Catania, toga pro migranti? La destra insorge: "Giudici comunisti condannano l'Italia"
"Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l'Italia. Ma noi non ci arrendiamo!": Matteo Salvini ha commentato così la decisione del tribunale di Catania di non convalidare il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di un migrante arrivato dall'Egitto che a Pozzallo aveva chiesto lo status di rifugiato. Il motivo? Il suo Paese di origine, l'Egitto, non è stato considerato dal giudice come un Paese sicuro. A tal proposito il legale del migrante in questione, l'avvocata Rosa Emanuela Lo Faro, ha constatato che "è la prima pronuncia di questo tipo dopo il decreto legge sui paesi sicuri".
Sconcertato anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha commentato il provvedimento dicendo: “Arriva puntuale un'altra decisione sorprendente da un giudice di Catania. Nessun Paese è sicuro, nemmeno forse la città di Catania, che ha magistrati di questo genere. Assisto esterrefatto al continuo uso politico della giustizia con modalità tali che usurpano le competenze del potere legislativo e del potere esecutivo. La magistratura in questo Paese è diventato un problema davvero serio”.
Indignato il senatore Salvo Sallemi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Madama: "Le toghe rosse tornano a colpire". E ancora: "È l’ennesima sentenza che dimostra come alcuni giudici ideologizzati vogliano arrogarsi il diritto di stabilire quale sia un Paese sicuro pur non avendo le informazioni necessarie per farlo, che invece possiede un Governo attraverso una serie di scambi con intelligence e organizzazioni internazionali. Di qui il decreto approvato il mese scorso, che queste toghe rosse vorrebbero aggirare contravvenendo così alla richiesta degli elettori italiani di avere più sicurezza nelle proprie città”.
Netta la nota del Carroccio: "L'Egitto è una meta sempre più gettonata per le vacanze, tanto che nel 2023 ha segnato un numero record di visitatori: 14,9 milioni, di cui 850mila dall'Italia. In altre parole, l'Egitto è un Paese sicuro per tutti, tranne che per i clandestini che - secondo alcuni giudici di sinistra - non possono tornarci. Pensare che per la sinistra e l'Anm a essere insicura dovrebbe essere l'Italia perché governata dal centrodestra. Eppure, per Pd e toghe rosse i clandestini devono rimanere tutti qui".