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Torino, nigeriano tenta di rapire un bimbo. Salvini: "Biglietto di sola andata"

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"Orribile! Come si può arrivare a gesti simili?": così il ministro dei Trasporti nonché vicepremier Matteo Salvini ha commentato un terribile caso di cronaca a Torino, dove un nigeriano di 46 anni ha tentato di rapire un bambino di due anni. L'uomo, senza fissa dimora, sarebbe entrato in un centro commerciale per il bricolage in via Cigna, nel quartiere Barriera di Milano, alla periferia nord della città, avrebbe preso il piccolo e poi avrebbe cercato di fuggire. Il padre del bambino, però, accortosi di tutto, lo ha rincorso. E ne è nata una colluttazione.

Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato l'uomo in forte stato di agitazione, nudo e con una bottiglia di vetro in mano. Per fortuna, però, i militari dell'Arma sono riusciti a disarmarlo e a bloccarlo. Al momento le accuse per il 46enne sono di tentato sequestro di persona, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Il bambino, invece, è stato portato in ospedale per controlli e sta bene. "Nessun tipo di 'tolleranza' per chi ci porta violenza e criminalità in casa, ma un biglietto di sola andata verso il suo Paese. Via!", ha scritto il leader della Lega in un post su X.

 

 

 

Infine, ha aggiunto: "Meno cinquantatré alla sentenza: condannato o assolto per aver fermato l'immigrazione clandestina?". Il riferimento è al processo Open Arms, che vede il ministro imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della Ong spagnola Open Arms nel 2019, quando era ministro dell'Interno. 

 

 

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