Lampedusa, il dramma che conferma: basta trafficanti di morte
La nostra è l’epoca della pluralità delle immagini, della parcellizzazione e della moltitudine. Ciò che un tempo era l’immagine uguale per tutti - una e una soltanto fu quella dell’impronta del primo uomo sulla luna o del ritrovamento del corpo di Aldo Moro- da quando è esplosa la rivoluzione digitale, prima con le fotocamere, poi con gli smartphone, i punti di vista si sono moltiplicati sottraendo così l’unicità e la singolarità, nonché la potenza, dell’immagine definitiva.
Tuttavia qualcosa sfugge al flusso indifferenziato, distratto, e come un tempo si imprime sulla nostra retina e di conseguenza nella nostra mente per via della sua forza esplicita. Ricorrendo al termine abusato, diventa iconica, ovvero simbolica di un dato tempo e luogo. Da ieri questo ristretto catalogo si è arricchito di una nuova fortissima immagine: la bambina salvata, unica sopravvissuta al naufragio dell’ennesimo disperato barcone al largo delle coste italiane (...)
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