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Fuori dal coro, occupazione abusiva estrema: la telefonata choc con i carabinieri

Roberto Tortora
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Occupazioni abusive da Nord a Sud e cittadini italiani onesti sempre più in difficoltà, perché non possono farsi giustizia da soli, ma nemmeno si sentono tutelati dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine. È questo uno dei temi di Fuori Dal Coro, programma di attualità e approfondimento condotto da Mario Giordano ogni mercoledì in prima serata su Rete 4.

Nel servizio dell’inviata Serenella Bettin si narra dell’episodio grottesco che ha coinvolto la signora Donatella a Castiglione Torinese. Lei nel 2022 si aggiudica una casa all’asta, ma lo Stato gliela consegna con all’interno il signor Pio Corvino, pregiudicato che sta scontando gli arresti domiciliari. La donna giunge a un compromesso con l’uomo e firma una scrittura privata in cui lui s’impegna a pagare un fitto di 350 euro al mese fino alla fine della sua pena, gennaio 2024, per poi andar via. Dopo pochi mesi, però, l’occupante smette di pagare e non lascia casa, rifiutando ogni confronto e, anzi, minacciando la donna, costretta a effettuare una querela nei confronti di Corvino per minacce a novembre 2023.

 

 

Serenella Bettin prova a citofonare a casa dell’uomo, ma niente, prova a chiamarlo al telefono, ma nulla, quindi la storia si fa ancor più grottesca quando Donatella si rivolge telefonicamente ai carabinieri per chiedere aiuto contro l'inquilino abusivo: “Volevo chiedere se potevate fare un intervento, sto cercando di comunicare con la persona che è all'interno di casa mia che sta facendo occupazione senza titolo”. I carabinieri chiedono: “Questa persona qua è un suo inquilino?”. Donatella specifica: “Fa occupazione senza averne titolo, lui non paga più da un anno”.

 

 

 

La risposta degli agenti è paradossale: "Cosa pensa che possiamo fare, signora? Mica possiamo venire là e buttarlo fuori! Non è compito nostro fare da intermediari". Donatella affranta commenta: “Io non ne posso più, voglio che se ne vada via dalla mia casa e dalla mia vita, sono terrorizzata. Lui è così, lui si nasconde. Io sono una persona libera e lo Stato deve tutelare la mia libertà, io non vivo più la vita mia. Io ho paura, perché ho ricevuto delle minacce da questa persona”. E questo è proprio il caso in cui dirlo… ma lo Stato dov’è?

 

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