forte tendenza al ribasso quest’anno, con il numero di arrivi tra gennaio e novembre sceso a 62mila. Il calo è dovuto in larga parte alle misure preventive delle autorità tunisine e libiche per interrompere le attività dei trafficanti. Le partenze da questi paesi, infatti, rappresentano il 92% degli arrivi segnalati sulla rotta del Mediterraneo centrale.
Il drastico ribasso di arrivi sulla rotta balcanica, invece, è una conseguenza delle decisioni dei Paesi europei di sospendere Schengen e aumentare i controlli alle frontiere. L'unico Paese che registra un dato diverso è la Spagna: la rotta dell’Africa Occidentale, che porta alle isole Canarie, ha raggiunto massimi “record”, superando il totale degli arrivi del 2023. Parlando delle vittime, invece, Frontex sostiene siano state più di 2mila solo quest’anno.
Il dossier che spiana la sinistra: ecco cosa sta succedendo agli sbarchi in Italia, cifre choc