Open Arms, le parti civili chiedono più di un milione di euro a Matteo Salvini
Oltre 1 milione di euro come risarcimento danni nei confronti di naufraghi e Ong: questa la somma chiesta dagli avvocati di parte civile al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, imputato nel processo Open Arms per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. L'accusa nei suoi confronti è di aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della Ong spagnola Open Arms nel 2019. Per lui il pm ha chiesto sei anni di carcere. I legali, in particolare, hanno chiesto al giudice di riconoscere non solo la responsabilità penale, ma anche quella civile per il leader della Lega.
"Nell'agosto del 2019 - ha detto l'avvocato di Open Arms Arturo Salerni - non solo Open Arms non ha ricevuto il sostegno delle istituzioni al Governo, previsto dalle condizioni Sar, me è evidente il danno causato all'armatore umanitario. Il danno alle attività che questa persegue con un fare esclusivamente umanitario. Se molti si trovano in vita nei nostri paesi è merito anche di Open Arms".
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A difendere Salvini ci ha pensato nelle scorse ore il premier ungherese Viktor Orban, che lo ha definito “Europe’s most wanted Patriot”, ovvero il patriota più ricercato d'Europa. I due oggi, venerdì 20 settembre, hanno avuto un colloquio di oltre un’ora a Budapest. “Abbiamo avuto un ottimo incontro. Grazie per la tua visita, Matteo! Sei il nostro eroe e sei sempre il benvenuto in Ungheria!”, ha scritto Orban sui social dopo il faccia a faccia.
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