Albania, "sospendere i trattenimenti dei migranti": la richiesta arriva in Cassazione
Sospendere i trattenimenti dei migranti in Albania in attesa che la Corte di Giustizia europea si pronunci in merito alla questione dei Paesi sicuri il 25 febbraio del 2025: questa la richiesta avanzata dai sostituti procuratori generali della prima sezione civile della Corte di Cassazione, Luisa De Renzis e Anna Maria Soldi, nell’udienza di questa mattina. In aula sono stati discussi i ricorsi sui trattenimenti dei migranti nel Cpr di Gjader in Albania.
All’udienza era presente l’Avvocatura Generale in rappresentanza del Viminale e della Questura di Roma che hanno chiesto il rigetto dei ricorsi delle difese dei migranti. Gli avvocati dei cittadini stranieri che erano stati portati in Albania, invece, hanno chiesto l’inammissibilità dei ricorsi presentati dall’Avvocatura e poi che la Cassazione sollevi il rinvio pregiudiziale alla Ue sulla corretta interpretazione del concetto di Paese sicuro. La sentenza della Suprema Corte è attesa nelle prossime settimane.
"Sospendere il giudizio", centri per migranti in Albania: la Cassazione cambia il quadro
A parlare di quanto successo oggi in aula è stato Paolo Iafrate, avvocato e docente all'Università degli studi di Roma Tor Vergata in diritto dell'immigrazione. "La Corte di Cassazione oggi ha ritenuto la necessità di unire la trattazione dei ricorsi relativi alla mancata convalida dei trattenimenti dei richiedenti asilo in Albania e il rinvio pregiudiziale del Tribunale di Roma del luglio 2024, al fine di offrire una risposta tempestiva sul piano interpretativo che dia coerenza al sistema ed eviti il moltiplicarsi di un contenzioso seriale in un settore nel quale sono coinvolti i diritti fondamentali", ha spiegato a LaPresse.