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Bayesian, Sea Watch: "Speriamo che i sopravvissuti non vengano portati lontano"

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"Speriamo che le 15 persone soccorse stiano bene e che non debbano essere portate a Ravenna, a Trieste o a La Spezia, a centinaia di miglia e a giorni di navigazione di distanza dal luogo del naufragio": Sea Watch Italia lo ha scritto sulla propria pagina su X in riferimento al naufragio dello yacht Bayesian al largo di Palermo. Una tragedia dalla quale si sono salvati in 11. Sei, invece, i dispersi.

Quella della Ong tedesca è una polemica agghiacciante che rimanda agli sbarchi degli immigrati in Italia e mette sullo stesso piano i barchini dei trafficanti con quanto successo a Palermo, dove la barca del tycoon Mike Lynch è stata sorpresa e travolta da una tromba d'aria.

 

 

 

Un'ironia, quella che fa Sea Watch, piuttosto indegna, dal momento che ci sono ancora dei dispersi in mare. Duri i commenti degli utenti sotto al post. “Vergognatevi”, ha scritto qualcuno. Qualcun altro invece: “Imbarazzante”. E ancora: “Fate schifo”. “Pessimo post veramente. Ci sono morti e dispersi ed erano dipendenti in un viaggio premio. Che delusione”, ha commentato un utente.

 

 

 

Mettere a paragone due situazioni così diverse, in ogni caso, è sbagliato per diversi motivi: innanzitutto il naufragio del Bayesian è avvenuto a poche centinaia di metri da un porto, in acque territoriali italiane. Quando succede questo, l'operazione di salvataggio è uguale per tutti. Nel caso dei migranti, quando è successo qualcosa di simile, non sono mai stati portati a centinaia di miglia dal porto. L'altra differenza è che a bordo dello yacht c’erano persone con documenti, dunque più facilmente identificabili. 

 

 

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