Viktor Orban: "Per fermare l'immigrazione dobbiamo ribellarci alle decisioni dei giudici"
L'immigrazione "sta facendo crollare i pilastri del nostro sistema istituzionale. Tutti sono insoddisfatti della situazione attuale e tutti vogliono un cambiamento. Oggi ho constatato che esiste un ostacolo all'intenzione di apportare cambiamenti nella sfera politica che dobbiamo abbattere. Si tratta del cosiddetto attivismo giudiziario". Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, in conferenza stampa da Budapest. "Non credo che potremo fermare la migrazione se non ci ribelliamo alle decisioni giudiziarie e ai regolamenti attualmente in vigore", ha aggiunto.
"Abbiamo tutti capito che non abbiamo tempo da perdere. La storia è accelerata dalle elezioni americane. Un capitolo è chiuso. Il mondo sta per cambiare. E cambierà più velocemente di prima, più velocemente di quanto pensassimo - ha proseguito Orban -. Siamo stati d'accordo sul fatto che abbiamo bisogno di pace il prima possibile in Europa" e sul fatto che "l'Europa dovrebbe assumersi maggiori responsabilità per garantire la propria pace e sicurezza. Per dirla in parole povere, non possiamo aspettare che siano gli americani a proteggerci".
Il premier ungherese ha poi commentato il risultato delle elezioni presidenziali americane. In passato, Orban aveva promesse che in caso di vittoria di Trump avrebbe brindato stappando una buona bottiglia. "Rispetto sempre le mie promesse - ha sottolineato -, quando ho saputo della vittoria di Trump ero in Kirghizistan, e abbiamo aperto bottiglie di vodka per festeggiare questo risultato fantastico".