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Vannacci e i migranti: "Il Vaticano difende bene i suoi confini. Perché l'Italia non può farlo?"

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"Con tutto il rispetto: il Vaticano ha sempre ben difeso i suoi confini, perché l'Italia non dovrebbe fare altrettanto? L'unico modo per ridurre le morti degli immigrati è non farli partire rinforzando il concetto che il diritto a restare nel proprio paese prevale su tutto". Secco e diretto: è il post su Facebbol del generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega.

Un intervento che non può passare inosservato, dal momento che l'ex militare sui social è sempre seguitissimo e commentatissimo, sia dai suoi fan sia dagli irriducibili avversari. Di sicuro, però, Vannacci sul tema migranti sembra incarnare perfettamente la posizione leghista. Non a caso, dalla festa del Carroccio di Brugherio, a Monza, in serata arrivano le parole al miele di Matteo Salvini, il suo segretario.

"Con Vannacci provano a dividerci, ma più inventano robe più cementano un'unione che nei prossimi anni, in Italia e in Europa, darà i suoi frutti, perché noi non siamo in vendita". 

Nell'udienza del mercoledì, peraltro, lo stesso Papa Francesco era stato protagonista di un intervento letto in due differenti versi. Parole durissime, sottolineavano i pro-migranti, quelle scagliate dal Pontefice contro coloro che operano "sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave". Così come il richiamo alla necessità di "vie di accesso sicure e regolari per i migranti, facilitando il rifugio per chi scappa da guerre, violenze, persecuzioni e da varie calamità; lo otterremo favorendo in ogni modo una governance globale delle migrazioni fondata sulla giustizia, sulla fratellanza e sulla solidarietà". 

Tuttavia, e questo passaggio è stato forse poco sottolineato, il Santo Padre ha anche chiesto di unire le forze "per fermare i criminali trafficanti che senza pietà sfruttano la miseria altrui". 

 

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