Albania, la sparata di Riccardo Magi: "Colonie detentive, non si vedevano dalla Seconda guerra mondiale"
L'operazione Albania è "un'arma di distrazione di massa per non far parlare dei guai economici e della manovra piena di tasse". Ne è convinto Riccardo Magi, segretario di Più Europa, intervistato da Repubblica. Per lui, "siamo dentro una vicenda indifendibile, illegittima, inumana. Ed è un unicum. È dalla seconda guerra mondiale che non avevamo delle colonie detentive per stranieri fuori dal territorio nazionale". Quanto ai costi dei centri in Albania ha spiegato : "Il governo stima 650 milioni, ma è una cifra al ribasso. Alla fine bisognerà mettere in conto un miliardo. A spese degli italiani. Nessuno rinuncerà al viaggio per il rischio di finire in Albania. Solo dodici dei 1600 giunti da noi due settimane fa ci sono finiti infatti".
Il leader di Più Europa ha parlato anche della manovra. E, così come per i Centri in Albania, si è scagliato contro l'esecutivo. "Nella manovra del governo Meloni non solo non c'è alcun sostegno agli investimenti e alla crescita, ma ci sono anche misure negative e inspiegabili come i tagli al fondo per l'automotive o peggio ancora la cosiddetta digital service tax, una misura su cui ci sono forti dubbi anche all'interno della maggioranza di governo e che rischierebbe di falcidiare un intero settore andando a colpire anche le piccole e medie imprese, comprese le startup, che operano in ambito digitale", ha tuonato a Sky Tg24.
"Per come è stato pensato, questo provvedimento non andrebbe a colpire solo i giganti del web e chi fa grandi profitti sui servizi digitali, ma anche quelle realtà medio-piccole del tessuto economico italiano che in questi anni hanno rappresentato un ruolo determinante anche da un punto di vista della creazione di nuovi posti di lavoro - ha proseguito Magi -. A nostro avviso è una manovra negativa, che non sostiene le imprese per quanto riguarda gli aumenti salariali o gli sgravi sul costo dell'energia che è la vera zavorra che l'impresa italiana oggi deve affrontare".
"Proteggete la Meloni, le minacce sono serie". Minniti, l'allarme che zittisce anche la sinistra