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Dritto e rovescio, violentata dall'immigrato nel tunnel: "Rideva, pensava 'ti ho presa'"

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"Aveva un ghigno, rideva. Tipo: 'ce l'ho fatta, ti ho preso'". Una ragazza, vittima di una aggressione sessuale in un sottopassaggio a Seriate, in provincia di Bergamo, ripercorre ai microfoni di Dritto e rovescio, su Rete 4, quei minuti di terrore faccia a faccia con un immigrato. 

La situazione nella cittadina è al limite, con i residenti costretti a organizzarsi in ronde per aumentare la sicurezza quando cala il buio, "perché qui diventa terra di nessuno". "Siamo immersi dagli stranieri, dovremmo chiamare i carabinieri una sera sì e una sera no", spiega una anziana riferendosi alle risse continue. 

 

 

 

La ragazza violentata è anche in studio da Paolo Del Debbio e le sue parole sono agghiaccianti: "A un certo punto mi si avvicina questo ragazzo per accarezzare il cane. Quando ha visto che il cane gli faceva la festa, l'ha lanciato contro il muro e mi ha sbattuto dall'altra parte. Ha iniziato a provare a strapparmi i pantaloni ma avevo dei jeans molto stretti e non ce la faceva. Quindi mi teneva una mano sul collo e mi continuava a toccare nelle parti intime".

"In quegli attimi neri ho pensato a mia figlia, che alcune volte passa da lì da sola". "Quanti anni ha?", chiede Del Debbio. "Quasi 15. Quindi in quel momento ho avuto un istinto animale, mi si è chiusa la vena e ho iniziato a tirare calci, pugni, gomitate. Quello che riuscivo, poi mi sono riuscita a liberare. Urlavo tanto, una mia collega al telefono mi ha detto: 'Pensavo che ti stessero scuoiando viva".

 

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