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Ue, stop alle richieste di asilo per i cittadini siriani: la svolta a Bruxelles

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Bruxelles cambia idea sui profughi. Passata dal "spetta agli Stati decidere se un Paese terzo è sicuro", la Commissione europea ha dato il via libera alla decisione dei governi Ue di mettere in pausa l'esame delle richieste d'asilo dei cittadini siriani. A patto, comunque, che sia comunque concessa la possibilità di presentarle. In attesa della riunione del G7 che dovrebbe tenersi venerdì online, una prima bozza di conclusioni diffusa dall'agenzia Bloomberg vede i Sette Grandi pronti ad aprire al riconoscimento del nuovo governo siriano "a condizione che rispetti tutte le minoranze".

Ecco allora che questa condizione, insieme alla possibile rimozione del gruppo Hts (Hayat Tahrir al-Sham, gruppo militante islamista sunnita da anni coinvolto nel conflitto siriano ndr) dalla lista Onu delle organizzazioni terroristiche, potrebbe aprire la strada al rimpatrio dei richiedenti asilo che si trovano in Europa. Sono infatti decine di migliaia quelli in attesa di conoscere il loro destino. Al momento, attiva sui rimpatri è la Turchia. Erdogan ha aumentato la capacità ai valichi di frontiera per far transitare fino a ventimila persone al giorno rispetto alle tremila attuali al fine di favorire "i rimpatri volontari". Non a caso il presidente turco ha avviato una serie di colloqui con alcuni leader europei, tra cui Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen. Un portavoce dell'esecutivo guidato proprio dalla Von der Leyen sottolinea che "le decisioni sulle richieste d'asilo sono di competenza degli Stati", aggiungendo che "devono essere conformi alle norme Ue". Insomma, chi congela le richieste di asilo, "ha il diritto di farlo". La normativa comunitaria prevede una durata di sei mesi per l'analisi delle richieste d'asilo, che però in determinati casi può essere prorogata di altri nove mesi e poi ancora per un altro periodo "a patto che non si superino i 21 mesi".

 

 

Non solo, perché l'Alto commissariato delle Nazioni Unite ribadisce che "è fondamentale che ai siriani costretti a fuggire dal Paese venga concesso l'accesso al territorio. Chiunque cerchi protezione internazionale deve poter accedere alle procedure di asilo e la propria domanda deve essere esaminata in modo completo e individuale nel merito, in conformità con le opportune garanzie procedurali". Insomma, sì allo stop temporaneo delle richieste di asilo dei siriani ma con dei limiti.

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