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Tagadà, Kelany contro le toghe rosse: "Quello che i giudici vogliono arrogarsi"

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"Non è che la procedura che si espleta in Albania è una procedura a sé stante, una novità": Sara Kelany, deputata e responsabile immigrazione di Fratelli d'Italia, lo ha detto nello studio di Tiziana Panella a Tagadà su La7 riferendosi alla questione dei centri in Albania e alla sentenza con cui i giudici hanno deciso di non convalidare il trattenimento dei migranti. 

A tal proposito la Kelany ha spiegato che si tratta di "una procedura accelerata di frontiera che viene eseguita anche in Italia, ad esempio nel Cpr di Pozzallo. Dall'introduzione del decreto Cutro si sono susseguite delle sentenze che hanno ad oggetto la definizione del paese sicuro. E' come se il magistrato, non la magistratura, volesse arrogarsi il diritto di individuare i paesi sicuri".

 

 

 

Secondo la deputata di FdI, però, "il giudice non può arrogarsi il diritto di stabilire quale sia un paese sicuro banalmente perché non possiede gli strumenti per farlo, perché quando un governo stabilisce quale debba essere paese sicuro o no ha tutta una serie di informazioni che derivano dai servizi e organizzazioni sovranazionali e assume delle decisioni sulla base di alcuni parametri".

"I giudici non possono arrogarsi il diritto di stabilire quali sono i paesi sicuri": l'intervento di Sara Kelany a Tagadà, qui il video 

 

 


 

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